Tag "Repressione"

Nord America

Usa: la brutale uccisione di Tyre Nichols infiamma Memphis e oltre

Ancora una volta gli Stati Uniti sono attraversati dalla rabbia contro la violenza della polizia. Le proteste sono cominciate a Memphis venerdì 27 gennaio dopo l’uscita di un video che mostrava il brutale pestaggio da parte della polizia di Tyre Nichols, fotografo ventinovenne e lavoratore FedEx, risultato fatale. Le proteste sono poi dilagate in almeno 38 città in tutta la nazione.

Repressione

Solidarietà con Alfredo Cospito

Il caso di Alfredo Cospito, militante anarchico condannato all’ergastolo ed al carcere duro sotto il regime del 41 bis, ha riaperto il dibattito sul reato di tortura e non può che generare una riflessione sulla giustizia borghese in Italia, sulle condizioni di detenzione e sulla legge “uguale per tutti”. Cospito, sottoposto al 41 bis dallo scorso maggio, ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza che lo ha già portato a dimagrire oltre 40 chili mettendone a gravissimo rischio non solo la salute, ma anche la vita.

Repressione

Si scrive rave, si legge dissenso

Quando lo scorso ottobre il presidente Meloni ha annunciato che il suo primo atto di governo sarebbe stato un decreto contro i rave party, a molti è venuto da ridere. Ma ovviamente i rave sono solo un pretesto grossolano per creare nuovi strumenti di repressione da utilizzarsi in modo generalizzato.

Perù

Perù: bagno di sangue ad Ayacucho – Cacciamoli tutti, che governi il popolo lavoratore!

La giornata del 15 dicembre, è stata una prova di forza fra il movimento in ascesa delle masse peruviane contro il golpe, che avevano proclamato uno sciopero nazionale, e il governo usurpatore di Dina Boluarte, che ha dichiarato uno stato d’emergenza per annientare il movimento per mezzo della repressione.

Iran

Iran: il movimento si organizza sotto la frusta della controrivoluzione

A più di due mesi dall’inizio della sollevazione rivoluzionaria della gioventù iraniana, dopo il riflusso dovuto alla pesante repressione, tra il 16 e il 19 novembre si è visto un nuovo ciclo di proteste, che mostrano come la frusta della controrivoluzione abbia spinto il movimento in avanti. Per raggiungere la vittoria finale, ci deve essere una partecipazione di massa e organizzata della classe operaia!

Iran

Iran: il movimento rivoluzionario dei giovani resiste

Il 26 ottobre ha segnato il 40° giorno dall’omicidio della donna curda iraniana, Mahsa Amini, da parte della polizia morale del regime. Dato che era l’ultimo giorno del tradizionale periodo di lutto sciita, è stato accolto da proteste massicce, diventando un nuovo punto alto del movimento, con manifestazioni in quasi tutte le principali città. In molte città curde è scoppiato uno sciopero generale. In tutto il paese si sono svolti nei bazaar scioperi a sostegno del movimento e a Teheran i macchinisti della metropolitana hanno scioperato a sostegno della gioventù rivoluzionaria.

Iran

Iran: per il rovesciamento del regime dei mullah, per la rivoluzione socialista!

Quello che segue è il modello di un volantino, prodotto dalla Tendenza Marxista Internazionale, da distribuire agli eventi e alle manifestazioni in solidarietà con il movimento rivoluzionario dei giovani iraniani. Il volantino presenta la nostra posizione su come dovrebbe svilupparsi questo movimento, fonte di ispirazione.

Abbasso il regime dei mullah! Abbasso l’imperialismo! Abbasso il capitalismo!

Iran

Fremiti rivoluzionari in Iran dopo la morte di una ragazza curda

Le proteste sono scoppiate in tutto l’Iran, in seguito all’omicidio di una giovane donna curda, Jina Mahsa Amini, da parte della famigerata polizia morale iraniana. Iniziate nelle regioni curde dell’Iran, le proteste si sono diffuse in più di 30 città, tra cui le più grandi del Paese: Teheran, Mashhad, Isfahan, Karaj, Tabriz e la cosiddetta città santa di Qom. Quella che era iniziata come una reazione contro la brutalità della polizia si è rapidamente trasformata in uno stato d’animo di rabbia contro il regime nel suo complesso.

Gran Bretagna

Gran Bretagna – Attivisti antimonarchici arrestati: difendiamo il diritto di protesta!

L’ultima settimana ha visto una serie di arresti contro i manifestanti anti-monarchici, mentre l’establishment utilizza cinicamente la morte della Regina per mettere a tacere la sinistra. Ma nessuna repressione potrà frenare la marea montante della lotta di classe.

Sri Lanka

Sri Lanka – Protestiamo contro la repressione di Ranil! Abrogare la Pta!

Come abbiamo scritto in precedenza, nell’ultimo mese il regime di Ranil Wickremesinghe in Sri Lanka ha scatenato la repressione contro sindacalisti e attivisti di sinistra. Ora il regime ha intensificato la repressione, utilizzando la famigerata legge sulla prevenzione del terrorismo (PTA) per detenere gli attivisti per lunghi periodi senza processo. Domenica 28 agosto si terranno proteste davanti all’ufficio del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra e presso le ambasciate dello Sri Lanka in tutto il mondo alle 14:00 ora locale.