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Cosa c’è dietro la guerra in Ucraina? Assemblee in tutta Italia
Sinistra classe rivoluzione organizza dibattici pubblici in tutta Italia sulla guerra in Ucraina. Segui il nostro sito, le iniziative sono in continuo aggiornamento!
Elezioni in Francia – Contro la destra e tutte le sue varianti
Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi si terrà il 10 aprile. Conosciamo il profilo della maggior parte dei candidati, ma è impossibile prevedere chi di loro raggiungerà il secondo turno. Questa incertezza è, di per sé, un’espressione della profonda crisi della democrazia borghese francese.
Contro l’imperialismo, contro la guerra!
L’attacco della Russia all’Ucraina segna una svolta profonda nella situazione internazionale, le cui conseguenze si sentiranno su vasta scala. Oggi più che mai è necessario innanzitutto comprendere le vere ragioni di quanto accade, senza lasciarsi confondere dalla propaganda dell’uno o dell’altro fronte.
L’ipocrisia imperialista e l’invasione dell’Ucraina
E così, è iniziato. Le forze russe hanno scatenato un attacco massiccio contro l’Ucraina. Nelle prime ore del mattino, in un breve discorso televisivo, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una “operazione militare speciale” all’alba. Entro pochi minuti dalla trasmissione, intorno alle 5 del mattino ora ucraina, si sono sentite esplosioni vicino alle principali città ucraine, tra cui Kiev, la capitale.
No alla guerra con l’Ucraina! Contro l’intervento militare russo!
Quella che segue è una dichiarazione dei compagni russi della Tendenza Marxista Internazionale, che denuncia l’invasione dell’Ucraina iniziata nelle prime ore di ieri 24 febbraio. La dichiarazione è da leggere assieme all’articolo di Alan Woods, L’ipocrisia imperialista e l’invasione dell’Ucraina.
Bologna – Il passante di mezzo asfalta ogni illusione sul Comune “progressista”
Il 29 ottobre si insediava il nuovo consiglio comunale, con molti consiglieri della maggioranza arrivati in bici a palazzo d’Accursio, strizzando l’occhio a quella parte di società civile che li aveva votati ed eletti nel nome della transizione ecologica. Speranze tradite immediatamente, quando nel consiglio comunale notturno a cavallo tra il 27 e il 28 dicembre la stessa maggioranza “ambientalista” ha votato per l’allargamento del passante di mezzo.
Putin alza la posta con il riconoscimento delle repubbliche del Donbass e l’invio delle truppe
Il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk (DPR e LPR) nell’Ucraina sud-orientale e ha inviato truppe russe di “peacekeeping” in entrambi i territori. Ciò rappresenta una escalation significativa del conflitto tra la Russia e l’imperialismo occidentale. Quali interessi si nascondono dietro il conflitto, e quale dovrebbe essere la posizione del movimento operaio a livello internazionale?
Dichiarazione sul riconoscimento della DPR e LPR da parte di Putin
Dopo la drammatica svolta degli eventi, con il riconoscimento da parte del presidente russo Vladimir Putin delle repubbliche secessioniste in Ucraina orientale, seguito dall’invio di forze militari russe, pubblichiamo una dichiarazione dei compagni russi della TMI, elaborata insieme ai marxisti in Ucraina e nel Donbass, in opposizione a questo conflitto interimperialista.
In difesa di Lenin – Putin e la questione ucraina
Putin, nel suo discorso alla nazione di ieri, ha spiegato che “L’Ucraina è stata creata da Lenin”. La verità è che la Rivoluzione d’Ottobre ha avuto il grande merito di liberare le nazionalità oppresse dalla Russia zarista, quella Russia che Lenin definiva una “prigione dei popoli” e negava ogni diritto alle minoranze etniche.
Rendiamo disponibile ai nostri lettori questa lettera di Lenin, scritta nel 1919, che sviluppa in poche pagine la posizione del marxismo sulla questione della nazionalità. Lasciamo parlare Lenin!
Senza mappa e senza bussola – Le banche centrali di fronte all’inflazione
L’aumento dei prezzi è ormai un fatto conclamato su scala internazionale. Negli USA l’inflazione ha raggiunto il 7,5% a gennaio, nell’Eurozona il dato di gennaio è del 5,1%, nel Regno Unito del 5,4. L’aumento dei prezzi sta largamente smentendo le attese delle autorità monetarie. Le chiacchiere sul fatto che si trattasse di un aumento temporaneo dovuto a fattori congiunturali sono ormai archiviate.