Datalogic (Bologna) – 27 marzo, sciopero contro l’intransigenza padronale
La Datalogic produce sistemi di controllo e dispositivi di sicurezza per l’industria e commercio. In particolare deve la sua fortuna all’invenzione e sviluppo dei lettori dei codici a barre portatili che trovano il loro utilizzo praticamente in ogni campo della produzione e dei servizi.
Però secondo i decreti del governo non si tratta di un’attività indispensabile e quindi dovrebbe chiudere.
Questa non è l’opinione della proprietà che vuole mantenere aperto lo stabilimento produttivo di Monte San Pietro perché è un’azienda high-tech che fornisce anche aziende pubbliche che svolgono attività di primaria importanza per la collettività. Certo i codici a barre sono ovunque e sul sito Datalogic si trovano le istruzioni per mantenere efficienti e igienici i lettori perché non diventino mezzo di diffusione del Covid-19. Così come si rassicura che in azienda si lavora senza rischi di contagio. Però giorni fa Datalogic fu al centro delle critiche del sindacato perché negava l’utilizzo dello smart working, alla faccia dell’azienda high-tech!
D’altra parte i padroni di Datalogic, non sono soli, nella sola provincia di Bologna ben duemila aziende hanno chiesto deroghe al prefetto…
Allora la risposta sarà una sola, sciopero per tutta la giornata venerdì 27 marzo indetto dalla Fiom.
E chissà se le forze dell’ordine, così solerti nel controllo di chi passeggia interverranno contro i padroni colpevoli di anteporre il profitto alla salute dei lavoratori.
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