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Grecia – Studenti e lavoratori sfidano lo stato e manifestano contro Nuova Democrazia

Ieri in Grecia si sono svolte una serie di manifestazioni, che hanno coinvolto principalmente studenti e insegnanti, contro le misure reazionarie che il governo di Nuova Democrazia (ND) sta cercando di far passare nelle università e nelle scuole. Più di 4.000 manifestanti sono scesi in piazza ad Atene. Ci sono state anche manifestazioni a Salonicco e in altre città della Grecia, sfidando i divieti imposti dal governo.

La manifestazione è avvenuta nonostante il fatto che in Grecia è in vigore il lockdown e nonostante il fatto che il governo abbia proibito qualsiasi riunione pubblica per la durata di una settimana. Il governo ha usato la scusa della pandemia per vietare qualsiasi manifestazione, minacciando l’intervento delle forze dell’ordine e multe contro i manifestanti.

Questo ha fatto infuriare i giovani, che sono scesi in strada senza paura. Il sindacato degli insegnanti OLME e il sindacato dei dipendenti pubblici ADEDY hanno chiesto apertamente ai lavoratori e ai giovani di sfidare i divieti e di scendere in piazza.

La legge che il governo sta cercando di far passare in parlamento finirà per ridurre drasticamente il numero di studenti che possono studiare nell’università pubblica. E, naturalmente, gli esclusi saranno principalmente gli studenti della classe lavoratrice più povera che non hanno soldi per pagare l’istruzione privata e sono costretti a lavorare.

Il principale provvedimento che ha fatto infuriare studenti e docenti è l’introduzione di una forza di polizia, denominata OPPI («Gruppi Difesa Istituto Universitario») che opererà 24 ore su 24 all’interno delle università, con il chiaro scopo di reprimere il movimento studentesco universitario (ndt: dalla fine della dittatura, nel 1973, era proibito per legge alle forze di polizia di entrare nelle universitaria. Questa legge è stata cancellata dal governo di ND l’anno scorso).

 

Studenti e lavoratori: uniti nella lotta!

La borghesia greca si prepara all’inevitabile ascesa della lotta di classe rafforzando la polizia e approvando leggi che vogliono rendere quasi impossibile organizzare scioperi e manifestazioni.

La manifestazione di oggi ribadisce (dopo le manifestazioni studentesche e la manifestazione antifascista di ottobre) che c’è uno stato d’animo esplosivo nei giovani in Grecia che potrebbe esplodere da un momento all’altro.

In precedenti manifestazioni c’erano stati controlli di polizia ed erano state comminate sanzioni pecuniarie. Questa volta, però, il governo e la polizia hanno deciso di farsi da parte per paura di rendere ancora più combattive le manifestazioni.

La tendenza marxista in Grecia ha partecipato alle manifestazioni e continuerà ad intervenire energicamente in questo movimento giovanile che si sta sviluppando, innalzando la bandiera del socialismo rivoluzionario come unica via d’uscita dall’incubo della crisi capitalista.

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