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Repressione

Per un Pride di liberazione e rivoluzione!

Quest’anno il Pride ha un significato particolare, perché si svolge sotto un governo guidato da una destra oscurantista e reazionaria, che non ha perso tempo a lanciare attacchi contro i diritti delle persone LGBT, attacchi che presumibilmente non faranno che intensificarsi e contro i quali urge una risposta militante e di massa.

Donne

La piazza è di tutte – Per un movimento ampio e democratico

Alle associazioni, alle organizzazioni politiche e sindacali e a tutti coloro impegnati nella lotta per i diritti delle donne e delle persone lgbt

La vittoria della destra alle elezioni del 25 settembre e la nascita del governo Meloni hanno alzato l’asticella alla lotta in difesa dei diritti delle donne e delle persone lgbt. Dal programma di Fratelli d’Italia, all’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, alla presentazione di un disegno di legge per il “riconoscimento della capacità giuridica del concepito”, alla nomina a ministra (della famiglia tradizionale) di una acerrima nemica dei diritti di donne e persone lgbt come Eugenia Roccella, è stata dichiarata una guerra.

Repressione

LGBT: liberazione, rivoluzione

Nelle stesse settimane in cui il diritto all’aborto viene attaccato negli Stati Uniti, nel parlamento della Florida è stata varata la cosiddetta legge Don’t say gay che vieterà di parlare di orientamento sessuale e di identità di genere ai bambini delle scuole elementari. Questo dimostra come anche nel “democraticissimo” Occidente sono all’ordine del giorno le occasioni di discriminazione e repressione della comunità Lgbt.

Politica generale

“Questa legge non s’ha da fare!” – Il diktat Vaticano contro il ddl Zan

A fine maggio è iniziato l’iter nella commissione Giustizia del disegno di legge Zan, che andrebbe a integrare la Legge Mancino (che punisce l’incitamento all’odio e alla discriminazione sulla base di razza, etnia, religione e nazionalità) aggiungendo sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.

Repressione

Ddl Zan – Una risposta debole a una rivendicazione forte

Il discorso di Fedez al concerto del Primo maggio, in cui ha attaccato varie dichiarazioni omofobe di esponenti della Lega, ha portato lo scontro sul ddl Zan sulle prime pagine di tutti i giornali. Dibattere su quanto Fedez fosse motivato da convinzione o da marketing familiare ci interessa poco.

Repressione

A 50 anni dalla rivolta di Stonewall – È ancora tempo di Pride!

Stonewall Inn, bar nel quartiere Greenwich Village (New York): la polizia irrompe nel locale, come di norma, perché frequentato da omosessuali e transgender. Ma se l’irruzione in un locale gay non sovverte gli schemi, la ribellione degli avventori rappresenta un momento di rottura di portata mondiale. È il 28 giugno 1969.

Politica generale

Parma – Pizzarotti e l’omogenitorialità: ma esiste davvero una “famiglia tradizionale”?

Lo scorso 21 dicembre, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha annunciato di avere con entusiasmo concesso lo status genitoriale a due famiglie di orientamento omosessuale e di voler continuare sulla linea del riconoscimento del diritto all’omogenitorialità. Nei giorni immediatamente successivi, le voci accusatorie e critiche non hanno tardato a farsi sentire.

Storia e Memoria

Rivoluzione e liberazione! La verità sulla rivoluzione d’Ottobre e i diritti di gay e lesbiche

In che misura le battaglie dei comunisti sono legate a quelle per i diritti civili e del movimento Lgbt? È presente una propaganda, non certo disinteressata, secondo la quale il marxismo considera solo la lotta di classe e nega, anzi osteggia, gli altri conflitti esistenti nella società capitalista. Non ci potrebbe essere una falsificazione storica più grande.

Repressione

LGBT – Liberazione, rivoluzione – Un opuscolo

Perché possa vincere, è di vitale importanza che il movimento Lgbt si doti di un punto di vista di classe, legando la lotta contro l’oppressione omofoba e per i pieni diritti civili a quella generale per una vita dignitosa e libera dall’oppressione economica e sociale. È altrettanto importante che il movimento operaio faccia propria la battaglia Lgbt, superando una separazione che pure storicamente è esistita, soprattutto per responsabilità delle direzioni riformiste e staliniste della sinistra.

Nord America

La strage ad Orlando come sintomo – Chi non si accontenta lotta!

Il 12 giugno scorso ad Orlando, in Florida, un ragazzo poco meno che trentenne è entrato al Pulse, un noto club frequentato da omosessuali, e con la sua semi-automatica ha ucciso 50 ragazzi e feriti altri 53. Si tratta del più grave attacco perpetrato da un singolo contro la comunità gay, non solo negli Stati Uniti ma nella storia recente di tutto l’Occidente.

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