Antifascismo e Antirazzismo
Contro il revisionismo del governo Meloni – Il 25 Aprile si difende nelle piazze
Il governo Meloni ha dimostrato la sua compiacenza con il fascismo ben più di una volta. Il primo ministro, che tra l’altro fu una militante della giovanile del Movimento Sociale Italiano, partito di chiara matrice neo-fascista sciolto nel 1995 per costituire Alleanza Nazionale, già nel suo discorso di insediamento attaccava l’antifascismo ricorrendo alla retorica degli “opposti estremismi”.
Dopo i fatti di Firenze – Lotta antifascista di massa!
Abbiamo ancora negli occhi la magnifica manifestazione antifascista dello scorso 4 marzo a Firenze. Oltre 40mila lavoratori e giovani sono scesi in piazza per dire basta alle aggressioni fasciste, al culmine di una serie di mobilitazioni e cortei che si erano susseguiti nelle settime precedenti. Tutti i presenti comprendevano molto bene come, di fronte a vili pestaggi come quello perpetrato da Azione Studentesca davanti al Liceo Michelangiolo, sia necessaria una lotta di massa.
Firenze – Cacciare i fascisti dalle scuole!
Sabato 18 febbraio un gruppo di fascisti di Azione Studentesca (legata a Fratelli d’Italia) che fanno base nella locale sede di estrema destra Casaggì, ha aggredito gli studenti del collettivo SUM fuori dal liceo Michelangiolo di Firenze. L’aggressione è stata violenta, con pugni e calci anche contro uno studente già a terra, e premeditata: tre di loro volantinavano, ma appena gli studenti del collettivo si sono (giustamente!) opposti al volantinaggio, sono entrati in azione altri tre picchiatori, tutti maggiorenni, rimasti apposta fino a quel momento in disparte.
Piazza Fontana e la giustizia impossibile
Milano, 12 dicembre 1969. È un venerdì pomeriggio e la Banca nazionale dell’agricoltura, in Piazza Fontana è piena di gente, soprattutto agricoltori. Alle 16,37 esplode una bomba: si conteranno 17 morti e 89 feriti.
La strage di Piazza Fontana si inserisce nella “strategia della tensione”: attraverso una serie di attentati, estrema destra e servizi segreti vogliono fermare il movimento rivoluzionario dei lavoratori e dei giovani. L’intento era quello di creare un clima di incertezza e di caos, volto a giustificare una svolta autoritaria.
Italia: scoperta cellula terroristica neonazista legata al battaglione Azov
Quattro membri di una cellula terroristica neonazista sono stati arrestati in provincia di Napoli, l’accusa è di aver progettato attacchi terroristici sul suolo italiano. Un’indagine di polizia ha rivelato legami tra questa organizzazione e gruppi fascisti in Ucraina, tra cui il famigerato battaglione Azov. Questo episodio mette in luce l’ipocrisia dell’imperialismo occidentale, che sta fornendo denaro e armi a gruppi armati in Ucraina con radici neonaziste e di estrema destra, le cui prove vengono regolarmente liquidate come esagerate o come “propaganda russa”.
A 100 anni dalla Marcia su Roma – Quando la classe dominante ha spalancato le porte ai fascisti
La marcia su Roma, avvenuta negli ultimi giorni dell’ottobre 1922, segna la consegna anche formale del potere al fascismo da parte della borghesia e della monarchia italiana. La classe dominante, che inizialmente aveva delle riserve, conferisce il governo a Mussolini perché ha avuto prova della sua affidabilità nel reprimere la classe avversa.
Tra gli sconfitti anche un antifascismo di cartapesta
L’elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato con i voti decisivi di parlamentari dell’opposizione dimostra tutta la validità di questo articolo scritto a inizio ottobre.
Agosto 1922 – L’offensiva squadrista e le barricate di Parma
Se nel 1919 i fascisti sono ancora una forza marginale, come dimostra il risultato delle elezioni di Milano, la situazione cambia rapidamente e tragicamente nel 1921. Le lotte del Biennio rosso si erano concluse con un compromesso che non rappresentava una vittoria per nessuna delle parti in causa: da una parte il movimento operaio che aveva sfiorato la possibilità della presa del potere, sfumata senza una guida rivoluzionaria. Dall’altra parte il padronato, che avrebbe voluto vedere le fabbriche sgomberate dall’esercito.
Massacro a Melilla – Governo e borghesia spagnola sono responsabili!
Nelle prime ore di venerdì 24 giugno c’è stato un tentativo da parte di una massa di diverse centinaia di migranti di scavalcare la recinzione che divide il confine tra il Marocco e Melilla, l’exclave spagnola, causando la morte di almeno 37 persone finora confermate, secondo una ONG locale, e 76 feriti, di cui 13 gravi. Ciò avviene a pochi mesi dalla ratifica delle nuove relazioni tra il governo spagnolo e la dittatura marocchina.
2 maggio 2014, il massacro di Odessa – Noi non dimentichiamo!
Il 2 maggio 2014 , otto anni fa, gruppi paramilitari fascisti e nazisti assaltarono la Casa dei Sindacati di Odessa, in Ucraina, dandole fuoco. Nell’incendio e sotto i colpi di bastone e di arma da fuoco, perirono 42 giovani e lavoratori, militanti di organizzazioni comuniste e antifasciste.