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Italia

Un mondo sempre più ingiusto, un mondo da cambiare

Vi ricordate cosa ci dicevano durante la pandemia? Che eravamo “tutti sulla stessa barca” e quindi tutti (ricchi e poveri, capitani d’industria e lavapiatti) dovevano fare i sacrifici davanti agli effetti del lockdown mondiale.
A tre anni di distanza, esce fuori l’amara verità. I ricchi si sono comprati yacht sempre più lussuosi, mentre ai lavoratori non sono rimasti nemmeno un canotto e due remi.

emergenza coronavirus

Una disfatta totale – Il governo Draghi alla prova della variante Omicron

Sembra passata un’eternità, ma fino a poco tempo fa si parlava di “modello Italia” nella gestione della pandemia. Ne parlavano gli altri governi europei che volevano introdurre il Green Pass e ne parlava soprattutto la stampa nostrana, che idolatrava in maniera unanime e sperticata il governo Draghi. Tutta questa retorica tronfia è stata rapidamente spazzata via dall’arrivo dell’inverno e della variante Omicron.

emergenza coronavirus

Di fronte alla seconda ondata: o loro, o noi

Ormai è evidente: la seconda ondata è in piena diffusione ed è peggio della prima. Il contagio si diffonde a velocità doppia rispetto al picco di primavera, e non siamo neppure vicini all’inverno. Il numero delle vittime è ancora lontano da quello del primo picco, ma è fin troppo facile capire che purtroppo non potrà che seguire la curva del contagio e dei ricoveri, a loro volta in rapido aumento.

Italia

Una crisi senza precedenti

Il crollo dell’economia italiana è senza precedenti. Già prima dello scoppio della crisi e della pandemia, l’Italia era uno dei paesi che non aveva neppure recuperato i livelli precedenti la crisi del 2009. Da qui le forti pressioni di Confindustria perché cessi il blocco dei licenziamenti, già indebolito dall’ultimo decreto del 14 agosto

Politica generale

La Repubblica della FIAT

Sono bastate poche ore, con una velocità che tradisce impazienza, perché gli assetti di uno dei più grandi gruppi editoriali italiani venissero completamente stravolti. Con un colpo di mano la nuova proprietà del gruppo GEDI, da giovedì 23 aprile controllato direttamente dalla famiglia Agnelli-Elkann, ha imposto un cambio di direzione alle testate più importanti controllate dal gruppo.

Politica generale

Conte getta la maschera – Il decreto del 26 aprile sulla “fase 2”

Con il Dpcm del 26 aprile e la relativa conferenza, Conte e il suo governo sono definitivamente a nudo. La cosiddetta “fase 2” non è la vittoria sul contagio, è la vittoria di Confindustria.

Politica generale

CORONAVIRUS – L’epidemia è un’emergenza, ma la catastrofe è il capitalismo

Il contagio del nuovo coronavirus in Italia è in crescita. Questa situazione segna il fallimento delle misure di contenimento messe in campo dal governo nelle scorse settimane.
Il tentativo di creare uno spirito da guerra nazionale, in cui contro un nemico misterioso e fatale ci dobbiamo stringere tutti attorno al governo, altrimenti tradiamo i martiri in prima linea, vuole nascondere le reali responsabilità di questa situazione, il carattere di classe e la confusione della gestione dell’emergenza.

Politica generale

Coronavirus – Sì alla tutela della salute! No alle misure indiscriminate e al commercio della paura!

Non accettiamo che in nome dell’emergenza a pagare siano sempre gli stessi, mentre il governo premurosamente garantisce che i padroni possano continuare tranquillamente a fare profitti e affari scaricando tutti i costi sulla collettività!

Lotte e Sindacato

I lavoratori hanno bisogno di un partito!

Il ribaltone dal governo giallo-verde al Conte bis ha messo in luce una volta di più l’assenza di una forza politica che rappresenti gli interessi della classe lavoratrice. Nel rumoroso concerto di accuse e controaccuse che tutti si sono scagliati addosso, mancava una voce che esprimesse il punto di vista dei lavoratori.

Politica generale

Crisi di governo, sinistra in bancarotta e il “coraggio di essere vili”

Nella storia repubblicana se ne sono viste di tutti i colori, ma una crisi di governo a Ferragosto non conosce precedenti. Evidentemente il fumo con la manovella non era più sufficiente a tenere insieme un governo attraversato da contraddizioni e scontri fra interessi sempre più divergenti tra Lega e Cinque stelle, e dalla paura degli effetti della futura manovra economica.