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Il Fondo monetario mette in guardia rispetto a una catastrofe mondiale del debito
I paesi più poveri del mondo si trovano all’interno di un circolo vizioso di continuo indebitamento. L’epidemia del Coronavirus ha aggiunto un ulteriore pesante fardello alle casse degli stati. Questi paesi, prevalentemente produttori di materie prime, si trovavano già in difficoltà nel gestire il crollo dei prezzi di queste ultime. Quest’ultima crisi rende la situazione assolutamente ingestibile, con delle conseguenze importanti anche per i paesi a capitalismo avanzato.
Polonia -La proibizione dell’aborto da parte della magistratura è un attacco alla classe operaia!
Migliaia di persone sono scese in piazza in Polonia contro la decisione della Corte costituzionale di vietare l’aborto anche in caso di malformazione e malattia irreversibile del feto. Pubblichiamo il
Il massacro della gioventù nigeriana fa esplodere una rabbia insurrezionale
I giovani nigeriani si sono ribellati alla brutalità della SARS, l’odiata squadra speciale di polizia. Né le concessioni né la frusta della reazione hanno sconfitto il movimento #EndSars, ma lo hanno fatto crescere ancora di più. Questo esplosione spontanea di rabbia deve essere posta su una base politica organizzata, rivolta esplicitamente contro il marcio regime capitalista.
Per chi suona la campana delle proteste a Napoli
Ieri, dopo l’invocazione del lockdown regionale, 2mila persone si sono riversate a Santa Lucia, dove si trova la sede della regione Campania. Sfidando il coprifuoco, che entrava in vigore proprio quella notte, i manifestanti hanno dato vita ad un corteo e a blocchi stradali, con proteste sfociate in scontri con le forze dell’ordine e in scene da guerriglia urbana.
Di fronte alla seconda ondata: o loro, o noi
Ormai è evidente: la seconda ondata è in piena diffusione ed è peggio della prima. Il contagio si diffonde a velocità doppia rispetto al picco di primavera, e non siamo neppure vicini all’inverno. Il numero delle vittime è ancora lontano da quello del primo picco, ma è fin troppo facile capire che purtroppo non potrà che seguire la curva del contagio e dei ricoveri, a loro volta in rapido aumento.
Bolivia: vittoria schiacciante del MAS – Cosa significa il “reindirizzamento del processo” promesso da Arce?
Che Luis Arce fosse il favorito alle elezioni boliviane del 18 ottobre scorso non è mai stato un mistero. Ma né l’opposizione, né la comunità internazionale né lo stesso MAS si aspettavano che in questa sua vittoria Arce ottenesse più voti di Evo Morales, di cui era ministro dell’economia.
India – Per porre fine all’oppressione delle donne dobbiamo lottare per il socialismo!
Una donna appartenente ad una casta inferiore, quella dei Dalit, è morta in un ospedale di Delhi martedì 29 settembre dopo essere stata violentata e torturata da quattro uomini nel distretto di Hathras dell’Uttar Pradesh. L’indignazione pubblica sta travolgendo il Paese. Questa azione raccapricciante e disumana ha evidenziato ancora una volta la barbarie che le donne povere delle caste inferiori affrontano quotidianamente in India, una barbarie radicata nel marcio sistema capitalista.
Solidarietà internazionale con la rivoluzione ad Haiti! Basta all’ingiustizia del regime di Moïse!
Chiediamo agli attivisti e alle organizzazioni del movimento operaio e studentesco di tutto il mondo di esprimere la loro solidarietà con la lotta ad Haiti condividendo questa dichiarazione, scattando foto e facendo dichiarazioni pubbliche sui social media usando gli hashtag #SolidaritéAvecLaLutteEnHaïti e #ABasLeRégimeMoïse.
De Luca chiude le scuole campane ma nulla è risolto
Il governatore campano De Luca ha stabilito ieri la chiusura delle scuole in tutta la regione fino al 30 ottobre. Questa decisione sarà seguita da altre analoghe. La curva dei contagi, che esprime sempre con ritardo la reale situazione del virus, non potrà che aumentare violentemente nelle prossime settimane. Questa chiusura sarà quindi prorogata e verosimilmente estesa in altre zone del paese.
Nagorno-Karabakh: la ferita sanguinante del nazionalismo post-sovietico
l conflitto scoppiato tra Armenia e Azerbaigian è la eredità sanguinosa del crollo dell’Unione Sovietica e della restaurazione del capitalismo. Questa è una guerra barbara dove domina la reazione da ambo le parti. Tutte le potenze intervenute nel conflitto si dichiarano vittime, ma le uniche vere vittime sono i lavoratori, di entrambe le parti, che pagano con il loro sangue i giochi cinici e reazionari dei loro governi. Solo l’internazionalismo e la lotta di classe possono guidare i lavoratori contro i veri nemici: la loro stessa classe dominante capitalista.
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