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Disastro ferroviario in Grecia – Morti sull’altare del profitto!

Abbiamo davanti agli occhi le immagini del disastro ferroviario avvenuto in Grecia, a Tempi vicino a Larissa, costato oltre 40 morti e 100 feriti. Governo e mass media hanno trovato

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Grecia – La polizia attacca brutalmente e ferisce gli studenti universitari

In seguito all’attacco brutale del governo e della polizia contro gli studenti dell’Università Aristotele di Salonicco, i compagni della sezione greca della Tendenza Marxista Internazionale hanno rilasciato la seguente dichiarazione.

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Grecia – Bilancio e prospettive dello sciopero generale del 6 aprile

Mercoledì 6 aprile, centinaia di migliaia di lavoratori in tutta la Grecia hanno risposto all’appello della Confederazione generale dei lavoratori greci (GSEE – la confederazione dei lavoratori del settore privato) e della Confederazione dei dipendenti pubblici (ADEDY) per l’adesione a uno sciopero generale di 24 ore. Decine di migliaia di lavoratori, insieme a cittadini comuni, disoccupati e giovani, hanno partecipato ai cortei organizzati in oltre 70 città.

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Grecia – I ferrovieri scioperano in sfida all’imperialismo!

I lavoratori della società di trasporto ferroviario greca TRAINOSE di Salonicco hanno costretto i padroni a fare marcia indietro, dopo aver rifiutato di trasportare i carri armati della NATO dal porto di Alessandropoli in Ucraina. La seguente dichiarazione è stata originariamente scritta dai nostri compagni greci il 5 aprile 2022, prima dello sciopero generale, tenutosi il giorno dopo.

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Incendi in Grecia – Il piromane è la classe dominante!

L’immensa distruzione causata dagli incendi a Varibobi, periferia di Atene, Eubea e dozzine di altre aree della Grecia non è dovuta esclusivamente al vento, alle alte temperature e ai cambiamenti climatici, come sostengono il governo di Nuova Democrazia e i media borghesi. La vera causa di questa catastrofe sono le politiche reazionarie e l’indifferenza criminale della classe dominante greca.

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Grecia – Ondata di lotte contro la repressione del governo e delle forze di polizia

In Grecia in queste ultime settimane si assiste quasi quotidianamente a manifestazioni di massa, che hanno come obiettivo comune la protesta contro la repressione dilagante dei diritti democratici portata avanti dal governo di destra di Mitstotakis e del suo partito, Nuova Democrazia.

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Grecia – Studenti e lavoratori sfidano lo stato e manifestano contro Nuova Democrazia

Ieri in Grecia si sono svolte una serie di manifestazioni, che hanno coinvolto principalmente studenti e insegnanti, contro le misure reazionarie che il governo di Nuova Democrazia sta cercando di far passare nelle università e nelle scuole. Più di 4.000 manifestanti sono scesi in piazza ad Atene. Ci sono state anche manifestazioni a Salonicco e in altre città della Grecia, sfidando i divieti imposti dal governo.

La manifestazione è avvenuta nonostante il fatto che in Grecia è in vigore il lockdown e nonostante il fatto che il governo abbia proibito qualsiasi riunione pubblica per la durata di una settimana. Il governo ha usato la scusa della pandemia per vietare qualsiasi manifestazione, minacciando l’intervento delle forze dell’ordine e multe contro i manifestanti.

Questo ha fatto infuriare i giovani, che sono scesi in strada senza paura. Il sindacato degli insegnanti OLME e il sindacato dei dipendenti pubblici ADEDY hanno chiesto apertamente ai lavoratori e ai giovani di sfidare i divieti e di scendere in piazza.

La legge che il governo sta cercando di far passare in parlamento finirà per ridurre drasticamente il numero di studenti che possono studiare nell’università pubblica. E, naturalmente, gli esclusi saranno principalmente gli studenti della classe lavoratrice più povera che non hanno soldi per pagare l’istruzione privata e sono costretti a lavorare.

Il principale provvedimento che ha fatto infuriare studenti e docenti è l’introduzione di una forza di polizia, denominata
OPPI («Gruppi Difesa Istituto Universitario»)
che opererà all’interno delle università, con il chiaro scopo di reprimere il movimento studentesco universitario.
(ndt:
dalla fine della dittatura, nel 1973, era proibito per legge alle forze di polizia di entrare nelle universitaria. Questa legge è stata cancellata dal governo di ND l’anno scorso)

Studenti e lavoratori: unitinella lotta!

La borghesia greca si prepara all’inevitabile ascesa della lotta di classe rafforzando la polizia e approvando leggi che vogliono rendere quasi impossibile organizzare scioperi e manifestazioni.

La manifestazione di oggi ribadisce (dopo le manifestazioni studentesche e la manifestazione antifascista di ottobre) che c’è uno stato d’animo esplosivo nei giovani in Grecia che potrebbe esplodere da un momento all’altro.

In precedenti manifestazioni c’erano stati controlli di polizia ed erano state comminate sanzioni pecuniarie. Questa volta, però, il governo e la polizia hanno deciso di farsi da parte per paura di rendere ancora più combattive le manifestazioni.

La tendenza marxista in Grecia ha partecipato alle manifestazioni e continuerà ad intervenire energicamente in questo movimento giovanile che si sta sviluppando, alzando la bandiera del socialismo rivoluzionario come unica via d’uscita dall’incubo della crisi capitalista.

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Grecia – Condannati i dirigenti di Alba dorata: una vittoria storica per il movimento antifascista

Mercoledì 7 ottobre, giorno della sentenza del tribunale per decidere il destino dell’organizzazione fascista Alba dorata (AD) e dei suoi dirigenti, una presidio di massa di 50.000 manifestanti si è riunita davanti alla Corte d’Appello di Atene.

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Grecia – Fermiamo la guerra vergognosa contro i profughi!

Negli ultimi giorni, il governo e lo stato della classe dominante greca hanno intrapreso una guerra aperta e vergognosa contro migliaia di rifugiati, con la complicità del regime cinico di Erdogan e la tolleranza e l’incoraggiamento dell’Unione europea.

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Grecia – La destra vince sulle macerie lasciate da Syriza

Nuova democrazia, il partito tradizionale della borghesia greca, ha vinto le elezioni politiche di domenica scorsa, con il 39,8% dei voti. La sconfitta di Syriza è la sconfitta del riformismo e la conseguenza di una delusione di massa rispetto alle aspettative che il governo Tsipras aveva suscitato.