La guerra in Ucraina – Un’analisi marxista
A otto mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la guerra si prolunga e si estende. Nessuna soluzione è in vista mentre aumentano le distruzioni, le morti, la miseria anche ben oltre i paesi coinvolti.
Tutte le roboanti menzogne di guerra, da entrambi i lati, sono messe a nudo.
Questa guerra è un conflitto che vede contrapporsi due schieramenti ugualmente reazionari, ugualmente responsabili e che non devono ricevere nessun sostegno da parte dei lavoratori, dei giovani, delle masse che in questo conflitto nulla hanno da guadagnare e tutto da perdere.
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Il governo di Zelensky continua a usare in maniera cinica l’invasione russa per giustificare la repressione degli oppositori politici. Le attività politiche di undici organizzazioni sono state vietate durante tutto il periodo del conflitto armato. Inoltre, ha usato i poteri della legge marziale per accorpare tutte le stazioni televisive del paese in un’unica emittente sotto il controllo del governo.
La Russia invaderà l’Ucraina?
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Rendiamo disponibile ai nostri lettori questa lettera di Lenin, scritta nel 1919, che sviluppa in poche pagine la posizione del marxismo sulla questione della nazionalità. Lasciamo parlare Lenin!
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Ucraina, il conflitto insolubile
I tamburi di guerra risuonano ormai da mesi al confine tra Russia e Ucraina. I mass media parlano senza soste di un’invasione russa imminente. Mosca sarebbe pronta a conquistare Kiev nel giro di due ore facendo, si scrive, “decine di migliaia” di vittime. Davanti a questo diluvio di parole, conferenze stampa e filmati, è utile ricordare le parole di Eschilo: “In guerra, la verità è la prima vittima”.