Lotta al precariato
La crisi Covid-19? Scaricata sugli educatori!
L’emergenza sanitaria ha influito in maniera piuttosto pesante sugli educatori di comunità ma va detto che anche prima la situazione non era delle migliori. Bisogna lottare non solo per il diritto dei lavoratori ad avere migliori condizioni di lavoro ma soprattutto per gli utenti, in particolare i bambini, che non devono essere penalizzati da queste logiche.
I callcenter al tempo del coronavirus
Il decreto del 25 marzo limita, ma non azzera, le attività nei call center, nonostante la vittima del coronavirus più giovane nel Lazio sia proprio un lavoratore di un call center romano (aveva 34 anni). Eppure, anche prima della pandemia le condizioni di lavoro all’interno di queste aziende erano abbastanza note.
“Lockdown” del turismo – Dal boom alla crisi, milioni di lavoratori senza diritti!
Ormai appare evidente come gli effetti economici della pandemia saranno catastrofici. Tra i settori più colpiti c’è sicuramente quello del turismo che dopo anni di profitti record per le multinazionali del settore farà ricadere la crisi su medie e piccole imprese e su milioni di lavoratori.
Coronavirus e educatori: Vogliamo il 100% dello stipendio!
La chiusura delle scuole per due settimane a causa del Covid-19 di certo non è responsabilità di chi lavora a scuola. È necessario costruire l’unità tra lavoratori pubblici e privati, per rivendicare lo stesso giusto trattamento, il riconoscimento per tutti del salario al 100%, uguali diritti e retribuzione.
Reddito di cittadinanza – Cosa propone il Movimento 5 Stelle?
La proposta dei 5 stelle punta non a salvaguardare lavoratori e disoccupati dal supersfruttamento, ma precisamente al contrario: allagare il mercato del lavoro con nuove ondate di manodopera sottopagata e costretta ad accettare tutto, mettendo i disoccupati e i sottoccupati in concorrenza con i lavoratori attivi sia nel pubblico che nel privato.
Come si lavora alle Poste dopo Amazon
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lavoratore precario di Poste Italiane
Castelfrigo – Lezioni di tre mesi di lotta
E’ notizia di queste ore che finalmente la Cgil, dopo l’ennesima provocazione del padrone di Castelfrigo ha deciso di fare quello che noi da mesi abbiamo suggerito e scritto, ovvero alzare il livello dello scontro e bloccare le merci. Questo ennesimo episodio di arroganza padronale, la scelta conseguente della Cgil e la velleità degli accordi regionali e delle “commissioni antimafia” confermano in pieno quanto sostenuto nell’articolo che stiamo pubblicando e che è stato scritto non più tardi di dieci giorni fa.
Nuovi voucher – La truffa del governo smonta le illusioni della Cgil
Il 6 Maggio la Cgil festeggiava con una manifestazione nella periferia romana la cancellazione dei voucher che ha fatto saltare il referendum inizialmente previsto per il 28 Maggio. Il 17 Giugno manifesta contro il ripristino di una tipologia contrattuale praticamente uguale ai voucher.
Referendum su voucher e appalti? Riprendiamoci tutto!
Il parlamento ha convertito in legge il decreto del governo Gentiloni che abolisce i voucher. Ma è davvero una vittoria?
Almaviva Napoli: persa una battaglia non la guerra
Il 22 e 23 febbraio i lavoratori di Almaviva di Napoli hanno votato sull’ipotesi di accordo licenziata il 16 febbraio a Roma al ministero dello sviluppo. Alla votazione hanno partecipato 690 lavoratori su 818 aventi diritto. L’esito della votazione ha visto prevalere i Sì con 547, 5 astenuti e 138 contrari.