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Cina: la crisi di fronte ai giovani oggi e la lotta per il futuro
I dati recenti mostrano che la disoccupazione giovanile in Cina supera oggi il 20% – il doppio rispetto ai livelli pre-pandemici. Quando noi, giovani cinesi, ci guardiamo intorno, vediamo un mondo pieno di instabilità, sofferenza e ingiustizia. Nella nostra vita quotidiana, proviamo spesso uno stato di immensa tensione, di pressione, di ansia e di dolore. I giovani si dovrebbero chiedere: cos’è successo al nostro mondo? Com’è potuto succedere? E soprattutto: cosa dobbiamo fare a riguardo.
L’Occidente di fronte all’umiliazione in Ucraina
Se l’incontro delle principali economie del G20 che si è tenuto in India era inteso come una dimostrazione di unità contro la Russia, è riuscito a produrre il risultato esattamente opposto.
La dichiarazione finale del Gruppo, che ha rifiutato di condannare Mosca, ha immediatamente provocato un’ondata di rabbia a Kiev e ha messo in luce le evidenti contraddizioni nell’autoproclamata coalizione contro la Russia.
Per un autunno di mobilitazione contro il governo di destra!
Le condizioni di vita diventano ogni giorno più insostenibili per larghi settori della classe lavoratrice e intanto il governo Meloni prosegue dritto per la sua strada, fatta di politiche di aperta discriminazione di classe.
L’unica vera opposizione oggi può venire dal basso. Solo una vera e propria esplosione sociale, un movimento che parta dai luoghi di lavoro, con scioperi e manifestazioni e una insubordinazione generale può sbarrare la strada a questo governo e alle sue politiche anti-operaie e anti-sociali.
Perché siamo comunisti
Viviamo in un sistema economico e sociale profondamente ingiusto ed oppressivo. Questa consapevolezza è ormai parte integrante del senso comune, anche nei paesi più ricchi. Tutti gli eventi epocali degli ultimi quindici anni, dal crollo dell’economia del 2008 alla pandemia, hanno contribuito a smascherare l’irrazionalità e le distorsioni criminali del cosiddetto “libero mercato”. In un mondo di guerre e catastrofi ambientali, cresce la voragine che divide la larga maggioranza della popolazione da una minoranza privilegiata.
Nuovo opuscolo – Contro la scuola classista: un nuovo ’68!
Il documento che proponiamo come ALT!, Contro la scuola classista – Un nuovo ’68, prova ad analizzare qual è la situazione della scuola oggi e come ci siamo arrivati, a individuare quali sono le parole d’ordine necessarie da portare avanti nel movimento, a capire quali sono i metodi organizzativi più efficaci e quali invece gli errori da non ripetere. Soprattutto cerchiamo di entrare nel merito di come concretamente si deve portare avanti l’attività politica all’interno delle singole scuole e università.
Insomma questo documento vuole essere la cassetta degli attrezzi per tutti quegli studenti che vogliono attivarsi politicamente e combattere non solo contro Valditara, ma anche contro la società classista che questo rappresenta.
USA – Lo UAW e la battaglia per il nuovo contratto
Da quando i compagni di Socialist Revolution hanno scritto questo articolo, l’UAW ha intrapreso uno “sciopero mirato”, lanciando quella che, nelle loro intenzioni, sarebbe la risposta di questa generazione alla tattica delle “sit-down strike” degli anni ’30 (sciopero bianco con occupazione della fabbrica: uno “Stand-up strike” (gioco di parole tra “sit-down” = seduto e “stand-up” = in piedi). Alle 12:01 di venerdì 15 settembre 2023, l’UAW ha iniziato lo sciopero in tre stabilimenti, uno per ciascuna delle Tre Grandi: Wentzville (GM) nel Missouri; Toledo, Ohio (Stellantis); e lo stabilimento di assemblaggio del Michigan (Ford). Questi tre scioperi coinvolgono circa 12.700 lavoratori, meno del 10% degli iscritti all’UAW.
Trieste – Solidarietà contro l’aggressione fascista!
Oggi a Trieste i militanti di Sinistra Classe Rivoluzione che stavano tenendo un banchetto della campagna “Sei comunista? Allora organizzati!” sono stati improvvisamente aggrediti da alcuni picchiatori fascisti, che hanno ribaltato il banchetto, attaccato tre compagni e si sono poi dileguati. Poche ore prima la pagina nazionale di un’altra organizzazione fascista aveva postato un manifesto della nostra campagna.
La guerra in Ucraina a una svolta?
“È preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea piuttosto che riportarla sotto il controllo ucraino con la forza militare.”
Le parole di Vladimir Zelensky, pronunciate in un’intervista rilasciata a fine agosto, aprono alla trattativa con la Russia: è la prima volta dall’inizio del conflitto. In precedenza Kiev aveva negato la semplice possibilità di una soluzione diversa dalla conquista militare di tutti i territori occupati dalla Russia dal 2014.
La ragione è piuttosto chiara: la controffensiva ucraina si è rivelata un fallimento.
Gran Bretagna, congresso del TUC: solidarietà all’Ucraina o appoggio all’imperialismo NATO?
Al congresso della federazione dei sindacati britannici TUC , in svolgimento questa settimana, è in discussione una mozione confusa che fa appello alla “solidarietà all’Ucraina”. Piuttosto che appoggiare i Conservatori e le loro mire imperialiste, il movimento operaio deve lottare per una posizione internazionalista e di classe.
Giovani e disagio mentale: resilienza o ribellione?
Durante lo scorso anno scolastico e accademico diversi casi di cronaca, tra cui due drammatici suicidi, hanno imposto nel dibattito politico e sociale il tema del malessere psicologico che riguarda i giovani e gli adolescenti, studenti medi e universitari. Giornali e media si sono affrettati a lanciare una campagna in cui giovani, adolescenti e bambini sono stati descritti come fragili, ipersensibili, incapaci di affrontare il mondo. In questo articolo offriamo la nostra analisi di classe e una prospettiva rivoluzionaria.