Rivogliamo tutto quello che ci hanno tolto – Intervento di Silvia Chili

Riportiamo l’intervento della compagna Silvia Chili, RSU FP-CGIL dell’Ospedale S. Orsola Malpighi di Bologna all’assemblea del 1 Luglio 2015 organizzata da Cgil-Cisl-Uil dal titolo “CONTRATTO SUBITO”

Cari compagni, care compagne,
Penso che sia positivo che ci si ritrovi tra delegate e delegati a parlare di Contratto Nazionale e del suo rinnovo. Mi sembra corretto aver dato il titolo “CONTRATTO SUBITO” a questa iniziativa e a quelle delle prossime due giornate. Il mio rammarico più grande, e penso quello dei lavoratori pubblici, è che questa assemblea si svolge in ritardo di quasi 6 anni. Già, abbiamo fatto davvero poco, quasi niente, per riconquistare il contratto.

A proposito della sentenza della Corte Costituzionale: avevamo bisogno di aspettare l’espressione della Consulta per accorgerci che fosse illegittimo che le retribuzioni (e non solo) di più di 3 milioni di lavoratori fossero ferme da così tanto tempo? Sul piano della giustizia sociale era chiarissimo da sempre.
(…) Noi lavoratori pubblici, le nostre famiglie, ancora una volta sacrificati sull’altare del pagamento del debito, un po’ come in Grecia anche se in scala più ridotta… almeno per il momento! Questa è una delle ragioni per cui sono vicina, e dobbiamo essere vicini, al popolo greco e al loro NO alle lacrime e sangue imposte dalla Troika.
Quello che chiedo alle Segreterie Nazionali, quello che mi aspetto dal mio Sindacato è di non accettare l’invito di fondo di questa sentenza, quello di sottrarre alla contrattazione il periodo di assenza contrattuale.
Qui tutti noi sappiamo che il blocco del Contratto Nazionale si è sommato a tanti altri provvedimenti: lo stop alle assunzioni, il blocco della contrattazione aziendale, dei percorsi di carriera e della valorizzazione professionale, solo per citarne alcuni.
Io lavoro in un ospedale, sono Ostetrica e vivo tutti i giorni il risultato di queste misure. I lavoratori della Sanità, infatti, vivono condizioni di lavoro pessime, affrontano turni di lavoro massacranti lavorando anche 12-13 ore o più notti consecutive spesso saltando il riposo: gli operatori sanno quando comincia la loro giornata di lavoro ma non sanno quando finisce. Inoltre riducendo il numero degli operatori i carichi di lavoro aumentano e arrivano al limite della sopportazione dovendo comunque mantenere alti livelli di attenzione e di assistenza.
Bisogna ridare al contratto nazionale la funzione di aumento del salario reale e di miglioramento delle condizioni di lavoro. Dobbiamo dire con chiarezza al Governo che si deve aprire la contrattazione da subito e che non accetteremo modifiche in peggio sui diritti, né scambi.
In questi mesi abbiamo giustamente esplicitato che i lavoratori pubblici hanno perso alcune migliaia di euro di reddito dal mancato adeguamento delle retribuzioni; quelle differenze devono rientrare TUTTE nelle nostre buste paga.
Sono queste le ragioni per cui la piattaforma presentata oggi non mi convince. Non abbiamo bisogno di proposte vaghe e poco incisive. E’ da questa assemblea e dalle assemblee nei luoghi di lavoro che deve uscire chiara la proposta di una rivendicazione salariale che sani almeno la perdita di potere economico e della dignità del nostro lavoro.
La piattaforma deve essere discussa e votata in tutti i luoghi di lavoro con un referendum. Dobbiamo prepararci e preparare i lavoratori ad una grande mobilitazione e per questo è necessario da subito il massimo del coinvolgimento e della partecipazione.
Quest’autunno si è vista una importante disponibilità dei lavoratori a partecipare alle iniziative di lotta. Ritengo che attraverso un programma e una piattaforma chiari è possibile sviluppare una mobilitazione vera che metta in discussione la legge antisciopero 146/90, che di fatto impedisce il vero esercizio di un fondamentale strumento del conflitto. Lanciamo un programma di lotta che dia una maggiore forza contrattuale ai lavoratori, che costringa il governo Renzi ad aprire un tavolo di trattativa, a rinnovare il Contratto Nazionale quanto prima. Alternative non ce ne sono.

Articoli correlati

Lotte e Sindacato

Lunedì 30 marzo – Assemblea nazionale dell’appello “I lavoratori non sono carne da macello”

Questa sera alle 19 è in programma l’assemblea nazionale dei firmatari dell’appello “I lavoratori non sono carne da macello”. Sarà possibile seguire l’assemblea sia su Zoom che su Youtube

Lotte e Sindacato

Volantino: Solidarietà ai delegati Fiom Fonderia di Torbole

Nelle scorse settimane sono apparsi nella Fonderia di Torbole volantini firmati Forza nuova, inneggianti a una nuova rivoluzione “contro i sindacati nemici della patria e dei lavoratori”, i delegati sono stati minacciati con ripetute telefonate anonime alle loro famiglie e le loro auto danneggiate e deturpate da scritte oscene.

Lotte e Sindacato

Logistica: il contratto nazionale è dei lavoratori.

Anche se la crisi non accenna a diminuire, il settore del trasporto merci e della logistica anche quest’anno “tiene” (crescendo fra l’1 e il 3%) grazie ad un recupero di

Lotte e Sindacato

L’ipocrita sentenza della Consulta. Mobilitarsi ora!

Dopo tanta attesa la Corte Costituzionale si è espressa in merito al blocco dei Contratti Nazionali del lavoratori pubblici dopo quasi 6 anni: il blocco del contratto è illegittimo ma…

Lotte e Sindacato

Le nuove frontiere del conflitto: la logistica

Negli ultimi anni si sono sviluppate lotte molto forti e radicali tra i lavoratori impiegati nel settore della logistica. Spesso protagonisti di queste lotte sono stati i facchini organizzati nel

Lotte e Sindacato

Jobs act: controllare per sottomettere

Il 25 giugno sono entrati in vigore terzo e quarto decreto attuativo del Jobs Act. Dopo la tutela contro i licenziamenti illegittimi, si abbatte il diritto a svolgere le mansioni