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Addio, Carlo

Ieri è venuto a mancare Carlo Carelli, storico compagno della sinistra sindacale in Cgil. Con Carlo abbiamo condiviso 15 anni di militanza e battaglie in Cgil, prima nella Rete 28 aprile e poi ne Il sindacato è un’altra cosa.
Carlo è stato per anni dirigente della sinistra in Cgil ricoprendo anche responsabilità importanti come dirigente, membro del direttivo nazionale, e anche nell’area, coordinando anche la sua categoria la Filctem.
Con Carlo abbiamo condiviso gioie e dolori dell’attività, spesso discutendo animatamente ma più spesso lottando insieme contro lo sfruttamento ai danni dei lavoratori e una maggioranza della Cgil troppo spesso distante e inadeguata. In particolare negli anni più duri della crisi economica tra il 2008 e il 2014.
Le sue qualità principali sono senza dubbio state la pazienza, la disponibilità e la concretezza.
Carlo era un delegato di una grande multinazionale, questo gli ha permesso di avere quella agibilità per svolgere incarichi nazionali, senza mai perdere il contatto coi propri compagni di lavoro, una qualità di non poco conto di questi tempi.
Abbiamo sempre apprezzato un suo approccio contrario ad ogni forma di velleitarismo. Perché Carlo era sempre molto concreto, e per chi sta tra i lavoratori e vuole difendere gli interessi dei lavoratori questa è una qualità decisiva.

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