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Germania 1923 – La rivoluzione mancata
Ad inizio anni ’20 la situazione europea procede verso una stabilizzazione relativa del dominio borghese, a causa della sconfitta dei tentativi rivoluzionari del 1919-20 (Ungheria, Germania, Italia) scoppiati in scia all’Ottobre bolscevico. Quella stabilizzazione è bruscamente rimessa in causa dalla crisi internazionale che deflagra nel gennaio 1923 sull’insolvenza della Germania nel pagamento alla Francia delle riparazioni di guerra fissate dal Trattato di Versailles.
La crisi prende una forma acuta con l’occupazione della Ruhr, cuore del capitalismo tedesco, da parte dell’esercito francese. È l’innesco, in Germania, di una crisi economica, sociale e politica senza precedenti.
L’internazionalismo rivoluzionario oggi – A 80 anni dallo scioglimento dell’Internazionale Comunista
Ottanta anni fa, nel maggio del 1943, l’Internazionale Comunista, conosciuta anche come Terza Internazionale, veniva disciolta su ordine di Stalin. Fondata nel 1919, essa fu indubbiamente la più grande e importante organizzazione internazionale creata dal movimento operaio, quella che maggiormente si era avvicinata alla concretizzazione del famoso motto conclusivo del Manifesto del Partito comunista: “Lavoratori di tutto il mondo, unitevi!”
Un nuovo disordine mondiale – È uscito il n° 12 di falcemartello
È disponibile il nuovo numero della nostra rivista teorica dal titolo Un nuovo disordine mondiale. Guerre, riarmo e conflitti imperialisti.
La posizione dei socialisti serbi durante la Prima Guerra Mondiale
Ripubblichiamo una lettera molto interessante scritta nel 1915 dal socialista serbo Dušan Popović a Christian Rakovsky, il grande internazionalista balcanico. La lettera venne pubblicata su Nashe Slovo (La nostra parola), un quotidiano socialista pubblicato in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e diretto da Lev Trotskij. Riteniamo che essa contenga delle lezioni cruciali riguardo all’atteggiamento dei marxisti nei confronti della guerra imperialista e al modo nel quale le potenze imperialiste utilizzano i diritti delle nazionalità come pretesto per i loro veri obiettivi.
“Perché non c’è stata una rivoluzione?” – La necessità di una direzione rivoluzionaria
Alcuni cosiddetti attivisti di sinistra, perfino alcuni sedicenti marxisti, spesso esclamano con disperazione e frustrazione: “guarda quanto sono terribili le cose, perché non c’è ancora stata una rivoluzione?” Come spiega Alan Woods in questo articolo, coloro che pongono tali domande non hanno alcuna comprensione della coscienza delle masse, né del metodo dialettico, che i marxisti usano per penetrare al di sotto dell’apparenza superficiale della società, verso la crescente tensione sottostante.
Armi all’Ucraina? A coloro che fanno cattivo uso delle parole di Trotskij, diciamo: “Imparate a pensare!”.
Dopo l’invasione russa di febbraio, l’Occidente ha riversato ingenti quantità di armi in Ucraina . Anche in precedenza, la NATO e gli Stati Uniti hanno fornito all’esercito ucraino addestramento e
7 novembre 2022 – 105° anniversario della rivoluzione d’Ottobre
Oggi, 7 novembre, celebriamo il 105 anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, avvenuta il 25 ottobre 1917, secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia. Lo consideriamo il più grande avvenimento della storia dell’umanità.
I marxisti e la guerra
Storicamente le guerre hanno sempre rappresentato un banco di prova decisivo per le organizzazioni del movimento operaio. è infatti proprio durante le guerre che è più forte la spinta a mettere da parte le differenze di classe in nome dell’unità nazionale, che è più forte la pressione sulla classe lavoratrice perché faccia propri gli obiettivi, gli interessi e le argomentazioni della classe dominante. Lo vediamo chiaramente anche oggi, con la propaganda martellante che ci spinge a schierarci contro la Russia, dalla parte della NATO, dell’Occidente, ecc.
La Rivoluzione d’Ottobre, vista da John Reed
Nel 104° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, pubblichiamo un capitolo de I dieci giorni che sconvolsero il mondo di John Reed, quello in cui narra gli avvenimenti della giornata del 7 novembre 1917 (25 ottobre secondo il calendario giuliano, in uso nella Russia degli zar). In quella giornata gli operai e i soldati di Pietrogrado, guidati dal Partito Bolscevico di Lenin e Trotskij, conquistavano il Palazzo d’Inverno, sede del governo provvisorio, portando così a compimento la prima rivoluzione proletaria vittoriosa nella storia dell’umanità.
Il Testamento di Lev Trotskij, a 81 anni dal suo assassinio
Il 20 agosto 1940, 81 anni fa, Lev Trotskij veniva assassinato da un sicario di Stalin a Città del Messico. Ricordiamo uno dei più grandi rivoluzionari di tutti i tempi, protagonista dell’Ottobre e fondatore dell’Armata Rossa, pubblicando il suo testamento, scritto pochi mesi prima della sua morte.