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Irlanda del Nord: la vittoria di Sinn Féin è un colpo storico all’unione!
Nelle elezioni per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord il Sinn Féin si è imposto come primo partito. Con un ragguardevole 29% dei primi voti di preferenza rispetto al 21,3% del Partito unionista democratico (Dup nella sigla inglese), il divario è stato persino più ampio del previsto. Questo risultato è un altro, devastante colpo al prestigio dell’imperialismo britannico e l’ennesimo strappo nel già sfilacciato tessuto del cosiddetto “Regno Unito”.
La Brexit riapre il conflitto in Irlanda del Nord?
Scontri e disordini tornano ad essere protagonisti per le strade di Belfast e dell’Irlanda del Nord. All’inizio di aprile per diverse notti gruppi di giovani e giovanissimi, provenienti dai quartieri protestanti, hanno incendiato auto e lanciato molotov e bengala, provocando la reazione dei giovani dei quartieri cattolici.
Irlanda del Nord: rivolte settarie – una pessima fine per una pessima pace
Il timore di una ripresa del conflitto nordirlandese è aumentato con le rivolte dei lealisti nel Nord dell’Irlanda. Questo settarismo è un mostro di Frankenstein creato dall’imperialismo inglese.
Solo una lotta della classe lavoratrice unita può offrire una via d’uscita.
L’Irlanda che esce dalla Brexit è schiacciata tra le opposte tendenze dell’imperialismo
La Brexit ha solo un mese di vita, ma l’Irlanda è già rimasta coinvolta nel fuoco incrociato dello scontro tra Regno Unito e UE. La minaccia del settarismo protestante sta emergendo di nuovo. Solo la lotta di classe unitaria dei lavoratori protestanti e cattolici può offrire una via d’uscita.
Irlanda del Nord – Il terremoto politico dopo le elezioni di dicembre
Il punto focale della copertura mediatica delle elezioni politiche del 12 dicembre è stato naturalmente sui seggi guadagnati dal partito conservatore, in particolare nelle Midlands e nel nord dell’Inghilterra. Meno attenzione è stata data al terremoto politico che ha avuto luogo nel nord dell’Irlanda.
La Gran Bretagna dopo la sconfitta elettorale
È necessario guardare oltre i fatti immediati ed esaminare i processi più profondi, per capire dove sta andando la Gran Bretagna. Un esame serio dei fatti non conferma in alcun modo il trionfalismo dei banchieri, dei capitalisti e dei loro esponenti politici. È essenziale che i lavoratori e i giovani più coscienti mettano da parte le loro emozioni ed esaminino freddamente i fatti. La domanda che deve essere posta è: perché il Labour ha perso?
Gran Bretagna: lezioni delle elezioni. Non è il momento di piangersi addosso ma di organizzarsi!
Tutti i reazionari stanno festeggiando, mentre milioni di persone, specialmente giovani, sono profondamente deluse e demoralizzate dai risultati elettorali. Ma, nelle parile di Spinoza, oggi è necessario “Nè ridere nè piangere, ma capire”.
Il Partito laburista deve combattere la Brexit di Boris Johnson con un’alternativa socialista audace
I conservatori hanno concentrato i loro attacchi sul tema Brexit, che percepiscono come il punto debole dei laburisti. Il movimento laburista deve resistere alla pressione del grande capitale e del nazionalismo, e lottare per delle chiare rivendicazioni socialiste.
Gran Bretagna: cresce la marea Corbyn – Possiamo vincere!
Queste elezioni politiche segneranno una svolta fondamentale in Gran Bretagna e avranno implicazioni colossali a livello internazionale. La situazione politica ha iniziato a cambiare dopo che Corbyn ha lanciato nel paese la campagna elettorale del Labour, sollevando le questioni di classe e attaccando il capitalismo.
Brexit – Boris Johnson sospende il Parlamento e getta la Gran Bretagna nel caos
Era dai tempi di Oliver Cromwell, quando sciolse il Parlamento “tronco” – con le parole “In nome di Dio, andatevene!” – che la Gran Bretagna non si trovava in una crisi nazionale e costituzionale così profonda.