Italia
Evasione fiscale – I soliti furbetti… sono i grandi capitalisti!
Il dibattito sull’utilizzo del Pos e sul tetto del contante ha visto contrapporsi da un lato chi vede nel denaro digitale una panacea contro l’evasione fiscale e dall’altro i piccoli commercianti che lamentano il prelievo forzoso del capitale bancario sui pagamenti.
C’è il rischio, però, che questo dibattito su furbetti del contante e scontrini fantasma nasconda una realtà in cui, contante o meno, i grandi capitalisti accumulano profitti stratosferici e, grazie alla cosiddetta “ingegneria fiscale” e alla condiscendenza dello Stato borghese, riescono a evadere miliardi di euro.
Un mondo sempre più ingiusto, un mondo da cambiare
Vi ricordate cosa ci dicevano durante la pandemia? Che eravamo “tutti sulla stessa barca” e quindi tutti (ricchi e poveri, capitani d’industria e lavapiatti) dovevano fare i sacrifici davanti agli effetti del lockdown mondiale.
A tre anni di distanza, esce fuori l’amara verità. I ricchi si sono comprati yacht sempre più lussuosi, mentre ai lavoratori non sono rimasti nemmeno un canotto e due remi.
Il libero mercato alla canna del gas
L’Unione Europea si trova stretta nella morsa di una crisi energetica senza precedenti. Il prezzo del gas è andato completamente fuori controllo, passando dai 27 euro per megawattora di un anno fa ad oltre 330 euro durante l’estate. Questo mostruoso rincaro sta avendo e avrà conseguenze devastanti.
Il vero volto della ripresa economica – Un mare di precarietà e di bassi salari
Indubbiamente in molti settori industriali e non solo, il rimbalzo della produzione è forte, dopo il crollo pauroso del 2020. Lo si registra anche dalla crescita degli infortuni e delle morti sul lavoro, misura esatta dello sfruttamento che riprende a correre. Ma la ripresa, lungi dall’attenuare la tensione sociale, mette ancora più in luce gli antagonismi tra capitale e lavoro. E qui non si tratta di parole, ma di nude cifre.
Il Recovery Plan non risolve niente
“Nel Recovery Plan c’è il destino dell’Italia”, ha detto Draghi al Senato mentre illustrava il piano di spesa di 248 miliardi di euro. Gli hanno fatto eco i giornali della borghesia italiana ma ancora di più quelli internazionali, per i quali l’Italia è passata, nel breve intervallo di un cambio di governo, dall’essere l’ultima della classe a modello. Tuttavia, i toni epici che si danno a questo progetto sono del tutto sproporzionati rispetto alla sua reale portata.
Ripresa per chi? Si apre un abisso tra ricchezza e povertà
Mentre il parlamento approva il “Piano nazionale per la ripresa e per la resilienza”, in questo articolo squarciamo il velo della propaganda: le diseguaglianze crescono sempre di più e di “rinascita” non se ne vede nemmeno l’ombra.
Una crisi senza precedenti
Il crollo dell’economia italiana è senza precedenti. Già prima dello scoppio della crisi e della pandemia, l’Italia era uno dei paesi che non aveva neppure recuperato i livelli precedenti la crisi del 2009. Da qui le forti pressioni di Confindustria perché cessi il blocco dei licenziamenti, già indebolito dall’ultimo decreto del 14 agosto
Covid 19, crisi economica e crisi alimentare
La recessione economica senza precedenti che abbiamo di fronte metterà a nudo tutti i settori dell’economia anche quelli che spesso non sono al centro del dibattito nei paesi più progrediti. In particolare l’agricoltura e la questione della materie prime agricole subiranno un contraccolpo senza paragoni, con la prospettiva di crisi alimentari importanti.
Una ripresa fondata sullo sfruttamento
Su una realtà di supersfruttamento e ricattabilità nei luoghi di lavoro, confermata dalla catena di morti nelle aziende, si sta fondando la tanto glorificata ripresa economica. I profitti però ci sono e ci sarebbero quindi le condizioni per una azione sindacale offensiva
Flat tax, un regalo ai padroni!
Con la flat tax “l’Italia riparte”, si potrà “pagare meno per pagare tutti”… la propaganda sull’aliquota unica proposta da Salvini (e anche da Berlusconi, seppure con alcune differenze) è martellante. Lo slogan, tuttavia, è un falso.
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