Il nuovo Contratto dei metalmeccanici e quello in Fca – Intervento di Beppe Violante (Rsa Fiom Maserati)
Intervento effettuato al direttivo Fiom Modena del 22 dicembre 2017
Voglio subito discutere il punto sull’esito delle votazioni sull’ipotesi del contratto.
La percentuale di chi ha votato Sì è senza ombra di dubbio molto alta e sicuramente bisogna prendere atto di tali dati.
Il segretario nella sua relazione parlava di voto svoltosi nella assoluta normalità e democrazia.
1) Aspetto assolutamente discutibile: se vogliamo parlare di vera democrazia, allora non possiamo non considerare che in questo caso nelle assemblee andavano discusse anche le ragioni del NO.
Sappiamo benissimo da dirigenti sindacali che le assemblee hanno una loro logica a seconda se c’è o meno il contraddittorio.
Allora io dico prendo atto di questa consistente percentuale, ma di una percentuale dettata da una dinamica dove non c’è stato il contraddittorio.
2) Se poi guardo alle aziende grandi e importanti come Ilva, Ansaldo,Fincantieri, acciaierie Ast..prevale un NO che deve far riflettere, sicuramente.
Dove sono state espresse le ragioni del NO o laddove ci sono stati elementi di criticità il NO o ha vinto o il SI ha fatto fatica a vincere.
Ed è per queste ragioni che dico che questa discussione non si esaurisce qua, ma che l’aspetto politico resta aperto, malgrado tutto.
3)Altro punto: lavoro in Fiat che come sapete non aderisce a Federmeccanica, ed è proprio per questo che voglio sollevare un’altra questione.
Sarebbe bene discutere a questo proposito delle differenze tra il CCSL (contratto dell’auto e il nuovo Contratto nazionale. In questo momento mi riferisco solo alla parte salariale. È ovvio che sarebbe interessante discutere anche sugli altri punti, ma non è questo il momento.
Mi viene subito da dire che come stanno le cose il CCSL eroga più salario del CCNL appena firmato.
Anche questo è un dato di fatto!
Il 7 luglio 2015 Fim e Uilm hanno firmato un rinnovo con FCA in cui si stabiliscono aumenti salariali dai 5.000 ai 10.700 euro su quattro anni a seconda dei diversi parametri di efficienza e produttività raggiunti.
Se invece i parametri non vengono raggiunti tutti i lavoratori percepiranno 330 euro lordi ogni anno, 82 euro ogni trimestre.
Se sottoponessimo al voto le due piattaforme il CCSLe il CCNL è chiaro che i lavoratori senza un contraddittorio che gli spieghi gli aspetti positivi o negativi dell’uno e dell’altro sarebbero portati a votare sicuramente per il CCSL. E li che vedono più soldi.
Questa è la stessa logica di quando manca il contraddittorio o elementi che mettano in discussione un impianto.
O meglio, è la stessa logica di quando si dice: “o si prende questo contratto o non ci sono alternative”, parole che ho sentito anche oggi.
Altro punto:
4)La Fim e la Uilm firmarono quell’accordo con FCA dopo che la trattativa si era bloccata per diversi mesi solo perché la FCA voleva dare gli aumenti salariali in paga base di ben 9 euro lordi al mese rispettando l’indice d’inflazione.
Fim e Uilm preferirono adottare la logica di avere più soldi rifiutando gli aumenti in paga base.
La proposta che allora faceva FCA non credo si discosti molto da quello che ha fatto poi Federmeccanica.
Allora perché la Fiom non rientrò in quella trattativa che prevedeva la stessa logica visto che poi la sua intenzione era quella di firmare questo nuovo CCNL ?
5) La Fiom ha fatto bene a non firmare il CCSL, perché se andiamo a vedere cosa vuol dire firmare accordi al ribasso un esempio concreto è proprio quello che comporta il contratto dell’auto.
Cosa sarebbe successo per esempio in Maserati se non avessimo potuto proclamare lo sciopero qualche mese fa quando l’azienda ci chiedeva un aumento di produzione nonostante la cassa integrazione?
Noi delegati Fiom siamo stati gli unici a poter dare una risposta concreta ai lavoratori. La minaccia di sciopero ha avuto il suo effetto e l’azienda ha bloccato la proposta di aumento di produzione (chiedeva un aumento di vetture solo per due giorni) nonostante il CCSL firmato da Uilm e FIM gli permettesse di aumentare i ritmi in qualsiasi momento.
Per ritornare al contratto.
A) o si dice che questo contratto è buono, e allora veramente sono preoccupato rispetto a tutto quello che la Fiom ha fatto in questi anni;
B) oppure di dice che è il meno peggio, questo non vuol dire che sia meglio per i lavoratori;
C) o come già ho sentito dire, non ci sono alternative. E allora se in base a questa logica siamo costretti a firmare gli accordi a ribasso, siamo già finiti.
Credo che un sindacato determinato a difendere e estendere i diritti dei lavoratori debba puntare su quegli elementi combattivi all’interno dei luoghi di lavoro e da lì iniziare a costruire qualcosa. Non cercare alibi.
Altrimenti io davanti vedo un baratro che inevitabilmente porta ad una deriva fallimentare.
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