Economia
“Greedflation”, l’inflazione da avidità: salgono i prezzi e i padroni fanno profitti record
Mentre il tasso d’inflazione continua a incidere sulle condizioni di vita dei lavoratori, ci sono imprese che fanno profitti record. C’è chi ha puntato il dito contro le grandi aziende che gonfiano i prezzi e fanno extraprofitti. Questo fenomeno è stato definito dai sindacati e da altri osservatori come “greedflation”, l’inflazione da avidità.
Dal crollo delle banche al rischio stagflazione
Dal giorno della pubblicazione di questo articolo su Rivoluzione, la situazione dell’economia Usa si è ulteriormente aggravata. Il fallimento della First Republic di San Francisco, rilevata da JP Morgan con la copertura dello Stato e avvenuto il Primo maggio, rappresenta il secondo più grande fallimento bancario statunitense. Le prospettive delineate qui sotto sono dunque totalmente confermate e quella di un futuro di stagflazione sempre più concreta.
2,3 miliardi di persone soffrono la fame nonostante la sovrapproduzione globale di cibo
Un nuovo studio dell’organizzazione caritatevole londinese War On Want rileva che, nonostante il sistema alimentare globale produca più di 2,6 volte la media del fabbisogno calorico di un individuo, 2,3 miliardi di persone non hanno un accesso sicuro a cibo sano e nutriente. Come si spiega questa contraddizione criminale?
Sull’orlo del precipizio
Sono bastati pochi giorni perché la crisi della Silicon Valley Bank passasse dall’essere considerata un episodio circoscritto, riguardante una banca americana di media taglia, ad allarme rosso.
Nel giro di una settimana le azioni delle banche quotate al Nasdaq hanno perso un quarto del loro valore, cancellando 25 anni di crescita. Nel complesso i valori azionari delle banche nella prima metà di marzo hanno perso 229 miliardi di dollari.
Il crollo di SVB mostra la fragilità dell’economia capitalista
Ieri mattina, le azioni del settore bancario sono crollate rapidamente – non solo negli Stati Uniti e non solo quelle delle banche a livello regionale, bensì in tutto il mondo – come conseguenza del crollo delle banche regionali statunitensi SVB Financial e di Signature nel fine settimana. Qual’è la causa di questo crollo e quali sono le implicazioni più ampie di tutto ciò?
Evasione fiscale – I soliti furbetti… sono i grandi capitalisti!
Il dibattito sull’utilizzo del Pos e sul tetto del contante ha visto contrapporsi da un lato chi vede nel denaro digitale una panacea contro l’evasione fiscale e dall’altro i piccoli commercianti che lamentano il prelievo forzoso del capitale bancario sui pagamenti.
C’è il rischio, però, che questo dibattito su furbetti del contante e scontrini fantasma nasconda una realtà in cui, contante o meno, i grandi capitalisti accumulano profitti stratosferici e, grazie alla cosiddetta “ingegneria fiscale” e alla condiscendenza dello Stato borghese, riescono a evadere miliardi di euro.
Il settimanale tedesco “Der Spiegel” si chiede: “Marx aveva ragione?”
Nel primo numero del nuovo anno, Der Spiegel pubblica un interessante articolo che si intitola “Marx aveva ragione, dopotutto?” Pieno di osservazioni acute sullo stato del capitalismo, è un articolo sintomatico delle preoccupazioni della classe dominante. Ma le “soluzioni” che propone – idee reazionarie e utopiche basate sulla salvaguardia del capitalismo, come la “decrescita” e il keynesismo – in realtà non sono affatto soluzioni.
Un mondo sempre più ingiusto, un mondo da cambiare
Vi ricordate cosa ci dicevano durante la pandemia? Che eravamo “tutti sulla stessa barca” e quindi tutti (ricchi e poveri, capitani d’industria e lavapiatti) dovevano fare i sacrifici davanti agli effetti del lockdown mondiale.
A tre anni di distanza, esce fuori l’amara verità. I ricchi si sono comprati yacht sempre più lussuosi, mentre ai lavoratori non sono rimasti nemmeno un canotto e due remi.
È la fine della globalizzazione?
Nel maggio del 2022, l’amministratore delegato di BlackRock ha dichiarato che “l’invasione russa dell’Ucraina ha messo fine alla globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi trent’anni”. Non ha tutti i torti:
L’Unione Europea e la crisi del gas – Ognun per sé e Dio per tutti!
L’Unione Europea sta pagando un prezzo estremamente salato per il suo allineamento all’imperialismo americano nella guerra in Ucraina e per l’applicazione delle sanzioni economiche contro la Russia. Con il taglio delle forniture di gas russo e la conseguente impennata verso l’alto del prezzo dell’energia, l’economia dell’eurozona rischia di rimanere paralizzata