Europa
Francia, la lotta avanza – Macron deve cadere!
La manifestazione di giovedì 23 marzo in Francia ha portato la lotta contro Macron a un livello superiore. Nei due mesi scorsi, il movimento (provocato da un nuovo attacco alle pensioni) è andato crescendo. Gli esponenti del governo speravano che tutto sarebbe rientrato nella normalità entro il fine settimana, contando sul fatto che il movimento sarebbe scemato dopo la manifestazione di giovedì. Si sbagliavano. Ieri, 3,5 milioni di lavoratori e di giovani hanno riempito le strade della maggior parte delle città francesi, mentre gli scioperi e le proteste prendevano un tono decisamente più combattivo.
Francia – Macron impone la legge sulle pensioni. Quale futuro per il movimento?
Ieri, per l’undicesima volta in 10 mesi, il primo ministro Élisabeth Borne ha invocato l’articolo 49.3 della Costituzione francese per far passare l’odiata riforma delle pensioni di Macron senza un voto parlamentare. Questo, tuttavia, non è passato inosservato. Nelle ore successive all’annuncio del primo ministro, migliaia di persone si sono riunite a Place de la Concorde a Parigi per protestare contro la manovra. In altre città si sono svolte manifestazioni spontanee.
L’anniversario sanguinoso della guerra in Ucraina: bilanci e prospettive
Esattamente 12 mesi fa, i carri armati russi attraversavano il confine con l’Ucraina. L’anniversario di quell’evento non è passato inosservato. Ha infatti occupato molte ore in televisione e altrettante colonne sulle pagine della stampa.
Sia il Presidente della Federazione Russa che quello degli Stati Uniti d’America hanno pronunciato lunghi discorsi sullo stesso argomento, anche se, a giudicare dal contenuto, avrebbero potuto anche parlare di eventi ben diversi che si svolgevano su galassie lontane tra loro.
L’Occidente punta il dito contro l’Ucraina per il sabotaggio del Nord Stream: con amici simili, chi ha bisogno di nemici?
La trama si infittisce! Un mese dopo la pubblicazione di un’inchiesta esplosiva da parte del celebre giornalista americano Seymour Hersh, che accusava la CIA di aver architettato il bombardamento dei gasdotti Nord Stream tra la Russia e la Germania lo scorso anno, sono apparsi simultaneamente due articoli su due importanti testate, una statunitense e una tedesca, che collegano l’Ucraina all’attentato. E per di più, affermano che i servizi segreti occidentali lo sapevano fin dall’inizio! Cosa dobbiamo pensarne?
‘The kids aren’t alright’: il sistema è malato.
Questo articolo, pubblicato originariamente dai compagni britannici di Socialist Appeal analizza i dati allarmati sull’aumento del disagio mentale in Gran Bretagna, disagio esacerbato dalla crisi del capitalismo e dai tagli ai servizi sociali. Crediamo che le riflessioni dei compagni siano utili anche qui in Italia.
Francia – I lavoratori alzano la testa!
Lo sciopero del 7 marzo scorso, con oltre 3 milioni di lavoratori e giovani in piazza in tutta la Francia, ha fatto entrare il movimento contro la “riforma” delle pensioni proposta da Macron in una fase decisiva. In questo articolo pubblicato sul numero di Rivoluzione in corso, descriviamo i rapporti di forza fra le classi, le posizioni e i limiti delle direzioni del movimento operaio e tracciamo una prospettiva per le mobilitazioni.
Dopo un anno di guerra: dove va la Russia?
Siamo ormai al primo anniversario dell’inizio dell’invasione militare russa in Ucraina. L’avventura del regime putiniano, concepita come un’operazione fulminea che avrebbe dovuto portare a un grande trionfo politico una volta conclusasi, si è trasformata in una guerra protratta ed estenuante, che potrebbe sfociare nella messa in discussione dell’esistenza futura del regime.
Disastro ferroviario in Grecia – Morti sull’altare del profitto!
Abbiamo davanti agli occhi le immagini del disastro ferroviario avvenuto in Grecia, a Tempi vicino a Larissa, costato oltre 40 morti e 100 feriti. Governo e mass media hanno trovato
Politiche identitarie: l’arma preferita delle classi dominanti contro la sinistra
La lettura di questo articolo scritto dai nostri compagni britannici di Socialist Appeal è di grande interesse. Partendo dalla situazione nel loro paese, sottopone a una critica serrata le cosiddette “politiche identitarie”. Promosse da alcuni attivisti come strumento per combattere l’oppressione, le politiche identitarie vengono utilizzate in maniera crescente dall’establishment per attaccare la sinistra e il movimento operaio. I lavoratori e i giovani devono rispondere per mezzo della lotta di classe rivoluzionaria.
Scioperi in Finlandia: “Se crescono i prezzi devono crescere anche i salari”
L’aumento del carovita ha portato a un’ondata di scioperi in Finlandia, che vanno dalle industrie tecnologiche, chimiche e della plastica, fino ai commessi dei supermercati e ai portuali. Benché i sindacati si siano affrettati a sospendere gli scioperi, negoziando accordi del tutto insufficienti, è chiaro che la lotta di classe in Finlandia si sta acuendo su un fronte molto ampio.