Firenze – Cacciare i fascisti dalle scuole!
Sabato 18 febbraio un gruppo di fascisti di Azione Studentesca (legata a Fratelli d’Italia) che fanno base nella locale sede di estrema destra Casaggì, ha aggredito gli studenti del collettivo SUM fuori dal liceo Michelangiolo di Firenze. L’aggressione è stata violenta, con pugni e calci anche contro uno studente già a terra, e premeditata: tre di loro volantinavano, ma appena gli studenti del collettivo si sono (giustamente!) opposti al volantinaggio, sono entrati in azione altri tre picchiatori, tutti maggiorenni, rimasti apposta fino a quel momento in disparte.
Già il 9 febbraio un episodio analogo si era verificato all’Istituto superiore Pascoli, sempre a Firenze, ma in generale negli ultimi mesi c’è stato un aumento di provocazioni fasciste in scuole e università. Troppo facile capire che con la Meloni al governo questi figuri si sentono protetti e provano a rialzare la testa. Ovviamente dal governo nessuna condanna, ma solo vaghe dichiarazioni del tipo “va capita la dinamica”. Cosa ci sia di tanto raffinato da capire nella dinamica di un calcio che colpisce la testa di un ragazzo a terra è un mistero nascosto nei meandri del cervello dei dirigenti di FdI. In realtà vogliono solo coprire i loro militanti e la dichiarazione di Foti, capogruppo di FdI alla Camera, per il quale “l’auspicio è che tutto ciò rimanga circoscritto a questo liceo” sembra più che altro un’indicazione ai suoi di non esagerare, per paura di innescare una risposta troppo forte.
E infatti stavolta la risposta c’è stata: il collettivo SUM ha subito convocato un presidio davanti alla scuola per lunedì mattina. Un presidio partecipato, con più di cento studenti, a cui è arrivata la solidarietà degli studenti del limitrofo liceo Castelnuovo, dove il collettivo Cosmos ha giustamente chiamato gli studenti a partecipare al presidio per dimostrare che davanti all’aggressione dei fascisti nessuno resta solo. Al presidio ha partecipato anche una piccola delegazione dei metalmeccanici della FIOM, a rimarcare l’unità tra studenti e lavoratori.
Bisogna proseguire su questa strada ed estendere la mobilitazione. È sempre stata la lotta di massa degli studenti e dei lavoratori a sconfiggere i fascisti e così dev’essere anche stavolta.
Non possiamo avere illusioni nelle istituzioni e nella polizia, che conoscono perfettamente questi gruppi e li lasciano agire indisturbati, mentre sono sempre solerti a reprimere le proteste operaie e studentesche. Lo stesso vale per il sindaco Nardella e il PD: se sono sempre i primi ad attaccare i diritti dei lavoratori e degli studenti (come con il governo Draghi), si stupiscono se poi trova spazio la demagogia dell’estrema destra?
Non ci servono tutele paternalistiche. Ci serve che nelle scuole si discuta e ci si organizzi per difendere i nostri diritti, contro una classe dominante parassitaria che ci priva di tutto e poi manda polizia e fascisti a fare il lavoro sporco per difendere i suoi privilegi.
Dobbiamo organizzarci in ogni scuola con le parole d’ordine: Fuori i fascisti dalle scuole! Lottare contro il governo Meloni! L’antifascismo è lotta di classe!
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