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falcemartello n°11 – rivista marxista

3,00 

falcemartello nuova serie n. 11

OTTOBRE 2021

  • La loro transizione e la nostra
  • Illusioni verdi in Germania
  • Marx, Engels e il rapporto tra uomo e natura
  • La distruzione dell’ambiente e le epidemie
  • L’estrattivismo ha sostituito il capitalismo?
  • Chaplin la critica silenziosa di un genio

Dopo un periodo di attività esclusivamente on line a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, riprendiamo la pubblicazione cartacea di falcemartello. Il nuovo numero è in gran parte dedicato ad un tema sempre più centrale nel dibattito politico-economico: la questione ambientale.

Il primo articolo, La loro transizione e la nostra di Franco Bavila, contesta la tesi di fondo per cui la “rivoluzione green” deve limitarsi ad introdurre nuove tecnologie “pulite”, senza mettere in discussione le basi di un sistema economico incentrato sul libero mercato, la concorrenza, la massimizzazione del profitto e la proprietà privata dei mezzi di produzione. Esaminando tutte le principali soluzioni oggi in campo per risolvere il problema del riscaldamento globale, l’autore dimostra come i potenziali strumenti tecnico-scientifici di una transizione ecologica
(dall’idrogeno all’auto elettrica, dallo stoccaggio di CO2 ai pannelli solari), una volta risucchiati negli ingranaggi capitalistici e trasformati in fonti di profitto, finiscono per essere utilizzati in maniera distorta e per avere effetti deleteri sull’ambiente. Ed è proprio da questa analisi concreta che viene fatta discendere la necessità, per i movimenti in difesa dell’ambiente, di porre al centro della loro azione una prospettiva di trasformazione socialista della società.

A completare la sezione sulla Nuova epoca, troverete una traduzione in italiano dell’articolo di Christian Andrasev e Hans-Gerd Öfinger, Illusioni verdi in Germania, che ricostruisce l’intera parabola politica dei verdi tedeschi, partito in ascesa sulla scena politica tedesca da ormai diversi anni. L’articolo descrive in maniera particolareggiata come i verdi in Germania si siano progressivamente integrati nell’establishment e siano diventati un interlocutore sempre più credibile per la classe dominante. Si tratta di un testo estremamente utile per dissipare le illusioni sul fatto che i partiti verdi in Europa possano davvero farsi carico delle istanze emerse dalle mobilitazioni giovanili sul cambiamento climatico.

Nella parte della rivista dedicata a Teoria e prassi, affrontiamo il tema delle crisi ambientali ripartendo dalle basi della teoria marxista.
In Marx, Engels e il rapporto tra uomo e natura, Claudio Bellotti smonta tutte le ricostruzioni che vorrebbero fare del marxismo un’ideologia produttivista, incentrata solo sullo sviluppo industriale e che nulla avrebbe da dire in merito alle tematiche ambientali. Basandosi sui testi originali di Marx ed Engels, ci viene invece restituita la ricchezza del loro pensiero, che ha più volte indagato il legame dialettico tra l’azione dell’uomo e l’ambiente che lo circonda, nel suo concreto sviluppo storico.

Enrico Duranti, invece, nel suo L’estrattivismo ha davvero sostituito il capitalismo?, si occupa delle concezioni di Raul Zibechi, secondo cui saremmo entrati in un’epoca post-capitalista, denominata per l’appunto estrattivismo. Un’epoca incentrata esclusivamente sull’estrazione di materie prime nei paesi ex-coloniali e in cui la classe operaia e la produzione industriale non avrebbero più alcuna centralità. La risposta a queste tesi viene sviluppata anche riscoprendo quella parte del Capitale in cui Marx analizza il ruolo della terra (e dei suoi frutti) nell’economia capitalista.

Sempre nella sezione teorica, troverete anche un articolo intitolato Capitalismo e malattie. Quando la distruzione dell’ambiente è anche un problema di salute pubblica, in cui Andrea Davolo parte da una serie di recenti ricerche scientifiche sullo spillover (il passaggio di specie da parte dei virus), per spiegare come le devastazioni ambientali provocate dal modo di produzione capitalista, e in particolar modo il processo di deforestazione nei paesi ex coloniali, creino un contesto più favorevole al diffondersi di epidemie come il Covid. Nel testo vengono anche esposte le ragioni per cui la via d’uscita a questo problema non può essere un ritorno al passato, cioè un ritorno all’agricoltura su piccola scala, bensì un passo avanti nello sviluppo dell’umanità, verso una pianificazione cosciente delle risorse disponibili sul pianeta.

Per chiudere in bellezza, la rubrica Arte e rivoluzione ospita un contributo del marxista brasiliano Alex Minou su un artista straordinario, un vero e proprio gigante nella storia del cinema: Charlie Chaplin. L’articolo Chaplin: la critica silenziosa di un genio non solo sottolinea l’elemento di critica sociale presenti in tutti i film di Charlot, ma racconta anche l’uomo dietro i capolavori cinematografici e in particolar modo le esperienze che hanno influenzato la produzione artistica di Chaplin: dall’infanzia nella miseria più nera in Inghilterra fino all’esilio dagli Stati Uniti perché accusato di essere comunista.