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Amazon Labor Union e il risveglio della classe operaia americana
L’ondata di sindacalizzazione negli Stati Uniti sta entusiasmando e ispirando gli operai di tutto il mondo. Il primo magazzino Amazon di Staten Island, New York, è ora rappresentato dal sindacato indipendente American Labor Union. Ogni settimana decine e decine di bar Starbucks fanno domanda per unirsi al sindacato Starbucks Workers United.
Amazon – Storica vittoria sindacale negli Usa!
Nella prima mattinata del 1° aprile è stata ottenuta una vittoria storica per la classe operaia americana. Amazon, il secondo più grande datore di lavoro negli Stati Uniti, di proprietà della seconda persona più ricca al mondo, e un bastione della resistenza antisindacale dei padroni, ha subito un duro colpo. Il centro di smistamento JFK8 a Staten Island, New York è diventato il primo stabilimento Amazon negli Stati Uniti ad essere ufficialmente sindacalizzato.
Lezioni da Bessemer: solo un sindacalismo di classe può sconfiggere Amazon!
Il tentativo fallito di sindacalizzare i lavoratori di Amazon a Bessemer, Alabama, è una lezione sulla necessità di una strategia coraggiosa ed efficace da parte dei leader del movimento operaio negli Usa. Anche un gigante come Amazon non può competere con il potere della classe operaia quando è organizzata efficacemente. La battaglia continua!
Amazon (Usa) – Intervista con Chris Smalls: “Il movimento operaio si sta risvegliando”
Jose del Paso e Tom Trottier di Socialist Revolution hanno intervistato un ex-dipendente Amazon, Chris Smalls, licenziato dopo il tentativo di organizzare uno sciopero in uno dei magazzini a Staten Island per le preoccupazioni sull’emergenza sanitaria legate alla pandemia di Covid-19. Dopo il suo licenziamento l’azienda ha provato ad usarlo come capro espiatorio per screditare i tentativi di sindacalizzare i lavoratori Amazon a livello nazionale.
Amazon, un primo bilancio di un’importante giornata di lotta
Il primo sciopero nazionale dei lavoratori di Amazon proclamato per lunedì 22 Marzo ha ottenuto un importante successo di partecipazione. L’adesione è, obiettivamente, difficilmente misurabile. Ma, al di là dei numeri, lo sciopero è stata la prima importante occasione nella quale i lavoratori, nella maggior parte giovani, sono stati protagonisti della lotta contro l’azienda che in questi anni ha macinato profitti.
Sosteniamo il primo sciopero in Italia dei lavoratori Amazon
Il 22 marzo sarà sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori diretti e degli appalti Amazon. Lo hanno convocato obtorto collo i sindacati il 10 marzo scorso dopo aver preso atto dell’intransigente indisponibilità da parte di Amazon Italia di discutere delle condizioni e dei salari dei lavoratori.
Non siamo tutti sulla stessa barca – Una ricerca di Oxfam
Sin da quando è scoppiata la pandemia la propaganda dei mass media ci ha martellato in maniera ossessiva: il Covid-19 colpisce ricchi e poveri alla stessa maniera e di conseguenza, dobbiamo tutti unirci contro il nemico comune. Il rapporto “Power, profits and the pandemic” (Potere, profitti e la pandemia) pubblicato da Oxfam lo scorso 9 settembre, ci racconta tutta un’altra storia.
Negli Usa esplodono gli scioperi contro il Coronavirus!
La classe operaia americana sta passando all’offensiva contro la diffusione del Coronavirus negli Stati uniti e la gestione criminale dell’emergenza da parte di Donald Trump. Come in Italia, la chiusura totale (per ora valida in gran parte degli Stati dell’Unione, ma non in tutti) e il distanziamento sociale contengono una significativa eccezione: i lavoratori.
Amazon, si sciopera in tutta Europa… E in Italia?
Il 17 luglio c’è stato lo sciopero europeo di Amazon nel giorno del Prime day, Spagna, Germania, Polonia si sono fermate.
Accordo Amazon – La lotta non è in saldo!
Dopo il primo grande ciclo di lotte messo in atto dai lavoratori Amazon del sito di Piacenza, che li aveva visti scioperare anche durante il Black Friday (il giorno dei grandi sconti) e a Natale, il 22 maggio è stato siglato un accordo tra i sindacati confederali e l’azienda.
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