No-Tap – Occupazione militare nel Salento

Nella notte di oggi l’intero paese di Melendugno è stato completamente militarizzato per permettere la ripresa dei lavori per la Tap (Trans Adriatic Pipeline). L’accesso al presidio No-Tap, a ridosso del cantiere, è stato completamente vietato e coloro che si trovavano nel presidio durante la notte sono stati identificati ed espulsi dall’area. L’intera area è completamente sotto sequestro e possono accedervi solo i proprietari di immobili e terreni, previa presentazione di pass.
Intanto molti cittadini hanno avuto serie difficoltà a recarsi a lavoro e alcuni servizi essenziali, come la raccolta rifiuti e il servizio scuolabus hanno subito notevoli rallentamenti.
Secondo l’ordinanza prefettizia che ha dato il via a questa azione militare il cantiere per la realizzazione del gasdotto e le aree limitrofe sono “assegnate nella disponibilità delle forze di polizia, in relazione alle esigenze funzionali alla tutela del cantiere e alla prevenzione di gravi turbative dell’ordine pubblico”: l’occupazione da parte delle squadre in assetto antisommossa e i blocchi in tutte le strade dell’area potrebbero continuare ancora per un mese!
Davanti alle richieste dei cittadini, che rivendicano tutela dell’ambiente e della salute, le istituzioni rispondono con la più becera repressione.
Nell’esprimere piena solidarietà al movimento No-Tap sottolineamo il bisogno, sempre più urgente, di una rappresentanza politica in grado di rappresentare le lotte sociali e contrapporsi alle logiche di sfruttamento che in questi anni stanno devastando i territori e calpestando i diritti.

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