Repressione

Repressione

Solidarietà con Alfredo Cospito

Il caso di Alfredo Cospito, militante anarchico condannato all’ergastolo ed al carcere duro sotto il regime del 41 bis, ha riaperto il dibattito sul reato di tortura e non può che generare una riflessione sulla giustizia borghese in Italia, sulle condizioni di detenzione e sulla legge “uguale per tutti”. Cospito, sottoposto al 41 bis dallo scorso maggio, ha iniziato uno sciopero della fame ad oltranza che lo ha già portato a dimagrire oltre 40 chili mettendone a gravissimo rischio non solo la salute, ma anche la vita.

Repressione

Si scrive rave, si legge dissenso

Quando lo scorso ottobre il presidente Meloni ha annunciato che il suo primo atto di governo sarebbe stato un decreto contro i rave party, a molti è venuto da ridere. Ma ovviamente i rave sono solo un pretesto grossolano per creare nuovi strumenti di repressione da utilizzarsi in modo generalizzato.

Repressione

LGBT: liberazione, rivoluzione

Nelle stesse settimane in cui il diritto all’aborto viene attaccato negli Stati Uniti, nel parlamento della Florida è stata varata la cosiddetta legge Don’t say gay che vieterà di parlare di orientamento sessuale e di identità di genere ai bambini delle scuole elementari. Questo dimostra come anche nel “democraticissimo” Occidente sono all’ordine del giorno le occasioni di discriminazione e repressione della comunità Lgbt.

Internazionale

No all’estradizione di Julian Assange!

Nell’aprile scorso la corte di Londra ha emesso un ordine di estradizione verso gli Usa per Julian Assange. Mentre scriviamo, da un giorno all’altro il governo britannico potrebbe renderlo esecutivo. Il fondatore di Wikileaks rischia negli Stati uniti fino a 175 anni di carcere, sulla base dell’Espionage act, una legge che punisce i “traditori che passano informazioni al nemico”.

Repressione

Santa Maria Capua Vetere: ancora brutalità nelle carceri

Le immagini dei video di sorveglianza interna sono un pugno allo stomaco e squarciano il velo di omertà e complicità che tiene nascosto questo tipo di soprusi. Ma come sempre in questi casi subito si è alzata la retorica delle “poche mele marce” e della “sospensione della democrazia indegna per un paese civile come il nostro”, che dietro a parole di finta condanna prova a nascondere ciò che appare invece evidente.

Trasporti

Lavoratore morto a Novara, solo lo sciopero generale può fermare omicidi e repressione!

Sinistra classe rivoluzione aderisce al corteo di domani 19 giugno a Roma e a tutte le altre manifestazioni di protesta contro questo omicidio.
Di seguito, il comunicato di Giornate di Marzo, area d’alternativa in Cgil.

Repressione

Ddl Zan – Una risposta debole a una rivendicazione forte

Il discorso di Fedez al concerto del Primo maggio, in cui ha attaccato varie dichiarazioni omofobe di esponenti della Lega, ha portato lo scontro sul ddl Zan sulle prime pagine di tutti i giornali. Dibattere su quanto Fedez fosse motivato da convinzione o da marketing familiare ci interessa poco.

Repressione

Legge Zan contro l’omotransfobia – I veri diritti si conquistano con la lotta!

Se non è più rinviabile la lotta per il riconoscimento dei diritti civili di tutti, anche sul piano legale, non basta affidarsi allo Stato e alle istituzioni, che avanzano proposte apparentemente progressiste per disinnescare le più radicali esplosioni di lotta sociale e che, pure quando concedono diritti sulla carta, non garantiscono nel concreto un accesso dignitoso alla casa, al lavoro e alla salute.

Repressione

Diritti democratici sotto attacco a Modena: solidarietà con Francesco Giliani!

Come SinistraClasseRivoluzione esprimiamo solidarietà incondizionata al nostro compagno Francesco Giliani, militante della sezione di Modena, che ha recentemente ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari dal quale risulta essere indagato per il reato di diffamazione nei confronti di Marco Barbieri, attualmente commissario della Polizia di Stato e, all’epoca dei fatti contestati, vice-commissario della DIGOS di Modena.

Repressione

Covid-19 – Strage al carcere di Modena e ipocrisia dell’unità nazionale

L’insicurezza sanitaria in carcere davanti all’accelerazione del contagio del Covid-19, assieme alla sospensione dei colloqui coi familiari in assenza di qualsiasi misura alternativa di contatto, hanno acceso un’ondata di rivolte carcerarie cui non si assisteva, in Italia, almeno dagli anni ‘70. al carcere di Modena è avvenuta una strage. Ma non è stata una fatalità.