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Politica generale

Governo Conte – Allo sbando verso la terza ondata

La cosiddetta terza ondata dell’epidemia è in pieno sviluppo. Le cifre record di vittime e di nuovi contagi negli Usa e in Gran Bretagna sono un chiaro avvertimento. In Italia, Francia, Germania ecc. il tentativo di fermare il contagio con misure a geometria variabile si è dimostrato fallimentare. La diffusione del virus rallenta solo temporaneamente per poi riprendere a salire prima ancora che i reparti ospedalieri si siano svuotati.

Sinistra

Il Pd cerca spazio a sinistra

“Ogni definizione è una limitazione”, dice il filosofo, e questo è ancora più vero nelle epoche di forte instabilità come l’attuale. Indubbiamente la “definizione” dei fondatori del Pd è morta: il partito “tendenzialmente maggioritario” sognato da Veltroni, Prodi e compagni, un grande partito borghese, simile ai democratici Usa nei loro tempi migliori è fallito.

Elezioni 2018

2013-17: una legislatura infame

La legislatura appena conclusa ha fatto emergere nel modo più cristallino sul piano politico tutte le contraddizioni di un sistema economico in profonda crisi. L’unico cambiamento può venire solo dalla ripresa di un movimento di lotta nei luoghi di lavoro e nel paese, e dalla costruzione di un’opposizione di classe, da una sinistra rivoluzionaria capace di porsi chiaramente l’obiettivo di rovesciare il sistema per intero.

Politica generale

Governo al capolinea – Costruire l’alternativa di classe!

A quanto pare i partiti principali (Pd, Forza Italia, Lega e 5 Stelle) stanno trovando l’accordo: legge elettorale, “manovrina” economica, e poi strada aperta per le elezioni politiche.

Politica generale

Macron – Un altro burattino dei padroni

L’uomo della Provvidenza, il favorito dai Mercati, Emmanuel Macron, ha vinto le presidenziali francesi. Un ottimismo primaverile contagia le classi dominanti di tutta Europa, ma questa “riscossa liberale” non porterà nulla di buono ai lavoratori del Vecchio continente.

Politica generale

8 marzo, migliaia in piazza – Riparte la lotta, riprendiamoci tutto!

Davanti allo stillicidio di soprusi e angherie quotidiane, alle provocazioni crescenti, alle vite negate la rabbia che covava da tempo sotto la superficie è emersa con forza, visibile a tutti, l’8 marzo. In questa giornata abbiamo assistito a una reazione decisa proprio da parte di quella medesima parte della società maggiormente sotto attacco, le donne, a cui si sono aggregati i settori oppressi della società.

Politica generale

Se non se ne vanno con le urne, cacciamoli con le lotte!

Non sappiamo come finiranno i balletti parlamentari di questi giorni, se il governo durerà o se alla fine si andrà a elezioni. Una cosa però ce l’abbiamo chiara: se riusciranno a rinviare le elezioni sine die l’impegno deve essere quello di contribuire alla costruzione di un movimento di lotta, di massa, contro il Governo, contro le politiche di austerità e contro l’Europa del capitale.

Politica generale

Elezioni subito! L’alternativa necessaria

Non sosterremo alle elezioni quella sinistra fallimentare, che oggi è orfana del Pd, ma che in fondo la pensa come Pisapia e alla prima occasione è pronta a tornare al governo con il Pd. Lavoriamo per qualcosa di completamente diverso. Investiamo tutte le nostre energie su un progetto alternativo e non si presenterà alle noiose ed inutili riunioncine in cui si discuterà l’ennesimo cartello elettorale di sinistra votato al disastro.

Politica generale

È saltato il tappo

Dopo il 4 dicembre il tappo è saltato. Quel tappo di un’apparente invincibilità di Renzi e del Partito democratico che rendeva ardua l’idea nella mente di migliaia di attivisti, di lavoratori e di giovani che fosse possibile resistere e rispondere agli attacchi di governo e padronato. La crisi politica italiana entra dunque in una nuova fase, turbolenta, ma lo fa a un livello superiore. La classe operaia italiana ha compiuto il primo passo.

Politica generale

4 dicembre – Un NO contro Renzi e i suoi padroni

Il Sì è il voto del capitale, al gran completo. Crediamo che il NO debba essere il voto dei lavoratori e di tutti gli sfruttati. Perché il 4 dicembre diciamo NO alla riforma Renzi Boschi.

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