31 Luglio 2023 Comitato esecutivo internazionale della TMI

Libertà per Boris Kagarlitsky – Mobilitare la solidarietà internazionale!

Boris Kagarlitsky, importante intellettuale e accademico russo di sinistra è stato arrestato dai servizi di sicurezza russi FSB lo scorso 25 luglio, sulla base di un’indagine penale a suo carico per “giustificazione del terrorismo”. È stato trasferito a Syktyvkar, capitale della Repubblica di Komi, dove un tribunale ha decretato il suo arresto preventivo. Potrà essere trattenuto fino al 24 settembre.

Kagarlitsky è un noto attivista di sinistra ed è stato imprigionato per le sue idee socialiste sotto il regime stalinista, detenuto dal regime capitalista di Eltsin e ora arrestato da Putin.

Nel 2014 è stato un critico del regime di Maidan a Kiev e si è opposto alla sua “opposizione anti-terrorista” contro il Donbass. L’anno scorso ha adottato una chiara posizione internazionalista contro l’invasione russa dell’Ucraina e di conseguenza è stato ufficialmente dichiarato “agente straniero” dalle autorità.

All’indomani dell’ammutinamento di Prigozhin, il regime di Putin ha lanciato un’ondata di arresti, tra cui ufficiali dell’esercito, critici appartenenti alla destra monarchica e ora anche alla sinistra. Vuole assicurarsi che non ci sia un punto di riferimento attorno al quale l’opposizione possa aggregarsi.

L’arresto di Kagarlitsky è una minaccia e un avvertimento per tutte le forze di sinistra e comuniste che si oppongono al regime reazionario di Putin. Non è necessario essere politicamente d’accordo con lui per opporsi alla repressione statale nei suoi confronti. Si tratta di un dovere fondamentale di solidarietà tra compagni.

La Tendenza Marxista Internazionale desidera esprimere la propria solidarietà internazionalista a Kagarlitsky e ne chiede il suo immediato rilascio. Invitiamo tutte le organizzazioni comuniste, di sinistra e della classe operaia del mondo a mobilitarsi per la libertà di Kagarlitsky.

Londra, 27 luglio 2023

 

Leggi anche (in inglese):

Articoli correlati

Russia

La guerra in Ucraina: una posizione internazionalista di classe – La dichiarazione della TMI

La prima vittima della guerra è la verità. Questo è vero anche per ciò che riguarda ‘intervento militare russo in Ucraina. I marxisti devono essere in grado di aprirsi un varco nella nebbia delle menzogne e della propaganda di guerra e analizzare le vere ragioni dietro il conflitto, cosa lo ha causato e i veri interessi che stanno dietro le spiegazioni e le giustificazioni delle diverse parti coinvolte. Soprattutto, dobbiamo farlo dal punto di vista degli interessi della classe operaia internazionale.

Ucraina

La guerra per procura dell’imperialismo USA: combattere la Russia fino all’ultima goccia di sangue ucraino

“Non siamo in guerra solo per sostenere gli ucraini. Siamo fondamentalmente in guerra con la Russia, anche se per procura, ed è importante che la vinciamo”, ha affermato il deputato statunitense Seth Moulton durante un’apparizione a Fox News. Forse è stato più franco di altri, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro dai rappresentanti ufficiali dell’amministrazione Biden. Alla domanda su cosa potrebbero considerare gli Stati Uniti come un ​​successo nella guerra, il segretario alla Difesa di Biden, Lloyd Austin ha detto “vogliamo vedere la Russia indebolita”.

Ucraina

Un anno di guerra in Ucraina – L’imperialismo è barbarie senza fine

È passato un anno dall’inizio della guerra in Ucraina e oramai tutti gli argomenti della propaganda occidentale sono crollati uno dopo l’altro.
Ci hanno ripetuto allo sfinimento che l’esercito russo era sull’orlo della disfatta, che i russi scappavano per non essere arruolati, che avevano esaurito le munizioni, che il livello di perdite era insostenibile, ecc.

Russia

La guerra in Ucraina: realtà e finzione

La principale peculiarità dell’attuale guerra in Ucraina è che si trova completamente eclissata da una guerra mediatica senza precedenti. Di conseguenza, gli animi si sono parecchio surriscaldati, ma è stata fatta ben poca luce sui fatti. In effetti, il suo principale obiettivo non è informare, ma nascondere la situazione reale. E bisogna ammettere che ha avuto un notevole successo.

Russia

Russia – Le masse in piazza

Grandi proteste sono scoppiate in Russia lo scorso 23 gennaio in risposta all’arresto dell’oppositore Alexei Navalny da parte del regime di Putin. Non nutrendo alcuna illusione nei liberali come Navalny, i nostri compagni russi sono intervenuti in queste proteste contro la repressione politica dei gangster di Putin (che colpiranno più duramente la classe operaia e i movimenti socialisti), difendendo una posizione marxista rivoluzionaria.

Teoria

In difesa di Lenin – Putin e la questione ucraina

Putin, nel suo discorso alla nazione di ieri, ha spiegato che “L’Ucraina è stata creata da Lenin”. La verità è che la Rivoluzione d’Ottobre ha avuto il grande merito di liberare le nazionalità oppresse dalla Russia zarista, quella Russia che Lenin definiva una “prigione dei popoli” e negava ogni diritto alle minoranze etniche.
Rendiamo disponibile ai nostri lettori questa lettera di Lenin, scritta nel 1919, che sviluppa in poche pagine la posizione del marxismo sulla questione della nazionalità. Lasciamo parlare Lenin!