Iran
Iran: il movimento si organizza sotto la frusta della controrivoluzione
A più di due mesi dall’inizio della sollevazione rivoluzionaria della gioventù iraniana, dopo il riflusso dovuto alla pesante repressione, tra il 16 e il 19 novembre si è visto un nuovo ciclo di proteste, che mostrano come la frusta della controrivoluzione abbia spinto il movimento in avanti. Per raggiungere la vittoria finale, ci deve essere una partecipazione di massa e organizzata della classe operaia!
Iran: il movimento rivoluzionario dei giovani resiste
Il 26 ottobre ha segnato il 40° giorno dall’omicidio della donna curda iraniana, Mahsa Amini, da parte della polizia morale del regime. Dato che era l’ultimo giorno del tradizionale periodo di lutto sciita, è stato accolto da proteste massicce, diventando un nuovo punto alto del movimento, con manifestazioni in quasi tutte le principali città. In molte città curde è scoppiato uno sciopero generale. In tutto il paese si sono svolti nei bazaar scioperi a sostegno del movimento e a Teheran i macchinisti della metropolitana hanno scioperato a sostegno della gioventù rivoluzionaria.
Iran: per il rovesciamento del regime dei mullah, per la rivoluzione socialista!
Quello che segue è il modello di un volantino, prodotto dalla Tendenza Marxista Internazionale, da distribuire agli eventi e alle manifestazioni in solidarietà con il movimento rivoluzionario dei giovani iraniani. Il volantino presenta la nostra posizione su come dovrebbe svilupparsi questo movimento, fonte di ispirazione.
Abbasso il regime dei mullah! Abbasso l’imperialismo! Abbasso il capitalismo!
Iran – La repressione provoca la risposta delle masse e gli appelli per uno sciopero generale rivoluzionario
Mentre il movimento di protesta a livello nazionale in Iran entra nella sua quarta settimana, i tentativi di repressione del regime sembrano aver avuto solo l’effetto di estendere ancor di più la mobilitazione delle masse e di attirare nuovi settori alla lotta. Ai giovani nelle strade e nei campus universitari si sono aggiunti migliaia di studenti e piccoli commercianti dei bazar, oltre a settori importanti della classe operaia. Soprattutto, è iniziata una serie di scioperi nel settore petrolifero e petrolchimico, il cuore dell’economia iraniana.
Iran – Lavoratori e studenti uniti, per lo sciopero generale!
A due settimane dallo scoppio dell’insurrezione rivoluzionaria in Iran, il movimento continua. In ogni grande città si verificano violenti scontri tra i giovani e le forze di sicurezza, con una repressione sempre più dura. Oltre 100 persone sono state uccise e molte altre sono state arrestate. Lunedì scorso gli studenti hanno risposto iniziando uno sciopero che ora si è esteso a oltre 100 università!
Iran – L’insurrezione rivoluzionaria dei giovani travolge tutto il paese!
Le proteste in Iran, scatenate dall’omicidio della giovane curda Mahsa Amini, si sono estese ad almeno 140 città in tutte le province del Paese. Si è trasformata in una rivolta nazionale, incomparabile con qualsiasi altro movimento precedente nella storia della Repubblica islamica.
Fremiti rivoluzionari in Iran dopo la morte di una ragazza curda
Le proteste sono scoppiate in tutto l’Iran, in seguito all’omicidio di una giovane donna curda, Jina Mahsa Amini, da parte della famigerata polizia morale iraniana. Iniziate nelle regioni curde dell’Iran, le proteste si sono diffuse in più di 30 città, tra cui le più grandi del Paese: Teheran, Mashhad, Isfahan, Karaj, Tabriz e la cosiddetta città santa di Qom. Quella che era iniziata come una reazione contro la brutalità della polizia si è rapidamente trasformata in uno stato d’animo di rabbia contro il regime nel suo complesso.
Iran: tagli ai sussidi per il pane, inflazione e convergenza della lotta di classe
Dalla scorsa settimana sono scoppiate in Iran una serie di proteste spontanee a seguito dei tagli ai sussidi ai generi alimentari di base, combinati con la spirale inflazionistica. I prezzi di prodotti come olio da cucina, pollo, latte e uova sono aumentati bruscamente anche del 300%. Nelle ultime settimane, il prezzo di un chilogrammo di farina è aumentato del 500%. I tagli ai sussidi hanno anche causato un aumento del 169% del prezzo della pasta. Questo sta creando una situazione disperata per le masse e sta provocando un contraccolpo che combinato alle lotte dei lavoratori, produce un mix esplosivo.
Iran: l’uccisione di Qassem Soleimani – Opponiamoci all’aggressione dell’imperialismo USA!
Venerdì mattina all’alba (3 Gennaio 2020), in un atto di suprema arroganza l’amministrazione Trump ha portato avanti l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, e pure del capo paramilitare iracheno Abu Mahdi al-Mohandes all’aeroporto di Baghdad. Ancora una volta l’imperialismo statunitense sta aumentando l’instabilità del Medioriente.
Iran: la rivolta dei diseredati
Venerdì 15 novembre, il governo iraniano ha colto tutti di sorpresa con un annuncio di profondi tagli ai sussidi per il carburante, che sono un’ancora di salvezza per gli iraniani poveri. Da allora, migliaia di giovani sono scesi in strada, scontrandosi con la polizia, le forze militari e quelle paramilitari. Iniziate principalmente nel sud-ovest del paese, le manifestazioni di protesta si sono moltiplicate ovunque tra sabato e domenica, raggiungendo ogni grande città.
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