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Politica generale

La vittoria di Elly Schlein e il futuro del PD

L’elezione di Elly Schlein a segretaria apre una nuova fase nella storia del Partito democratico. Ne è il segno più evidente il fatto che il voto nelle primarie aperte ha ribaltato nettamente il risultato del voto fra gli iscritti. Se i 155.000 tesserati partecipanti ai congressi dei circoli avevano infatti attribuito a Bonaccini il 52,9 per cento dei consensi, il milione e centomila partecipanti alle primarie del 26 febbraio hanno spinto Schlein, con il 53,75% e oltre 80.000 voti di scarto, a una vittoria per molti inattesa.
Non per noi. Nel documento politico che abbiamo recentemente discusso nel nostro congresso nazionale, la cui bozza era stata scritta a inizio ottobre, segnalavamo chiaramente che questa ipotesi era in campo.

Politica generale

Si spalancano le divisioni del PD

Si consumeranno da qui al 26 febbraio le settimane finali del congresso del Partito Democratico. Le elezioni del 25 settembre hanno lasciato il PD in una crisi profonda. Non solo una crisi di consensi, peraltro ulteriormente aggravatisi con il M5S ormai stabilmente sopra nei sondaggi, ma soprattutto una crisi di prospettiva politica.

Antifascismo e Antirazzismo

Tra gli sconfitti anche un antifascismo di cartapesta

L’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato con i voti decisivi di parlamentari dell’opposizione dimostra tutta la validità di questo articolo scritto a inizio ottobre.

Politica generale

La palude elettorale e la tempesta che si avvicina

Le elezioni del 25 settembre dovrebbero in astratto suscitare una grande attenzione. Sono chiamate a risolvere una crisi parlamentare che, per la prima volta nella storia repubblicana, ha portato a un voto in autunno e decideranno il governo che dovrà affrontare un tracollo economico di portata storica. Invece, saranno le elezioni con la più bassa affluenza della storia repubblicana.

Politica generale

La caduta di Draghi e la tempesta che si avvicina

Il dibattito al Senato di mercoledì scorso ha segnato la fine del governo Draghi. Il “governo dei migliori”, intensamente voluto e sostenuto dalla borghesia, godeva fino a due settimane fa di una larghissima maggioranza parlamentare di 554 deputati su 630 e 265 senatori su 321. Si è sbriciolato in quattro ore di discussione lasciandosi alle spalle una frammentazione insolubile.

Politica generale

Elezioni amministrative – Una stabilità dalle fragili basi

Il primo turno delle elezioni amministrative (3-4 ottobre) ha visto come primo vincitore un astensionismo record, con l’affluenza ferma al 54,7% e punte minime ben al di sotto della metà dell’elettorato a Milano, Torino e Roma. La convinzione che non fosse in gioco alcuna possibilità di reale cambiamento, sia locale che nazionale, è stata diffusa e aveva già segnato una campagna elettorale anonima come poche altre.

Politica generale

Primarie a Bologna – Non abbiamo niente da scegliere

Una sinistra che voglia difendere gli interessi dei lavoratori deve porsi all’opposizione del Partito Democratico e non partecipare alle primarie. Il dibattito di queste settimane è totalmente falso: mancano gli attori principali e le loro istanze: i lavoratori, le loro famiglie, i giovani e i settori sociali subalterni.

Politica generale

Tutti in ginocchio da Draghi

La crisi di sistema italiana ha inaugurato un nuovo capitolo. A risolvere l’impasse è intervenuto il Presidente della Repubblica. Mattarella. Ha messo da parte i partiti e ha scelto l’unica figura che poteva rendere possibile un governo di unità nazionale, l’ex presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.
Il suo non può essere un ruolo neutrale, al di sopra delle parti, in una società divisa in classi: Draghi scende in campo per tutelare gli interessi dei poteri forti.

Politica generale

Le illusioni di settembre del governo Conte – Il bilancio del voto regionale e del referendum

Il risultato delle elezioni regionali e della consultazione referendaria rafforza temporaneamente il governo e mette in difficoltà l’opposizione di destra. Ciò che salta agli occhi è che, ancora una volta, Salvini non ha avuto l’agognata spallata al governo.

Meridione

Elezioni in Campania: l’eterno ritorno del sempre uguale e l’alternativa da costruire!

La Campania è l’unica regione che alla prossima tornata elettorale è ritenuta non contendibile dal centrodestra. I sondaggi in maniera unanime certificano l’avvenuto recupero di De Luca nei confronti del suo avversario, quando solo pochi mesi fa la sua stessa candidatura era contestata da pezzi importanti del PD.