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Turchia – La logica del meno peggio non riesce a battere Erdogan
Il primo turno delle elezioni presidenziali in Turchia non ha decretato alcun vincitore. L’attuale presidente Erdogan (49,3% dei voti) sarà costretto per la prima volta al secondo turno; il suo rivale sarà Kemal Kılıçdaroğlu, del Chp, Partito popolare repubblicano. Tuttavia la sconfitta di Erdogan annunciata da diversi mass media non è avvenuta. Perchè?
Il terremoto in Turchia e in Siria – Una catastrofe annunciata
Lunedì 6 febbraio, di prima mattina, un terremoto devastante ha colpito il Medio Oriente, squarciando la Terra e riducendo gli edifici in macerie. La scossa, di magnitudo 7.8, il cui l’epicentro è appena a ovest di Gaziantep, nell’Anatolia turca, è il più forte che ha colpito il paese nei tempi moderni. Con la forza di 130 bombe atomiche, è stato percepito perfino in Groenlandia.
Assemblea nazionale Rete Kurdistan Italia, Bologna 19-20 Novembre – Bilancio critico e contributo alla discussione
Sabato 19 e domenica 20 si è tenuta a Bologna l’assemblea nazionale della Rete Kurdistan Italia, in cui siamo intervenuti con la nostra analisi e le nostre posizioni politiche. Mentre
Contro l’attacco di Erdogan: per un Kurdistan libero, indipendente e socialista!
Oggi i nostri compagni di Sinistra classe rivoluzione Bologna saranno alla manifestazione regionale “Rompiamo il Silenzio. Fermiamo L’invasione Turca in Kurdistan” e distribuiranno questo volantino.
Il risveglio della classe operaia turca
I lavoratori turchi stanno cominciando a far tremare la classe dominante. Un’ondata di scioperi si sta diffondendo rapidamente in tutto il paese. Gli scioperi, iniziati tra settori di lavoratori maggiormente
Turchia – Un’ondata di scioperi segna un punto di svolta nella lotta di classe
La classe operaia turca sta cominciando a mobilitarsi con una serie di scioperi e proteste diffusi in tutto il paese. Operai metalmeccanici, tessili, edili, operatori sanitari, lavoratori delle poste e dei servizi, minatori, aeroportuali, giornalisti, lavoratori comunali e altri ancora hanno iniziato a lottare contro lo scioglimento dei sindacati, i contratti iniqui, i licenziamenti e i salari non pagati.
Nagorno-Karabakh: la ferita sanguinante del nazionalismo post-sovietico
l conflitto scoppiato tra Armenia e Azerbaigian è la eredità sanguinosa del crollo dell’Unione Sovietica e della restaurazione del capitalismo. Questa è una guerra barbara dove domina la reazione da ambo le parti. Tutte le potenze intervenute nel conflitto si dichiarano vittime, ma le uniche vere vittime sono i lavoratori, di entrambe le parti, che pagano con il loro sangue i giochi cinici e reazionari dei loro governi. Solo l’internazionalismo e la lotta di classe possono guidare i lavoratori contro i veri nemici: la loro stessa classe dominante capitalista.
Grecia – Fermiamo la guerra vergognosa contro i profughi!
Negli ultimi giorni, il governo e lo stato della classe dominante greca hanno intrapreso una guerra aperta e vergognosa contro migliaia di rifugiati, con la complicità del regime cinico di Erdogan e la tolleranza e l’incoraggiamento dell’Unione europea.
Contro l’aggressione di Erdogan! Autodeterminazione e socialismo unica soluzione per il Kurdistan!
In occasione della manifestazione nazionale di domani, primo novembre, a Roma contro l’aggressione della Turchia al Rojava, rendiamo disponibile online un aggiornamento della nostra analisi sul conflitto, pubblicato sul numero di Rivoluzione in corso.
Rojava – No all’aggressione turca! Autodeterminazione e socialismo per il Kurdistan e per tutti i popoli del Medio Oriente!
Il nuovo volantino che stiamo distribuendo in tutta Italia, contro l’aggressione turca nei confronti del Rojava e del popolo curdo
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