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Bologna – Il passante di mezzo asfalta ogni illusione sul Comune “progressista”
Il 29 ottobre si insediava il nuovo consiglio comunale, con molti consiglieri della maggioranza arrivati in bici a palazzo d’Accursio, strizzando l’occhio a quella parte di società civile che li aveva votati ed eletti nel nome della transizione ecologica. Speranze tradite immediatamente, quando nel consiglio comunale notturno a cavallo tra il 27 e il 28 dicembre la stessa maggioranza “ambientalista” ha votato per l’allargamento del passante di mezzo.
In mostra: Pazienza e la Bologna del ’77
La mostra allestita a Palazzo Albergati a Bologna su Pazienza è una di quelle cose che è giusto definire imperdibili, non solo per gli appassionati di fumetti. E non soltanto per l’influenza che Andrea Pazienza ha avuto sulla cultura italiana, non solo nel fumetto, ma anche e soprattutto per il valore storico e politico della sua parabola artistica.
Primarie a Bologna – Non abbiamo niente da scegliere
Una sinistra che voglia difendere gli interessi dei lavoratori deve porsi all’opposizione del Partito Democratico e non partecipare alle primarie. Il dibattito di queste settimane è totalmente falso: mancano gli attori principali e le loro istanze: i lavoratori, le loro famiglie, i giovani e i settori sociali subalterni.
Bologna, zona arancione rafforzata – Il trionfo del profitto sulla salute
Pubblichiamo il volantino che in nostri compagni di Bologna distribuiranno stasera nella manifestazione di “Priorità alla scuola” contro i provvedimenti di Bonaccini.
Bologna e i palazzinari: prima speculano sulla nostra pelle, poi piangono miseria
Con l’arrivo del Coronavirus e il blocco degli spostamenti è crollato il castello di carta, e speculazione, tirato su negli ultimi anni dai proprietari immobiliari. Dove sono oggi le orde di turisti disposte a pagare decine di euro per un aperitivo?
Scuole e centri estivi: Confindustria chiama, Bonaccini prepara i lazzaretti
Il governatore della Regione Emilia-Romagna è capofila tra quelli che vogliono aprire tutto e ora: “Se ripartono le imprese, non possono non ripartire anche i servizi.” Senza giri di parole, Bonaccini spiega che le imprese devono ripartire per fare profitti, e i lavoratori genitori devono essere liberi dall’“incombenza” dei figli a carico.