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Nord America

Un’ondata di rabbia insurrezionale travolge gli Stati Uniti

L’assassinio da parte della polizia di George Floyd ha scatenato un’ondata di proteste in tutto il paese, che sono sfuggite al controllo delle forze dell’ordine in diverse città. La necessità si è espressa attraverso il caso – anche se l’omicidio di Floyd non è stato certo una casualità.
“Questa non è una rivolta, è una rivoluzione”, è il sentire comune che riecheggia per le strade di Menneapolis.

Nord America

Minneapolis – L’omicidio della polizia fa esplodere la rabbia

Il sistema capitalista razzista ha prodotto ancora una volta la medesima tragedia, fino alle ultime parole, di supplica,  proferite sia da George Floyd che da Eric Garner a Staten Island, “I can’t breathe” (non riesco a respirare). Ciò ha scatenato alcune delle più grandi proteste che l’area di Minneapolis abbia mai visto. Mobilitazioni simili si sono già estese in altre città come Los Angeles e Memphis.

Scuola

150 milioni alle scuole private, mentre si tagliano i fondi all’istruzione pubblica

La ministra Azzolina ha stanziato 150 milioni di euro per le scuole paritarie. Mentre le scuole pubbliche vengono abbandonate, il governo si preoccupa delle private. I numeri però parlano chiaro, le scuole paritarie in Italia accolgono circa 866 mila studenti mentre quelle pubbliche ne accolgono 7,6 milioni.

Politica generale

I padroni vogliono tutto e subito

Sfruttando l’emergenza sanitaria, il padronato vuole utilizzare la “fase 2” per lanciare un attacco senza quartiere ai diritti dei lavoratori. Il tutto in nome della “coesione nazionale” e dello “sforzo collettivo”.
I vertici del movimento operaio invece sono letteralmente terrorizzati dall’intraprendere qualunque azione che non sia quella di nascondersi dietro a Conte.

Corrispondenze Operaie

Jabil: no ai licenziamenti, no ai ricatti!

Il 21 maggio la Jabil ha annunciato 190 licenziamenti per il sito di Marcianise, in provincia di Caserta. I licenziamenti collettivi sono scattati dal 25 maggio, data che segna la fine del periodo di cassa integrazione per i lavoratori. In barba al decreto Rilancio, che blocca i licenziamenti fino a metà agosto, l’azienda sfodera tutta la sua arroganza scavalcando le leggi dello stato

Messico

Messico – La classe dominante minaccia il governo di López Obrador

Il governo di sinistra di Andrés Manuel López Obrador cerca di coniugare gli interessi e le aspirazioni delle masse che l’hanno portato al potere con le esigenze della borghesia. Nonostante i tentativi di placare la classe dominante, questa non si fida di AMLO e vuole rovesciare il suo governo.

Nord America

Usa – Esplode il malcontento crescente nell’esercito

La crisi del coronavirus sta creando scontento tra le truppe delle forze armate. Questo è uno sviluppo preoccupante per i capitalisti e il presagio per l’arrivo di sviluppi esplosivi. Lo dimostra il caso della portaerei USS Roosevelt.

Lotta al precariato

Non elemosina ma diritti – I lavoratori dello spettacolo davanti alla crisi CoVid-19

Tra i primi settori travolti dal risvolto economico della crisi da coronavirus c’è stato quello dei lavoratori della cultura: dalla scuola alla musica, dai teatri ai musei, per arrivare a quei locali che della musica dal vivo fanno il fulcro della propria identità. Come negli altri settori, anche qui la crisi ha portato drammaticamente alla luce le falle di un sistema di cui da anni venivano sistematicamente ignorate le criticità.

emergenza coronavirus

L’impotenza dell’OMS e le relazioni tra Cina e Stati Uniti

La crisi del COVID-19 sta mettendo in luce i limiti delle organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e l’OMS, intrappolati tra gli interessi dell’imperialismo statunitense e cinese in competizione tra loro. Come un ombrello pieno di buchi, sono inutili proprio quando sarebbero più necessarie.

Scuola

Centri estivi: no alle condizioni di Confindustria, sulla riapertura decidano gli operatori!

Appare drammaticamente evidente che a queste condizioni non sia possibile garantire lo svolgimento dei centri estivi di qualità e in sicurezza. Questo ci porta a concludere che ogni possibile riapertura dei servizi debba passare dal vaglio dei lavoratori, che possono, organizzandosi, vigilare sulla reale fattibilità del servizio: se si può si lavora; sennò no.