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Perù

Perù – Lotta di classe e divisioni a sinistra

Il 19 marzo circa mille persone sono scese in piazza a Milano contro il golpe in Perù. È stata la più grande manifestazione dei peruviani che vivono in Italia vista finora, anche se va detto che il potenziale era di gran lunga superiore.

Tra gli obiettivi della manifestazione c’era quello di chiedere le dimissioni di Dina Boluarte e lo scioglimento del parlamento dei corrotti, che ha portato a termine un golpe contro il presidente legittimo Pedro Castillo (che è stato arrestato), con la collaborazione aperta della magistratura, dell’apparato poliziesco e sotto la regia dell’oligarchia capitalista e dell’imperialismo yankee.

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Perù – Seconda TOMA DE LIMA e la lotta per abbattere la dittatura!

Pubblichiamo il testo del volantino (sia in italiano che, più in basso, in spagnolo) che distribuiremo alla manifestazione nazionale dei peruviani residenti in Italia, domenica 19 marzo a Milano.

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Perù: la marcia di massa su Lima e lo sciopero nazionale mettono alle corde Dina Boluarte

Sono arrivati da tutto il Paese: dal sud e dal nord; dalle regioni costiere e dalla giungla amazzonica, molti di loro di lingua aymara e quechua; operai, contadini e giovani studenti; tutti uniti a Lima con un unico obiettivo: far cadere il presidente illegittimo Dina Boluarte, insediatosi dopo il golpe del 7 dicembre contro Pedro Castillo.

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Perù – Il movimento di massa prepara la marcia su Lima

Questa è una settimana cruciale per il movimento contro il golpe in Perù. Nonostante la repressione brutale e continua, i lavoratori, i contadini e gli studenti in lotta contro il presidente illegittimo Dina Boluarte hanno continuato a lottare. La confederazione sindacale del paese, la CGTP, ha convocato uno sciopero nazionale per il 19 gennaio e colonne di manifestanti stanno convergendo sulla capitale Lima.

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Perù – Il movimento di massa degli operai e dei contadini si oppone al golpe capitalista nonostante la repressione brutale

A un mese dal colpo di stato contro il presidente Castillo del 7 dicembre, il nuovo governo illegittimo di Dina Boluarte ha scatenato una brutale repressione della polizia e dell’esercizio per sedare le proteste, causando 45 morti. I lavoratori e i contadini hanno resistito al colpo di stato con manifestazioni di massa, blocchi stradali, scioperi nazionali e regionali e con la formazione di comitati di lotta in tutto il paese, in un movimento che ha il suo epicentro nei dipartimenti meridionali, più poveri e con maggiore presenza indigena. Chi c’è dietro il colpo di stato del 7 dicembre e quali sono le prospettive per il movimento di resistenza di massa?

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Brasile – Contro la destra golpista, unità, mobilitazione e indipendenza di classe!

L’invasione del Congresso Nazionale, del Palazzo del Planalto e della Corte Suprema avvenuta ieri (8 gennaio) da parte di gruppi bolsonaristi – che si oppongono al risultato elettorale e invocano l’intervento militare – deve essere fermamente respinta e combattuta dal movimento operaio, popolare e studentesco.

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Perù: la farsa delle elezioni anticipate non risolve nulla

La montagna ha partorito un topolino. Ieri il Congresso peruviano è tornato a prendere in considerazione la questione delle elezioni anticipate, opzione che aveva respinto venerdì scorso. Quando Dina Boluarte ha preso illegittimamente il posto del presidente Castillo, ha annunciato che sarebbe rimasta in carica fino al 2026, ma ora ciò è diventato insostenibile. È evidente che una parte della classe dominante peruviana ha capito che deve riformare il sistema politico per cercare di placare l’enorme ondata di indignazione scatenata dal golpe parlamentare contro il presidente Castillo il 7 dicembre.

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Perù: bagno di sangue ad Ayacucho – Cacciamoli tutti, che governi il popolo lavoratore!

La giornata del 15 dicembre, è stata una prova di forza fra il movimento in ascesa delle masse peruviane contro il golpe, che avevano proclamato uno sciopero nazionale, e il governo usurpatore di Dina Boluarte, che ha dichiarato uno stato d’emergenza per annientare il movimento per mezzo della repressione.

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Perù – Le mobilitazioni si estendono, è necessario cacciare l’oligarchia e tutti gli usurpatori

Mentre passano i giorni e le ore, la resistenza al golpe della oligarchia e del parlamento cresce in tutto il Perù. Le regioni più impoverite dal nord al sud si sono sollevate in una insurrezione contro i golpisti, contro il parlamento e per la convocazione di nuove elezioni.

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Perù – Un appello urgente alla mobilitazione nelle piazze per fermare la destra

Nella giornata di mercoledì. 7 dicembre, la crisi politica in Perù ha subito un’accelerazione. Il Presidente Castillo, eletto nel 2021 sulla base della rabbia delle masse operaie e contadine, ha decretato la chiusura del Congresso, ma è stato subito arrestato dalla polizia. Il Congresso ha votato l’impeachment e ha proclamato il suo vicepresidente come nuovo presidente.
L’articolo dei nostri compagni della CMI-Perù analizza le ragioni della crisi e delinea i compiti del movimento operaio nell’immediato futuro