Italia
Per un autunno di mobilitazione contro il governo di destra!
Le condizioni di vita diventano ogni giorno più insostenibili per larghi settori della classe lavoratrice e intanto il governo Meloni prosegue dritto per la sua strada, fatta di politiche di aperta discriminazione di classe.
L’unica vera opposizione oggi può venire dal basso. Solo una vera e propria esplosione sociale, un movimento che parta dai luoghi di lavoro, con scioperi e manifestazioni e una insubordinazione generale può sbarrare la strada a questo governo e alle sue politiche anti-operaie e anti-sociali.
Il nuovo accordo marcio dell’Unione Europea sui rifugiati
Il mar Mediterraneo può essere considerato un vero paradiso per i turisti, ma allo stesso tempo è un vero e proprio cimitero, dove almeno 27mila migranti (dall’inizio delle rilevazioni, nel 2014) hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. Il nuovo accordo è presentato come la migliore opportunità fin qui avuta per approcciare questo “problema” in una maniera più sistematica: una più equa distribuzione dei migranti lungo il continente. In realtà, non migliorerà nulla dell’incubo vissuto dai migranti e servirà giusto per bilanciare gli interessi reazionari delle varie potenze europee.
Movimento No Ponte: a Messina in 5000 mila a dire NO
Il Ponte di Messina è tornato alla ribalta delle cronache: il governo presenta questa “grande opera”, di cui ci si è riempiti la bocca per anni a destra e a sinistra, come un’occasione per risollevare l’economia del Meridione. Al di là dei numerosi argomenti dei pro-ponte, più o meno fantasiosi, è chiaro a tutti che dietro cantieri infiniti e appalti milionari si celano i soliti interessi di speculatori e baroni dell’edilizia e che un’opera simile rappresenti un ambiente perfetto per la proliferazione del capitale mafioso.
Unione Europea – Chi paga il conto della crisi climatica?
Il grande battage pubblicitario attorno alla “Legge sul ripristino della natura” approvata la scorsa settimana dal Parlamento europeo (resa sostanzialmente innocua nei suoi effetti concreti) è teso a nascondere i veri obiettivi dell’Unione europea: il rilancio di un protezionismo “green” dove a pagare saranno i lavoratori e le loro famiglie.
Verona – Non sono solo “poche mele marce”
Sono passati pochi mesi dalla presentazione a firma Fratelli d’Italia di una proposta di legge per depennare il reato di tortura, quando il 6 giugno vengono arrestati cinque poliziotti a Verona accusati di tortura, lesioni, falso, omissioni di atti d’ufficio, peculato e abuso d’ufficio. Oltre agli arrestati, sono indagati un’altra ventina di agenti, presumibilmente a conoscenza di quanto avveniva tra le mura della questura.
Torture e sfruttamento nei Cpr di tutta Italia – “Veri e propri lager di affari legali”
La questione migratoria ha radici molto profonde, le persone migrano per ragioni precise. Alcuni di loro, milioni di profughi, scappano da guerre e miseria provocate dalle guerre imperialiste e dalla crisi del capitalismo. Ogni anno oltre centomila di loro attraversano il Mediterraneo verso le coste di Italia e Spagna in cerca di fortuna. La “Fortezza Europa” d’altro canto deve restare intatta. Invece, di costruire ponti per unire, i potenti pensano a costruire muri per separare.
Naufragio nel Mar Jonio: un crimine razzista del capitalismo europeo
In un momento in cui eventi simili sono purtroppo diventati all’ordine del giorno, la portata della tragedia che si è consumata all’alba di mercoledì al largo di Pylos ha scosso le coscienze. Un peschereccio sovraccarico di migranti è affondato per una ragione ancora sconosciuta. I sopravvissuti sono 104, i morti accertati sono 79, mentre le stime parlano di 500-750 persone a bordo (i dispersi a oggi solo almeno 600, ndt).
Berlusconi: no al lutto nazionale!
Silvio Berlusconi è morto.
Dalla mattina di lunedì 12 giugno assistiamo a una sua beatificazione a reti e siti internet unificati. Il governo ha immediatamente predisposto i funerali di Stato (pagati dunque dai contribuenti) e il lutto nazionale per domani, 14 giugno. Il tutto per un condannato in via definitiva: l’ipocrisia della giustizia borghese viene svelata ancora una volta.
Per un Pride di liberazione e rivoluzione!
Quest’anno il Pride ha un significato particolare, perché si svolge sotto un governo guidato da una destra oscurantista e reazionaria, che non ha perso tempo a lanciare attacchi contro i diritti delle persone LGBT, attacchi che presumibilmente non faranno che intensificarsi e contro i quali urge una risposta militante e di massa.
Ponte Morandi: la farsa della giustizia borghese
Le dichiarazioni di Gianni Mion, uomo di fiducia dei Benetton, al processo per il crollo del ponte Morandi, hanno riacceso l’indignazione e lo scandalo nei confronti della gestione criminale del viadotto da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi). Una storia di insabbiamenti e di falsificazioni, nella quale la responsabilità dell’azienda dei Benetton nella strage che portò a 43 morti e 566 sfollati è stata ormai acclarata da anni di inchieste indipendenti e di indagini della magistratura. La confessione di Mion conferma tutto questo. Come ha detto ai giudici: “Nel 2010 seppi che poteva cadere, ma non dissi nulla”.