5 Luglio 2023 Jacopo Renda

Il governo Maduro attacca il Partito Comunista Venezuelano – Contro le ingerenze dello stato! Giù le mani dal PCV!

Mentre la situazione economica in Venezuela peggiora con un calo della crescita economica del 8.3% nel primo trimestre del 2023, l’inflazione divora i modesti aumenti salariali concessi dal governo e il Partito Socialista Unificato del Venezuela (Psuv) è attraversato da numerosi scandali di corruzione, tra cui l’arresto di Hugbel Roa ex ministro dell’Università della Scienza e della tecnologia, Maduro lancia un ulteriore attacco al Partito Comunista Venezuelano (PCV).

Non è la prima volta che il presidente del Venezuela attacca il PCV e la coalizione Alternativa Popolare Rivoluzionaria di cui fa parte anche la Corrente Marxista “Lucha de clases” che è la sezione venezuelana della Tendenza Marxista Internazionale.

Stavolta però l’attacco del regime bonapartista di Maduro sembra voler fare un salto di qualità.

Questo attacco ha come obbiettivo quello di cancellare, almeno sul piano della sua proiezione elettorale, l’unica alternativa classista in grado di fornire un’espressione politica al malcontento popolare crescente.

Come accaduto in passato nei confronti di altre forze politiche provenienti dal chavismo come Patria Para Todos (Ppt) e Tupamaros, che si erano collocate all’opposizione del governo Maduro, anche stavolta l’apparato dello stato borghese viene utilizzato per stravolgere la vita interna del Pcv e costruire una direzione fittizia al soldo del regime.

Come denuncia la direzione democraticamente eletta del PCV sul suo organo Tribuna Popular a partire dal mese di febbraio scorso è stata messa in atto una campagna, orchestrata dai vertici del PSUV e sostenuta da uno dei principali dirigenti di questo partito, Diosdado Cabello, di infiltrazione del partito comunista con iscrizioni fasulle, assemblee autoproclamate e tutta una serie di manovre burocratiche con il solo scopo di imporre ai vertici del Pcv una direzione fedele al governo, come confermato anche da un audio trapelato sui social di Jesús Faría Tortosa, ex militante del PCV e attualmente deputato del PSUV.

Questa campagna ha prodotto un autoproclamato “Congresso straordinario di base del PCV” che si è celebrato lo scorso 21 maggio a Caracas e che rappresenta un passaggio significativo per permettere che questo settore fraudolento si impossessi arbitrariamente del simbolo del Gallo Rosso (simbolo del PCV). Se questo accadesse, e il sedicente nuovo “gruppo dirigente” prezzolato da Maduro avesse il riconoscimento giuridico dello stato attraverso il Consiglio Nazionale Elettorale, nelle prossime elezioni verrebbe cancellata l’unica forza di opposizione alle politiche antioperaie e antipopolari del Psuv.

Tra i personaggi che guidano questo tentativo di impossessarsi del nome e del simbolo dei comunisti venezuelani figurano militanti e dirigenti del partito di Maduro, ex attivisti espulsi dal Pcv, consiglieri e candidati di altri partiti come:

  • Griseldis Herrera: attivista del Psuv. Funzionario del Consiglio elettorale nazionale (CNE) distaccata presso l’Ufficio del governatore di Monagas, dove è consulente legale.

  • Robinson García. Attivista di Somos Venezuela e consigliere comunale di Obispos, nello Stato di Barinas.

  • Carlos Figueroa. Candidato del partito UPP89 alle elezioni regionali del 2021.

  • Johan Coraspe. Militante del Psuv. Funzionario del Ministero dei Comuni. Lavora anche per il Consiglio elettorale nazionale (CNE) come coordinatore del seggio elettorale nella parrocchia di Altos de los Godos, Maturín.

  • Zoilo Arosteguí. Militante del Psuv. Fa parte del gruppo di lavoro di Raúl Brazón, coordinatore politico della struttura regionale del Psuv a Monagas.

  • Henry Parra, espulso dal Pcv nel 2021 dopo aver sostenuto pubblicamente la candidatura di Freddy Bernal al governatorato dello Stato di Táchira, contravvenendo alla politica di alleanze elettorali delineata dalla XV Conferenza nazionale del Partito del Gallo Rosso.

Come marxisti abbiamo differenze non secondarie con la politica del Pcv e non abbiamo illusioni sul fatto che il terreno di scontro fondamentale non sia tanto sul terreno elettorale ma si esprimerà nel campo aperto della lotta di classe.

Tuttavia i recenti avvenimenti venezuelani sono significativi da vari punti di vista. Infatti confermano la rottura tra la tradizione della rivoluzione bolivariana e il regime bonapartista di Maduro e dimostrano la necessità di costruire un’alternativa rivoluzionaria che rompa con il capitalismo permettendo al paese di uscire dalla stretta repressiva e dalla miseria in cui è piombato.

La Tendenza Marxista Internazionale ha espresso tutta la sua solidarietà al Partito Comunista del Venezuela anche attraverso il messaggio di Alan Woods.

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A partire dalla solidarietà al PCV crediamo che vada aperto nel movimento operaio internazionale e nel movimento comunista un dibattito sulla natura del regime di Maduro e sul futuro della rivoluzione venezuelana che è gravemente compromessa non solo dall’aggressione imperialista e dalle misure economiche ne conseguono ma anche dalla subordinazione totale del governo agli interessi della borghesia.

Solidarietà al Partito Comunista Venezuelano!
Giù le mani del Pcv!
Contro il regime bonapartista di Maduro!
Espropriare la borghesia! Riprendere il percorso della rivoluzione bolivariana!

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