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Il nuovo accordo marcio dell’Unione Europea sui rifugiati
Il mar Mediterraneo può essere considerato un vero paradiso per i turisti, ma allo stesso tempo è un vero e proprio cimitero, dove almeno 27mila migranti (dall’inizio delle rilevazioni, nel 2014) hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. Il nuovo accordo è presentato come la migliore opportunità fin qui avuta per approcciare questo “problema” in una maniera più sistematica: una più equa distribuzione dei migranti lungo il continente. In realtà, non migliorerà nulla dell’incubo vissuto dai migranti e servirà giusto per bilanciare gli interessi reazionari delle varie potenze europee.
Massacro a Melilla – Governo e borghesia spagnola sono responsabili!
Nelle prime ore di venerdì 24 giugno c’è stato un tentativo da parte di una massa di diverse centinaia di migranti di scavalcare la recinzione che divide il confine tra il Marocco e Melilla, l’exclave spagnola, causando la morte di almeno 37 persone finora confermate, secondo una ONG locale, e 76 feriti, di cui 13 gravi. Ciò avviene a pochi mesi dalla ratifica delle nuove relazioni tra il governo spagnolo e la dittatura marocchina.
“Pietà l’è morta” – Ai confini della Polonia l’orrore senza fine del capitalismo
Le immagini di migliaia di migranti che cercano disperatamente di varcare il confine tra polonia e Bielorussia hanno fatto il giro del mondo. Sono prevalentemente curdi, siriani e afgani ma anche provenienti dall’Africa; circa una metà di loro sono minori, molti bambini. Ammassati alla frontiera, già almeno dieci di loro sono morti, di fame, di freddo e di stenti. Per i governi di Varsavia e Minsk sono invece solo pedine di una partita a scacchi che vede l’Unione europea e la Russia spettatori interessati.
Niente di nuovo sul fronte migratorio
Al discorso di apertura della seconda conferenza interparlamentare di alto livello su migrazione e asilo, tenutasi questo 14 giugno, Sassoli, presidente del parlamento europeo, si esprime così: “Dobbiamo gestire questo fenomeno globale in modo umano, accogliere degnamente e con rispetto le persone e le storie che bussano alle nostre porte ogni giorno”.