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Putin, Lenin e la questione nazionale ucraina
Il 25 febbraio, in un discorso che segnava l’inizio dell’attacco all’Ucraina, Vladimir Putin ha accusato Lenin, il partito bolscevico e la rivoluzione d’ottobre per l’esistenza dell’Ucraina moderna.
Putin alza la posta con il riconoscimento delle repubbliche del Donbass e l’invio delle truppe
Il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk (DPR e LPR) nell’Ucraina sud-orientale e ha inviato truppe russe di “peacekeeping” in entrambi i territori. Ciò rappresenta una escalation significativa del conflitto tra la Russia e l’imperialismo occidentale. Quali interessi si nascondono dietro il conflitto, e quale dovrebbe essere la posizione del movimento operaio a livello internazionale?
Dichiarazione sul riconoscimento della DPR e LPR da parte di Putin
Dopo la drammatica svolta degli eventi, con il riconoscimento da parte del presidente russo Vladimir Putin delle repubbliche secessioniste in Ucraina orientale, seguito dall’invio di forze militari russe, pubblichiamo una dichiarazione dei compagni russi della TMI, elaborata insieme ai marxisti in Ucraina e nel Donbass, in opposizione a questo conflitto interimperialista.
In difesa di Lenin – Putin e la questione ucraina
Putin, nel suo discorso alla nazione di ieri, ha spiegato che “L’Ucraina è stata creata da Lenin”. La verità è che la Rivoluzione d’Ottobre ha avuto il grande merito di liberare le nazionalità oppresse dalla Russia zarista, quella Russia che Lenin definiva una “prigione dei popoli” e negava ogni diritto alle minoranze etniche.
Rendiamo disponibile ai nostri lettori questa lettera di Lenin, scritta nel 1919, che sviluppa in poche pagine la posizione del marxismo sulla questione della nazionalità. Lasciamo parlare Lenin!
Catalogna – Amnistia per i prigionieri politici! Rispondere alla destra e alla magitsratura reazionaria con la mobilitazione di massa!
L’intenzione del governo di concedere l’indulto ai prigionieri politici catalani del movimento indipendentista ha provocato una reazione rabbiosa da parte della destra, che cerca di mobilitare la propria base sociale per logorare l’esecutivo Sánchez. Tuttavia, settori chiave della classe dominante sostengono dietro le quinte il provvedimento. Quale dovrebbe essere la posizione della sinistra?
Catalogna – Svolta a sinistra e maggioranza assoluta indipendentista nelle elezioni segnate dalla pandemia
La tornata elettorale del 14 febbraio in Catalogna è stata segnata dal Covid-19 che ha portato a un’astensione record. La pandemia non ha influenzato il voto solo per quanto riguarda i dati di affluenza, ma si è espressa anche in una netta radicalizzazione a sinistra in risposta alla crisi.
In difesa del diritto del popolo del Kashmir a decidere il proprio destino!
La seguente dichiarazione della Tendenza marxista internazionale affronta l’oppressione incessante e brutale del Kashmir. Abbasso l’imperialismo! Per la lotta dei lavoratori per la liberazione del Kashmir! Per una Federazione socialista dell’Asia meridionale!
Rojava – No all’aggressione turca! Autodeterminazione e socialismo per il Kurdistan e per tutti i popoli del Medio Oriente!
Il nuovo volantino che stiamo distribuendo in tutta Italia, contro l’aggressione turca nei confronti del Rojava e del popolo curdo
Catalogna – La frusta della reazione fa ripartire le proteste repubblicane
L’altro ieri, 14 ottobre, la Corte suprema spagnola ha condannato dodici prigionieri politici catalani coinvolti nel referendum dell’ottobre 2017, tra cui nove ex ministri, il Presidente del parlamento catalano e due leader della società civile molto popolari. La sentenza ha scatenato una reazione immediata da parte delle masse catalane, che sono scese in piazza in gran numero.