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Per il governo esistono bambini di serie A e di serie B. No alle discriminazioni!
Mentre continua ad attaccare le condizioni economiche della classe lavoratrice, il governo Meloni comincia a muovere i primi passi su un terreno che fin da subito ha dichiarato essergli molto “caro”: quello dei diritti civili delle donne e delle persone lgbt. Abbiamo commentato altrove come lo schieramento di forze, a partire dalla figura della ministra Roccella, non lasciasse dubbi sulle sue intenzioni. Abbiamo allo stesso tempo rilevato una certa oculatezza nell’evitare provocazioni in campo aperto che potrebbero scatenare la risposta delle piazze, come un attacco diretto alla legge 194.
La piazza è di tutte – Per un movimento ampio e democratico
Alle associazioni, alle organizzazioni politiche e sindacali e a tutti coloro impegnati nella lotta per i diritti delle donne e delle persone lgbt
La vittoria della destra alle elezioni del 25 settembre e la nascita del governo Meloni hanno alzato l’asticella alla lotta in difesa dei diritti delle donne e delle persone lgbt. Dal programma di Fratelli d’Italia, all’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, alla presentazione di un disegno di legge per il “riconoscimento della capacità giuridica del concepito”, alla nomina a ministra (della famiglia tradizionale) di una acerrima nemica dei diritti di donne e persone lgbt come Eugenia Roccella, è stata dichiarata una guerra.
Dopo il 26-27 novembre – “Qualcuna di meno”, triste parabola di un movimento
In occasione della giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, Sinistra Classe Rivoluzione ha organizzato a livello nazionale una campagna nelle scuole, nelle università e davanti ai luoghi di lavoro per discutere e confrontarsi su temi che oggi più che mai sono sotto i riflettori.
“Qualcuna di meno”, la triste parabola di un movimento
All’indomani della manifestazione contro la violenza sulle donne del 26 novembre come compagne di sinistra classe rivoluzione siamo intervenute all’assemblea nazionale di non una di meno. Prima dell’inizio dell’assemblea il banchetto con il nostro materiale politico è stato chiuso con la forza da un gruppo di decine di dirigenti di non una di meno che hanno lanciato e calpestato il nostro materiale politico dichiarando apertamente di volerci negare la libertà di espressione delle nostre idee, cosa che è avvenuta anche all’interno dell’assemblea quando abbiamo rivendicato il diritto di spiegare l’accaduto e portare le nostre posizioni.
Riguardo alla manifestazione contro la violenza sulle donne a Roma
Siamo state alla manifestazione contro la violenza sulle donne a Roma con uno striscione che diceva: “Meloni Vattene! La nostra liberazione, Rivoluzione”.
Diversi giornali hanno parlato strumentalmente di slogan che non abbiamo mai pronunciato. Abbiamo così deciso di pubblicare gli slogan che abbiamo pronunciato in piazza.
Nuova ristampa dell’opuscolo “Libere di lottare”!
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e del corteo organizzato da Non Una di Meno a Roma di domani, 26 novembre, abbiamo pubblicato la ristampa del nostro opuscolo “Libere di lottare” (che include i materiali del convegno marxista sulla condizione femminile tenutosi il 6-7 marzo 2021), con una nuova introduzione, che potete leggere di seguito.
Una donna contro le donne – Governo Meloni preparati a tremare! 26 NOVEMBRE TUTTI A ROMA
Dal programma di FdI, all’elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, alla presentazione di un disegno di legge per il “riconoscimento della capacità giuridica del concepito”, alla nomina a ministra (della famiglia tradizionale) di una acerrima nemica dei diritti di donne e persone LGBT, la guerra è dichiarata. Non si tratta più “solo” di difendere e potenziare una legge, la 194, che con una media del 70% di obiettori di coscienza a livello nazionale di fatto non è in grado di garantire questo diritto, ma di rispondere agli attacchi con cui tenteranno di toglierci quel poco che c’è, perseguendo il modello di una famiglia in cui la donna sia relegata al ruolo di mamma, moglie, serva.
Il diritto all’aborto si difende con la lotta!
Il disegno di legge presentato da Gasparri per riconoscere la “capacità giuridica del nascituro” è solo un’anticipazione degli attacchi che la destra porterà al diritto all’aborto e più in generale ai diritti delle donne.
A questa offensiva reazionaria, rispondiamo con la lotta!
Iran: per il rovesciamento del regime dei mullah, per la rivoluzione socialista!
Quello che segue è il modello di un volantino, prodotto dalla Tendenza Marxista Internazionale, da distribuire agli eventi e alle manifestazioni in solidarietà con il movimento rivoluzionario dei giovani iraniani. Il volantino presenta la nostra posizione su come dovrebbe svilupparsi questo movimento, fonte di ispirazione.
Abbasso il regime dei mullah! Abbasso l’imperialismo! Abbasso il capitalismo!
Contro la violenza sulle donne – 27/11 Tutti a Roma!
La violenza di genere ha tanti volti, il femminicidio è quello più barbaro. Il 25 novembre è una giornata di lotta. Un’urgenza sentita da milioni di donne che subiscono la brutalità di questo sistema.
Non ci accontentiamo di non morire: vogliamo vivere e farlo degnamente! Vogliamo essere libere e conquistare un futuro senza violenza con la lotta!