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Riders JustEat: dopo le lotte, un primo (non sufficiente) passo avanti nella giusta direzione

Il 29 marzo JustEat ha firmato un accordo con FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI in cui si impegna ad assumere i propri riders come lavoratori dipendenti con il CCNL logistica, trasporto, merci e spedizione, con le tutele contro i licenziamenti arbitrari previste dalla normativa. Il contratto darà più tutele e garanzie ai lavoratori rispetto alla jungla attuale. Questo segna una rottura con l’accordo truffa firmato da UGL e Assodelivery e getta le basi per una nuova stagione di mobilitazioni e protagonismo dei lavoratori.

L’accordo non va enfatizzato, ma è un primo risultato della lotta messa in campo dai lavoratori negli ultimi mesi ed è la dimostrazione che solo le mobilitazioni possono spingere i padroni ad abbandonare le loro politiche di ricatto e sfruttamento crescente. Se il settore del Food Delivery è cresciuto molto in questo anno di pandemia, è aumentato anche il numero di lavoratori coinvolti e il loro livello di coscienza. Nel pieno della pandemia i lavoratori del settore sono stati in prima fila nella risposta alla crisi, considerati essenziali e imprescindibili, ma sempre e comunque sacrificati sull’altare del profitto. Se così stavano le cose era il caso di far pesare il loro essere indispensabili e lo hanno fatto scioperando e scendendo in piazza più volte.

Vi sono indubbiamente diversi aspetti critici all’interno dell’accordo che permangono e che non possono essere sottovalutati. Tra questi dobbiamo sottolineare la vaghezza sugli orari di lavoro (non è ancora ben chiaro se chi nel periodo pregresso svolgeva 39 ore potrà essere assunto a tempo pieno) e, nei fatti, l’imposizione dell’orario spezzato, la permanenza e accettazione di forme di precarietà, seppur altamente ridimensionate rispetto alla situazione precedente, l’assenza di un bonus per il maltempo.
Permangono dei limiti anche sul piano salariale, dovuti ai limiti del contratto nazionale e dall’inquadramento al quale sono sottoposti attualmente i riders. Nonostante le cifre attuali rappresentino un passo avanti rispetto alla situazione precedente, dove il livello di retribuzione delle consegne era affidato unicamente ai meccanismi oscuri delle app, siamo sicuri che un maggior coinvolgimento dei lavoratori nelle fasi di trattativa permetterebbe di strappare cifre più vantaggiose. Questo coinvolgimento è un obiettivo che bisogna continuare a perseguire, già a partire dalle assemblee che si terranno sui territori nei prossimi giorni, in cui i lavoratori devono essere chiamati a esprimersi democraticamente nel merito del contratto, palesando le loro perplessità e richiamando un loro diretto protagonismo nell’applicazione effettiva del contratto stesso.

L’obiettivo, ora, deve essere quello di continuare la lotta per ricondurre nell’ambito del lavoro dipendente il lavoro dei riders per tutte le piattaforme e per rinnovare il contratto della logistica scaduto da oltre un anno. Il CCNL della logistica può essere migliorato, anche e soprattutto con aumenti salariali che permettano ai lavoratori una stabilità economica che al momento resta ben lungi dal realizzarsi. I lavoratori della logistica sono già in lotta per riaprire la contrattazione sul CCNL: l’ingresso dei rider JustEat nel settore porta a una maggiore unità dei lavoratori e un più ampio fronte di mobilitazione. Quello che viviamo in questi giorni non deve essere un punto d’arrivo, ma il segnale per una nuova stagione di lotte e conflittualità operaia.

I lavoratori hanno dimostrato di essere disposti a scioperare e lottare per i propri diritti, ma spesso le direzioni sindacali e di “movimento” hanno limitato un coinvolgimento diretto e attivo degli stessi. Per questo è necessaria l’elezione democratica di rappresentanti dei riders piattaforma per piattaforma, territorio per territorio, prevedendo eventualmente la revocabilità. Questo sarà sicuramente uno degli aspetti centrali su cui investire nel prossimo periodo: solo il protagonismo dei lavoratori potrà dare l’energia necessaria per ottenere nuove importanti vittorie per tutto il settore dei trasporti e logistica e per la classe lavoratrice nel suo insieme.

Alcuni dettagli tecnici dell’accordo

-Assunzione col CCNL trasporto merci e spedizione per i rider che hanno lavorato con JustEat da Agosto 2019
-Paga oraria in linea con il 6° livello del CCNL
-Nessun periodo di prova per chi ha lavorato con JustEat per almeno 60 giorni. Per i neoassunti il periodo di prova durerà addirittura 9 mesi
-Pausa non retribuita di 30 minuti per turni superiori alle 6 ore
-Ferie, permessi, malattia e assicurazione
-Giornata di riposo settimanale garantita ma variabile (decide l’azienda)
-A inizio contratto paga oraria base di 8,5 euro + TFR (0,6 euro)
-Festivi (domeniche escluse), notturni e ore extra del part time pagati con una maggiorazione di solo il 10%
-Straordinario del full time (oltre le 39 ore) pagato il 30% in più
-Bonus: 0,15 € per km in moto/scooter; 0,06 € per km in bici (anche elettrica); 0,25€ per consegna, dopo la 250esima mensile 0,50€ in più per consegna.

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