Scuola
La scuola di Draghi – Precariato, gerarchia e tagli!
L’ennesima controriforma dell’istruzione riguarda allo stesso tempo le modalità di assunzione del nuovo personale docente e la disciplina degli aumenti di chi docente di ruolo lo è già. I principali sindacati della scuola, a lungo assopiti davanti al “governo dei migliori”, hanno proclamato uno sciopero generale del settore per il 30 maggio.
Conquistiamo con la lotta una scuola aperta e sicura!
Occupazioni e proteste studentesche sono tornate in tutta Italia. Hanno cominciato gli studenti romani, seguiti da Catania, Bari, Napoli, Milano e altre città. Gli studenti esprimono la loro rabbia e frustrazione nei confronti del governo che ha gettato la scuola in una situazione insostenibile.
La scuola lavoro miete la prima vittima
Il 21 gennaio per la prima volta uno studente è morto in alternanza scuola-lavoro.
Lorenzo Parelli, 18 anni appena compiuti, all’ultimo giorno di alternanza, è stato schiacciato da una putrella, una trave di metallo, che lo ha ucciso sul colpo.
8 giugno, scuola in SCIOPERO – Basta precariato, vogliamo scuole sicure!
Pubblichiamo il volantino che i nostri militanti distribuiranno in tutta Italia nei presidi in occasione dello sciopero della scuola di lunedì 8 giugno.
150 milioni alle scuole private, mentre si tagliano i fondi all’istruzione pubblica
La ministra Azzolina ha stanziato 150 milioni di euro per le scuole paritarie. Mentre le scuole pubbliche vengono abbandonate, il governo si preoccupa delle private. I numeri però parlano chiaro, le scuole paritarie in Italia accolgono circa 866 mila studenti mentre quelle pubbliche ne accolgono 7,6 milioni.
Centri estivi: no alle condizioni di Confindustria, sulla riapertura decidano gli operatori!
Appare drammaticamente evidente che a queste condizioni non sia possibile garantire lo svolgimento dei centri estivi di qualità e in sicurezza. Questo ci porta a concludere che ogni possibile riapertura dei servizi debba passare dal vaglio dei lavoratori, che possono, organizzandosi, vigilare sulla reale fattibilità del servizio: se si può si lavora; sennò no.
Scuole e centri estivi: Confindustria chiama, Bonaccini prepara i lazzaretti
Il governatore della Regione Emilia-Romagna è capofila tra quelli che vogliono aprire tutto e ora: “Se ripartono le imprese, non possono non ripartire anche i servizi.” Senza giri di parole, Bonaccini spiega che le imprese devono ripartire per fare profitti, e i lavoratori genitori devono essere liberi dall’“incombenza” dei figli a carico.
La scuola pubblica tra didattica a distanza e precariato
L’8 Aprile 2020 in piena emergenza da covid-19 il ministro dell’istruzione Azzolina rende pubblico un decreto legge che suona come l’ennesimo attacco alla già moribonda scuola pubblica. Le novità introdotte
Scuola: la didattica a distanza esaspera la divisione sociale!
Pochi giorni fa la ministra dell’Istruzione Azzolina ha annunciato che per quest’anno scolastico gli istituti resteranno chiusi, riapriranno forse a settembre e che, pur restando i voti ma senza “6 politico”, nessuno verrà bocciato.
Coronavirus e educatori: Vogliamo il 100% dello stipendio!
La chiusura delle scuole per due settimane a causa del Covid-19 di certo non è responsabilità di chi lavora a scuola. È necessario costruire l’unità tra lavoratori pubblici e privati, per rivendicare lo stesso giusto trattamento, il riconoscimento per tutti del salario al 100%, uguali diritti e retribuzione.
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