immigrazione
A Crotone, una strage di Stato
La strage di migranti avvenuta al largo delle coste crotonesi ricorda quella che si ebbe nel 2013 sulla costa di Lampedusa. Anche oggi, come allora, si temono oltre 100 morti, mentre ancora in questi giorni proseguono le operazioni di recupero dei corpi in mare e sulle spiagge. Ma c’è un altro motivo che lega queste due tragedie: oggi come allora l’accadimento è il prodotto diretto di una legge dello Stato italiano.
“Pietà l’è morta” – Ai confini della Polonia l’orrore senza fine del capitalismo
Le immagini di migliaia di migranti che cercano disperatamente di varcare il confine tra polonia e Bielorussia hanno fatto il giro del mondo. Sono prevalentemente curdi, siriani e afgani ma anche provenienti dall’Africa; circa una metà di loro sono minori, molti bambini. Ammassati alla frontiera, già almeno dieci di loro sono morti, di fame, di freddo e di stenti. Per i governi di Varsavia e Minsk sono invece solo pedine di una partita a scacchi che vede l’Unione europea e la Russia spettatori interessati.
Niente di nuovo sul fronte migratorio
Al discorso di apertura della seconda conferenza interparlamentare di alto livello su migrazione e asilo, tenutasi questo 14 giugno, Sassoli, presidente del parlamento europeo, si esprime così: “Dobbiamo gestire questo fenomeno globale in modo umano, accogliere degnamente e con rispetto le persone e le storie che bussano alle nostre porte ogni giorno”.
Ipocrisia e menzogne sulla pelle dei braccianti
I campi svuotati dai lavoratori bloccati all’estero a causa della chiusura delle frontiere, contadini e aziende agricole che devono decidere quale parte del raccolto di frutta e verdura prendere e quale lasciar marcire. Questa è l’immagine inedita che le campagne hanno mostrato in questi mesi di emergenza, svelando le contraddizioni che negli anni si sono accumulate nel settore agricolo del nostro paese.