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68-69 Un biennio rivoluzionario

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Vari Autori

  • Cronologia
  • 1968-’69. Un biennio rivoluzionario
  • Il ’68-’69 in Europa
  • Cercando la Rivoluzione. Cenni sulla storia dell’estrema sinistra in Italia

collana in difesa del marxismo 2° ristampa

Categoria:

Rispetto al ’68 e all’autunno caldo in pochi hanno insistito su un argomento fondamentale: la sconfitta non era determinata, il problema non era nelle condizioni oggettive, non si trattava di un problema di maturità della classe operaia, ma piuttosto di immaturità della sua direzione politica. Non esisteva in Italia un partito che sapesse (o volesse) orientare il movimento in direzione anticapitalista.

Come vedremo non lo volevano i gruppi dirigenti del Pci e del Psiup (per non parlare del Psi), che si muovevano in un’ottica riformista; dall’altra parte non ci fu una sola organizzazione tra le tante che sorsero in quegli anni tra la “sinistra rivoluzionaria”  che seppe interpretare correttamente la situazione sociale fornendo le necessarie indicazioni politiche, strategiche e tattiche, in una parola che sapesse farsi carico dei compiti di direzione politica, assolutamente indispensabile ogni qualvolta il proletariato si ponga il problema di lottare per l’abbattimento del sistema capitalista.

La classe dominante ha sempre posto grande cura nel cancellare o nel falsificare la memoria storica del movimento operaio, e in particolare delle sue lotte più avanzate. Esiste quindi un rischio oggettivo, al di là delle intenzioni, che questo tipo di posizioni apra ancora di più la strada alla pressione ideologica che la borghesia esercita proprio alla scopo di fare dei lavoratori una classe senza memoria e senza coscienza.

Speriamo quindi che questo contributo possa servire al contrario a far vivere la memoria di quel biennio rivoluzionario, non essere come bella storia di quei tempi passati, ma come una fonte di maturazione politica, di conoscenza critica e anche di ispirazione e di esempio per tutti coloro che credono come noi, che anche la notte più lunga prima o poi finisce, e che nuovi e più profondi movimenti sapranno riprendere la strada interrotta dell’autunno caldo.