‘The kids aren’t alright’: il sistema è malato.
Questo articolo, pubblicato originariamente dai compagni britannici di Socialist Appeal analizza i dati allarmati sull’aumento del disagio mentale in Gran Bretagna, disagio esacerbato dalla crisi del capitalismo e dai tagli ai servizi sociali. Crediamo che le riflessioni dei compagni siano utili anche qui in Italia.
—
L’incertezza e il caos del capitalismo si riflettono in un’epidemia di disturbi psichici tra le giovani generazioni. Al contempo, austerità ed inflazione, stanno restringendo l’accesso ai servizi e agli aiuti necessari. Dobbiamo lottare per trasformare la società.
I dati recentemente pubblicati dall’NHS (il Servizio sanitario nazionale, ndt) mostrano che l’indice di riferimento per i bambini con seri problemi mentali è aumentato ad oltre un milione nel 2021/22 – un incremento del 39% dall’anno precedente.
Le analisi rivelano la molteplicità delle malattie che hanno colpito i giovani: da sentimenti suicidi; ad attacchi di psicosi; ad auto-punizioni e disordini alimentari; a gravi depressioni e ansie.
La traiettoria non potrebbe essere più chiara. Con l’NHS sull’orlo del collasso, i servizi sociali tagliati, e i genitori alle prese con il carovita, i giovani stanno sopportando il peso di tutta l’incertezza che il capitalismo porta.
Un’epidemia silenziosa
Le spiegazioni per questa epidemia silenziosa che sentiamo nei media mainstream sono sistematicamente pietose.
Da un lato, i commentatori liberali parlano dei social media che hanno rovinato una generazione, o puntano alla pandemia come la sola ragione di questo problema.
Dall’altro lato, l’argomento viene approcciato con il più umiliante, condiscendente tono conservatore, il quale proclama che “la generazione di mollaccioni” è semplicemente “troppo sensibile” oggigiorno; che è banalmente un problema individuale e non sociale.
Entrambe queste posizioni sono completamente fuori dal mondo. L’impatto del corona-virus, insieme ad altri fattori, potrebbe anche aver causato maggiori problemi di salute mentale. Ma, in generale, queste problematiche esistono da tempo.
Come ha spiegato Tom Madders, direttore delle campagne al Young Minds (associazione benefica britannica che si occupa della salute mentale tra le giovani generazioni, ndt), la crisi del carovita, le pressioni accademiche etc. tutto ha esacerbato la sensazione molto reale tra i giovani di trovarsi di fronte a “prospettive limitate”.
E queste sensazioni stanno diventando sempre più acute. Con minor supporto scolastico, e un futuro di precarietà, la probabilità di un lavoro saltuario dopo la laurea, gli effetti destabilizzanti sulla salute mentale sono chiari.
Checché ne dicano liberali e conservatori nessuno puó cambiare il fatto che la crisi del capitalismo si sta riflettendo sempre più nel crollo della salute mentale dei giovani.
Punto critico
I fattori di stress dietro il peggioramento della salute mentale infantile non possono essere separati dall’impatto dell’austerità.
Con un NHS a corto di fondi, gli specialisti sovraccarichi di lavoro, e gran parte delle famiglie incapaci di racimolare i soldi per la terapia privata, quelli che disperatamente chiedono aiuto sono sempre di più lasciati allo sbando.
L’associazione Mind ha dichiarato che i finanziamenti per la salute mentale sono ad un “punto critico”. Questa è la nefasta eredità delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni.
In un articolo del Mirror, viene riportato che un ragazzo ha dovuto aspettare 1.512 giorni per ricevere il sostegno adeguato. Un altro bambino nello Hampshire ha dovuto aspettare 1.113 giorni. Questa lista di attesa senza fine spesso presagisce tragiche conseguenze per coloro che sono afflitti da una fragile salute mentale.
Allo stesso tempo, i professionisti stessi della salute mentale rischiano l’esaurimento, indebolendo pesantemente la capacità dei servizi di affrontare i casi in maniera efficiente.
Divisione di classe
I fattori di stress dietro il peggioramento della salute mentale infantile, non possono essere separati dall’impatto dell’austerità.
Non è solo la povertà, ma la disuguaglianza insita nel sistema che peggiora significativamente i risultati della salute mentale.
Come una ricerca pubblicata sulla National Library of Medicine ha concluso: “I fattori di rischio per i più comuni disturbi mentali sono pesantemente associati con le diseguaglianze sociali, per cui, maggiore è la disuguaglianza, maggiore è la disuguaglianza nel rischio”.
