Russia – Appello in solidarietà col presidente del sindacato dei riders!
Da quasi sei mesi il presidente del sindacato Kurier (che rappresenta i riders per la consegna di generi alimentari), Kirill Ukraintsev, è in stato di fermo. È accusato di ripetute violazioni della legge per aver organizzato eventi pubblici. Ma in realtà è perseguitato per attività sindacali del tutto legittime e per aver difeso i diritti di uno dei gruppi più discriminati e senza diritti della classe operaia.
Kirill, da sempre attivo nel movimento di sinistra e antifascista, è stato uno dei fondatori del sindacato Kurier nel 2020. Nel bel mezzo della pandemia, i riders sono diventati una parte della classe operaia russa fra le più colpite dal comportamento ingiusto e totalmente impunito dei padroni. Nel 2020-2021, il neonato sindacato ha organizzato una serie di scioperi e azioni di lotta di successo che hanno permesso di migliorare le condizioni di lavoro dei fattorini e hanno sollevato la questione della revisione dei rapporti contrattuali con i datori di lavoro, in primo luogo i dirigenti di una delle più grandi aziende sdi servizi internet – il gruppo Mail.ru (ora chiamato gruppo VK).
A ciò sono seguite pressioni della polizia su Kirill e una serie di detenzioni amministrative ingiustificati che hanno portato alla sua attuale incarcerazione e al processo.
Lo sciopero dei corrieri davanti ai cancelli della sede principale dell’azienda Delivery Club, che secondo l’azienda stessa ha minato la sua reputazione commerciale, ha portato alla repressione contro chiunque sia disposto a lottare. Kirill non solo ha contribuito a organizzare una lotta giusta per i diritti legittimi dei lavoratori nel suo settore, ma ha anche sostenuto attivamente altri gruppi di lavoratori in lotta-
I sei mesi di detenzione di Kirill in un centro di detenzione preventiva scadono il 25 ottobre. Entro il 19 ottobre dovrebbe svolgersi la data del processo finale di Kirill, perché rimanere senza sentenza in un centro di detenzione preventiva per più di sei mesi è vietato dalla legge russa.
Attraverso la repressione contro i leader e gli attivisti dei sindacati combattivi, le autorità stanno cercando di reprimere il movimento sindacale nel suo complesso. Lo Stato sta aggravando la malattia che affligge la nostra società.
Gli interessi delle grandi imprese e dei lavoratori sono opposti, quindi la lotta tra loro è inevitabile. L’incarcerazione di Kyrill è una rappresaglia illegale in questa lotta. È giunto il momento di dimostrare di cosa siamo capaci, di mostrare la solidarietà della classe operaia.
Chiediamo a tutti i socialisti e agli attivisti del movimento operaio di esprimere il proprio sostegno a Kirill e di fare tutto il possibile per ottenere giustizia per lui.
Potete anche inviare una lettera di solidarietà al sindacato in Russia a questo indirizzo e-mail: [email protected].
Se siete membri di un’organizzazione di lavoratori, di un sindacato e/o di un partito di sinistra, informate i vostri compagni di quanto sta accadendo e chiedete che le vostre organizzazioni esprimano una condanna ufficiale della repressione contro gli attivisti sindacali in Russia e chiedano il rilascio immediato di Kirill Ukraintsev.
La nostra forza è la solidarietà!
Libertà per Kirill Ukraintsev!
Articoli correlati
Manifesto contro la guerra
A otto mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la guerra si prolunga e si estende. Nessuna soluzione è in vista mentre aumentano le distruzioni, le morti, la miseria anche ben oltre i paesi coinvolti.
Tutte le roboanti menzogne di guerra, da entrambi i lati, sono messe a nudo.
Ribadiamo innanzitutto che questa guerra è un conflitto che vede contrapporsi due schieramenti ugualmente reazionari, ugualmente responsabili e che non devono ricevere nessun sostegno da parte dei lavoratori, dei giovani, delle masse che in questo conflitto nulla hanno da guadagnare e tutto da perdere.
Russia – Putin all’attacco delle pensioni
Lo scorso 14 giugno il primo ministro russo Dmitrij Medvedev comunicava al paese l’intenzione del suo governo di riformare il sistema pensionistico e di alzare l’Iva dal 18 al 20 per cento. La proposta prevede un innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 65 anni per gli uomini e da 58 a 63 anni per le donne.
Amazon, un primo bilancio di un’importante giornata di lotta
Il primo sciopero nazionale dei lavoratori di Amazon proclamato per lunedì 22 Marzo ha ottenuto un importante successo di partecipazione. L’adesione è, obiettivamente, difficilmente misurabile. Ma, al di là dei numeri, lo sciopero è stata la prima importante occasione nella quale i lavoratori, nella maggior parte giovani, sono stati protagonisti della lotta contro l’azienda che in questi anni ha macinato profitti.
Tesi sulla guerra in Ucraina (Tendenza marxista, Ucraina)
Le seguenti brevi tesi sono state prodotte dai sostenitori della TMI in Ucraina, tradotte in italiano, trattano le origini della guerra in corso, e l’effetto reazionario che ha avuto sul paese. Per una soluzione internazionalista della guerra in Ucraina, e di tutte le guerre! Per la rivoluzione socialista!
Dichiarazione sul riconoscimento della DPR e LPR da parte di Putin
Dopo la drammatica svolta degli eventi, con il riconoscimento da parte del presidente russo Vladimir Putin delle repubbliche secessioniste in Ucraina orientale, seguito dall’invio di forze militari russe, pubblichiamo una dichiarazione dei compagni russi della TMI, elaborata insieme ai marxisti in Ucraina e nel Donbass, in opposizione a questo conflitto interimperialista.
NO alla guerra, NO all’imperialismo, NO al riarmo
La propaganda ufficiale sulla guerra ha una voce sola, che viene ripetuta in maniera martellante, asfissiante: Putin è il nuovo Hitler, che aggredisce senza motivo una piccola nazione libera, pacifica e democratica, l’Ucraina, che sta rispondendo con un’eroica resistenza popolare. Nulla si dice invece sul ruolo predominante che hanno giocato Stati Uniti, NATO ed Unione Europea nel provocare questo conflitto.