Dalla Prima guerra mondiale alla nascita dei Consigli
20 Settembre 2016
Dall’occupazione delle fabbriche all’ascesa del fascismo
21 Settembre 2016
Dalla Prima guerra mondiale alla nascita dei Consigli
20 Settembre 2016
Dall’occupazione delle fabbriche all’ascesa del fascismo
21 Settembre 2016
Mostra tutto

Il ricco vuole tutto e subito

Il ricco vuole tutto e subito. Io so bene come ragiona chi ha molti soldi: non vuole prati né musei ma lusso, servizi impeccabili e tanta movida”.

Che l’alta borghesia fosse ormai un’accozzaglia di decadenza, cattivo gusto e arroganza lo sapevamo già, ma se a dirlo è Flavio Briatore la cosa acquista una certa coerenza: d’altra parte è lui ad aver ammesso di non riuscire a capire film troppo “complessi”, di essere un pessimo lettore e ad aver giustificato i ricchi evasori “ingiustamente” colpevolizzati dalla tassazione.

D’altra parte “Ci sono persone che spendono 10-20mila euro al giorno quando sono in vacanza” prosegue il Nostro, e devono essere libere di gettare al vento a loro piacimento quello che molti lavoratori guadagnano in un anno, aggiungiamo noi.

L’occasione per queste esternazioni è l’incontro salentino Prospettive a Mezzogiorno, iniziativa in cui padroni senza rispetto e dignità cercano di imporre le condizioni dei loro “investimenti” alla politica locale (e naturalmente ai giovani e lavoratori salentini).

Il “caro” Briatore ne approfitta per pubblicizzare l’ennesimo scempio sulle coste salentine: il suo Twiga a Otranto, lido superlusso dotato di ristorante, discoteca, “servizi impeccabili”, attività messa su insieme a quattro imprenditori della zona, vicini all’ex presidente del consiglio Massimo d’Alema.

A fargli da cornice nel corso dell’incontro sono con lui l’assessore alle attività produttive Loredana Capone, il sindaco di Lecce Paolo Perrone e il sindaco di Otranto Luciano Cariddi. E se la Capone cerca di mostrare uno slancio di dignità dicendo che non si autorizzeranno altre strutture sul mare, il buon Briatore bacchetta ancora le istituzioni pretendendo strade, aeroporti, infrastrutture, non certo per i pendolari che ogni mattina si adattano a condizioni ottocentesche per raggiungere scuole e luoghi di lavoro, ma per i ricchi pasciuti che dovranno raggiungere in tutta comodità il suo resort extralusso. Dove, ça va sans dire, i lavoratori saranno sfruttati e sottopagati, quando andrà bene, con un pratico voucher. E dovranno pure ringraziare!

I politici di ogni colore stanno muti come servi ad ascoltare gli ordini del padrone. È veramente inevitabile dotarsi di una politica di classe in grado di sbarazzarsi di questa arroganza padronale: non vogliamo gli avanzi di nessuno!

Conquistiamo con la lotta i diritti che ci spettano! Contrastiamo con la lotta la distruzione dei territori!

Condividi sui social