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Francia, Nahel ammazzato dalla Polizia – Il movimento operaio deve intervenire!

L’omicidio di Nahel M (un ragazzo franco-algerino di 17 anni) da parte di un poliziotto a Nanterre martedì mattina ha provocato una forte ondata di indignazione e di rabbia in tutto il paese. Disordini e proteste furiose hanno scosso Parigi per due notti consecutive, dove risulta che siano stati dispiegati 2 mila agenti delle forze dell’ordine. Le proteste si stanno ora diffondendo al di là della capitale.

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Industria francese del lusso: i retroscena di un successo

Lo scorso 24 aprile, la multinazionale LVMH (Louis Vuitton Möet Hennessy) ha superato la soglia dei 500 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Si tratta di un vero record storico per una società europea. Bernard Arnault, amministratore delegato e maggiore azionista dell’azienda, può ormai definirsi l’uomo più ricco del mondo. Il suo patrimonio personale ammonta intorno ai 200 miliardi di dollari, cifra leggermente inferiore al PIL della Grecia.

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Francia – I lavoratori hanno la direzione che “meritano”?

Non è raro, in Italia, sentire attivisti di sinistra o lavoratori iscritti al sindacato esclamare “anche qui da noi ci vorrebbero sindacati come quelli francesi!”. Questo sentimento emerge con più forza durante i cicli di lotta, come la recente e dura mobilitazione contro la riforma delle pensioni. Capiamo la reazione istintiva di tanti lavoratori stanchi dell’immobilismo sindacale della CGIL. Ciò detto, è cruciale comprendere la dinamica delle lotte operaie in Francia ed il ruolo delle direzioni. Nessuno, neanche in Italia, ha nulla da guadagnare da un quadro della realtà a tinte rosee. Davvero la sinistra di Mélenchon, leader della France Insoumise (FI), ed i capi della CGT, il sindacato più militante oltralpe, sono all’altezza della situazione?

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La vittoria di Pirro di Macron

Qualunque sarà la sua portata, la 14a “giornata d’azione” contro la vergognosa riforma delle pensioni di Macron, programmata per il 6 giugno, non avrà un impatto sul governo maggiore rispetto alla 13a. Anche se Macron non ha veramente ottenuto la “riconciliazione” che sperava, può trarre la conclusione che, per quanto riguarda la riforma delle pensioni, ha indubbiamente vinto la battaglia, almeno per il momento. Tuttavia, dal punto di vista della borghesia francese, questa è una vittoria di Pirro, nella quale il vincitore emerge molto più debole, nel complesso, del perdente.

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Francia: la sinistra si presenta in forze e all’offensiva al Congresso della CGT

Il 53esimo Congresso della CGT, che si è tenuto a fine marzo, ha segnato un punto di svolta nella storia di questa confederazione sindacale. I 942 delegati si sono polarizzati in una destra e in una sinistra che si sono scontrate per quattro giorni. Soprattutto, la sinistra si è mostrata più forte e più combattiva che mai, anche se la destra è riuscita a mantenere il controllo della direzione e a piazzare un proprio esponente, Sophie Binet, come segretario generale.

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Francia: lezioni del 28 marzo

Martedì (28 marzo) si è svolta un’altra giornata di lotta contro il putrido regime di Macron, che la scorsa settimana ha imposto un innalzamento dell’età pensionabile in Francia. La lotta resta in forze, come dimostrano i milioni di persone scese in piazza. Tuttavia i vecchi metodi screditati dei dirigenti sindacali non basteranno a permettere ai lavoratori e ai giovani di trionfare nelle loro battaglie contro Macron. I nostri compagni di Révolution hanno fatto il bilancio dell’ultima mobilitazione indicando la via da percorrere (articolo pubblicato originariamente il 29 marzo).

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Francia, la lotta avanza – Macron deve cadere!

La manifestazione di giovedì 23 marzo in Francia ha portato la lotta contro Macron a un livello superiore. Nei due mesi scorsi, il movimento (provocato da un nuovo attacco alle pensioni) è andato crescendo. Gli esponenti del governo speravano che tutto sarebbe rientrato nella normalità entro il fine settimana, contando sul fatto che il movimento sarebbe scemato dopo la manifestazione di giovedì. Si sbagliavano. Ieri, 3,5 milioni di lavoratori e di giovani hanno riempito le strade della maggior parte delle città francesi, mentre gli scioperi e le proteste prendevano un tono decisamente più combattivo.

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Francia – Macron impone la legge sulle pensioni. Quale futuro per il movimento?

Ieri, per l’undicesima volta in 10 mesi, il primo ministro Élisabeth Borne ha invocato l’articolo 49.3 della Costituzione francese per far passare l’odiata riforma delle pensioni di Macron senza un voto parlamentare. Questo, tuttavia, non è passato inosservato. Nelle ore successive all’annuncio del primo ministro, migliaia di persone si sono riunite a Place de la Concorde a Parigi per protestare contro la manovra. In altre città si sono svolte manifestazioni spontanee.

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Francia – I lavoratori alzano la testa!

Lo sciopero del 7 marzo scorso, con oltre 3 milioni di lavoratori e giovani in piazza in tutta la Francia, ha fatto entrare il movimento contro la “riforma” delle pensioni proposta da Macron in una fase decisiva. In questo articolo pubblicato sul numero di Rivoluzione in corso, descriviamo i rapporti di forza fra le classi, le posizioni e i limiti delle direzioni del movimento operaio e tracciamo una prospettiva per le mobilitazioni.

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Francia – Congresso della CGT: la nostra analisi dei documenti

L’analisi dell’imminente congresso della CGT da parte dei nostri compagni di Revolution, sezione francese della Tendenza Marxista Internazionale.