La pandemia ha puntato un riflettore sulla divisione in classi della società. Ed ora, con la ricchezza dei padroni da un lato, e le famiglie normali che si impoveriscono sempre di più sull’altro lato, questo divario sta diventando una voragine. Di conseguenza, la situazione si sta avvitando in una spirale fuori controllo.
I soldi promessi dai Conservatori, per sostenere la salute mentale sono un semplice palliativo. Invece, dobbiamo lottare per la trasformazione radicale della società.
Passare al contrattacco
I lavoratori stanno mostrando che loro non disposti a sopportare la “nuova normalità” del capitalismo. Come la crescente ondata di scioperi in Inghilterra ha dimostrato: insegnanti, infermieri, lavoratori delle ambulanze, e il personale delle università si stanno mobilitando tutti per lottare contro gli effetti corrosivi dell’austerità, dell’inflazione, e delle privatizzazioni.
I lavoratori in queste occupazioni indubbiamente iniziano le loro professioni spinti dal desiderio di offrire cura e comprensione. Ma la loro capacità di fornire supporto è impossibile quando sono sovraccarichi di lavoro e sottopagati.
Allo stato attuale, i ragazzi non se la passano bene. E il rovinoso programma dei Conservatori sta solo peggiorando le cose.
Tuttavia, la classe operaia organizzata ha il potere di rovesciare i Conservatori, e di porre fine ai tagli e alle privatizzazioni che stanno distruggendo servizi e strutture.
Questa rivendicazione deve essere collegata alla lotta per il socialismo. Solo abolendo il caos del capitalismo e l’anarchia del profitto il sistema può garantire a tutti una vita e un sostentamento decente; eliminare l’incertezza e gli stress che stanno distruggendo la nostra salute mentale; e fornire alle future generazioni il supporto che si meritano.
15 febbraio 2023
Articoli correlati
Starmer out! Il Labour deve combattere i Tories, non i marxisti!
A metà agosto Ken Loach viene espulso dal partito laburista per aver espresso la sua solidarietà ad alcuni gruppi di sinistra che, prima di lui, avevano subito lo stesso trattamento. L’allontanamento del registra socialista dal partito ha avuto il merito di far conoscere a decine di migliaia di persone, fuori e dentro la Gran Bretagna, quanto estesa sia la guerra che la destra guidata da Starmer sta muovendo contro la base di sinistra.
Brexit: l’establishment britannico ha perso il controllo
Ogni nuovo voto nella Camera dei comuni britannica riafferma solo la paralisi del parlamento. Ieri i parlamentari hanno votato contro la prospettiva di una Brexit senza accordo, ma subito dopo hanno votato contro qualsiasi alternativa che eviterebbe questa opzione. Quali sono le prospettive?
Corbyn vince le primarie, il genio è uscito dalla bottiglia
Cori e brindisi festosi hanno attraversato il paese mano a mano che si spargeva la notizia che Jeremy Corbyn aveva vinto ancora una volta l’elezione a segretario del Partito Laburista, con una maggioranza ancora più ampia di quella che lo aveva eletto solo a settembre dell’anno scorso.
Londra – Il corteo di massa contro Trump svela i veri rapporti di forza nella società
A Londra, in una fatidica data come quella di venerdì 13, Donald Trump è stato accolto da una delle più grandi manifestazioni del Regno Unito dai tempi della guerra in Iraq del 2003: 250.000 persone. L’enorme dimensione di questa protesta è un’indicazione dell’ambiente reale di rabbia e di ribellione che esiste all’interno della società britannica oggi.
Gran Bretagna – Il conflitto alla GKN Automotive: occupare e lottare per la nazionalizzazione
In Gran Bretagna come in Italia, Gkn chiude e licenzia, senza alcun rispetto per la vita e la dignità dei lavoratori. La lotta per la difesa dell’occupazione non ha confini, come spiega questa corrispondenza pubblicata su socialist.net, il sito della sezione britannica della Tendenza marxista internazionale.
Sciopero dei ferrovieri in Gran Bretagna: È guerra di classe!
Da martedì 21 giugno è iniziato lo sciopero dei ferrovieri britannici. Le stazioni sono chiuse e i treni e la metropolitana sono fermi in tutto il paese. La Bbc ha ammesso che hanno circolato solo il 20% dei treni nei giorni del 21 e del 23 giugno, e si prevedono cifre simili per il terzo giorno di sciopero, il 25 giugno. È la più importante astensione dal lavoro nel settore ferroviario degli ultimi decenni.