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La sanità si difende con la lotta – Sullo stato d’agitazione dei medici e la posizione della Cgil
Scarsi dispositivi di protezione, senza possibilità di quarantena dopo contatti stretti con positivi e senza possibilità di accedere al test tampone se non di fronte a quadri clinici già gravi. In queste condizioni lavorano gli operatori sanitari osannati dalla politica e dagli organi di stampa come spina dorsale della battaglia combattuta contro il Covid-19.
Non è ancora tempo di tornare al lavoro: andate voi a farvi contagiare!
Il decreto del 25 marzo, accettato anche dai sindacati, che doveva imporre la chiusura di tutte le aziende non essenziali si è dimostrato una grande presa in giro. Poche delle aziende che hanno chiuso lo hanno fatto per il decreto. La maggioranza hanno dovuto chiudere per la mobilitazione dei lavoratori o per la mancanza di ordini.
De Luca alla guerra del Coronavirus
Da quando è iniziata la pandemia, il presidente della Campania Vincenzo De Luca imperversa sugli schermi televisivi, dei computer e dei cellulari di mezza Italia. In De Luca, però, non c’è solo mania di protagonismo.
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Francia – La lotta dei lavoratori della Luxfer per la nazionalizzazione dell’azienda
Nel novembre 2018, la direzione del gruppo Luxfer ha annunciato l’avvio delle procedure necessarie a dichiarare la chiusura del suo stabilimento di Gerzat, situato in Francia nella regione Alvernia-Rodano-Alpi. La fabbrica produce bombole d’ossigeno, un bene che ha da sempre un valore essenziale, ma che se possibile risulta ancora più fondamentale oggi, durante la gravissima crisi sanitaria che stiamo vivendo. Di seguito un’intervista ai lavoratori in lotta!
Case di riposo e comunità residenziali: gli operatori sociosanitari e gli educatori non sono carne da macello!
Pubblichiamo un appello di operatori sanitari e educatori di case di riposo e comunità residenziali che denunciano la grande carenza di sicurezza nelle strutture. Carenze che sono la causa dell’enorme
Pakistan – Lavoratori della sanità arrestati e torturati dalla polizia per aver richiesto dei dispositivi di protezione
Oggi, (ieri, 6 aprile, ndt) decine di lavoratori della sanità sono stati arrestati e torturati a Quetta, in Pakistan. Sono stati colpiti dalla repressione governativa mentre protestavano per la fornitura di dispositivi di protezione individuale fuori dell’ufficio del primo ministro della provincia del Belucistan, in Pakistan. Anche un compagno del Red Workers’ Front è stato arrestato.
Negli Usa esplodono gli scioperi contro il Coronavirus!
La classe operaia americana sta passando all’offensiva contro la diffusione del Coronavirus negli Stati uniti e la gestione criminale dell’emergenza da parte di Donald Trump. Come in Italia, la chiusura totale (per ora valida in gran parte degli Stati dell’Unione, ma non in tutti) e il distanziamento sociale contengono una significativa eccezione: i lavoratori.