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Elezioni legislative in Francia – Fra astensione di massa e crescita della sinistra
Il primo turno delle elezioni legislative è stato caratterizzato da un’astensione record: 52,5%, rispetto al 51,3% del 2017 e al 42,8% del 2012. Un livello così alto di astensione costituisce l’aspetto più significativo della tornata elettorale.
Francia: cosa dimostrano veramente i risultati delle elezioni presidenziali?
Quel spectacle! Che spettacolo abbiamo avuto ieri quando gli exit poll indicavano che Macron aveva vinto le elezioni presidenziali. Ha camminato per le strade di Parigi mano nella mano con la moglie, accompagnato da un gruppo di giovani, un’evidente indicazione di quali saranno le generazioni che lo sosterranno in futuro. E nel suo intervento ha annunciato di non essere più “le candidat” ma il “Presidente di tutti i francesi”. Come deve essere sembrato vuoto tutto questo alla stragrande maggioranza dei lavoratori e dei giovani francesi che non lo hanno votato e che lo odiano fortemente.
Elezioni in Francia: né Macron, né Le Pen!
Il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia conferma ciò che Macron e i suoi sostenitori auspicavano e preparavano da tempo. Nel 2017, al secondo turno , Macron vinse con il il 66% contro la Le Pen, la candidata di estrema destra del Front National (ora ribattezzato in Rassemblement National). Milioni di elettori che avevano votato al primo turno Mélenchon (France Insoumise) o Hamon (Parti socialiste) si erano mobilitati in favore di Macron al secondo turno per “sbarrare la strada all’estrema destra”. Da cinque anni, l’attuale capo di stato punta a ripetere questo scenario.
Vittoria delle banche, crescita del Front National. “Francia ribelle” si deve mobilitare per le legislative!
L’elezione presidenziale più caotica della quinta Repubblica ha appena partorito il suo nuovo capo di stato. Macron si prepara a lanciare un’offensiva implacabile contro le condizioni di vita e di lavoro della maggior parte della popolazione.
Melenchon e “Francia ribelle” dicono no al banchiere!
Dopo non aver superato il primo turno delle elezioni presidenziali francesi, Jean Luc Melenchon, a differenza di altri candidati perdenti, ha deciso di non sostenere direttamente Emmanuel Macron al secondo turno.
“Né il banchiere, né la razzista!” – Le proteste dei giovani attraversano la Francia!
Giovedì 27 aprile, studenti e giovani a Parigi, Rennes, Nantes, Tolosa e altre città sono scesi in piazza con presidi e cortei. Le proteste erano rivolte sia contro la reazionaria
Francia: La reazionaria e il banchiere al secondo turno – Mobilitiamoci per fermarli nelle piazze e alle elezioni politiche!
La dichiarazione di Révolution, la sezione francese della Tendenza Marxista Internazionale, pubblicata non appena sono stati resi noti i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali.
Presidenziali 2017: la Francia sul filo del rasoio
Senza ombra di dubbio, il fattore che sta caratterizzando la fase finale della campagna elettorale è l’ascesa repentina di Jean-Luc Mélenchon, ex leader del Fronte di Sinistra ed ora candidato della Francia Ribelle, movimento politico da lui stesso fondato.
L’improbabile riscossa liberale (con sinistra di complemento)
Le celebrazioni del 25 marzo a Roma hanno fornito l’occasione per un po’ di propaganda da parte dei mass media a favore dell’Unione Europea. All’illusione di “un’altra Europa”, tuttavia, non crede più nessuno. È morta in Grecia nel luglio 2015 e chi tenta di agitarla oggi non fa che confermare l’assenza di una base di massa.
“Vietare tutti i cortei”: ecco il vero volto di Marine Le Pen!
Intervistata sugli schermi di Europe1 la mattina del 20 maggio, Marine Le Pen, leader del Fronte Nazionale (FN), cala la sua maschera ed invita il governo a vietare tutti i cortei durante lo stato d’emergenza.