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FRANCIA – Ora basta, Macron démission!
La mobilitazione contro la riforma delle pensioni iniziata in Francia il 5 dicembre si trova a un bivio. Lo sciopero dei ferrovieri e dei dipendenti della RATP (i mezzi pubblici della regione di Parigi), dopo oltre 40 giorni di lotta esemplare, si è di fatto esaurito senza nessun risultato.
Rivoluzione n°65
Rivoluzione n°65 – 23 gennaio 2020 Medio oriente tra guerra e rivoluzione
Cosa voteremo alle elezioni regionali in Emilia-Romagna
Le elezioni regionali in Emilia-Romagna sono state caratterizzate a sinistra dalla logica del “meno peggio”. Tutto va bene, basta sconfiggere la Lega. Non siamo disponibili a piegarci a tale logica.
Pavia: dieci sotto processo per essersi opposti a uno sfratto
Lunedì 27 gennaio 2020 a Pavia si terrà la prima udienza del processo contro 10 persone che il 18 aprile 2013 hanno partecipato a un’iniziativa di lotta e solidarietà: un picchetto al Crosione, in via Capri, per difendere una famiglia con bambini piccoli dalla minaccia di uno sfratto per morosità incolpevole. Tra gli imputati c’è anche il nostro compagno Mauro Vanetti.
Governo zombie, prima della tempesta
Concluso l’“anno bellissimo” 2019, il governo Conte bis trascina nel 2020 le sue insanabili lacerazioni, indeciso a tutto tranne che a sopravvivere ad ogni costo. Siamo a una sorta di “rompete le righe” nei pentastellati, sia alla loro sinistra che a destra, che subirà un accelerazione ulteriore dopo le elezioni regionali del
26 gennaio.
Qualunque sia l’esito di queste ultime, i nodi stanno arrivando al pettine e non sono più evitabili.
Intervista a un attivista studentesco russo – Il futuro ci appartiene!
Abbiamo parlato con Leonid Shaidurov: un attivista 17enne che ha giocato un ruolo chiave nel movimento degli scioperi studenteschi per il clima in Russia. Ha organizzato gli studenti nelle scuole ed è un membro sia del consiglio coordinatore dei Fridays for Future internazionale che del comitato organizzativo in Russia.
Lo scontro tra Usa e Iran – Medio oriente tra guerra e rivoluzione
L’uccisione di Qassem Soleimani, capo delle milizie al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione e uomo forte del governo di Teheran, rappresenta un punto di svolta nello scenario mediorientale. Se con questo attacco gli Usa hanno segnato un punto a loro vantaggio, tuttavia ciò avviene in un contesto di progressivo indebolimento della potenza americana in Medio oriente.
2020: un mondo in fiamme
La nascita del nuovo anno è stata celebrata con la solita teatralità. A Londra, la gente in festa ha accolto con favore l’inizio di un nuovo decennio con spettacoli pirotecnici, così come molte altre persone a Edimburgo e in altre grandi città. La realtà, tuttavia, è piuttosto diversa. Gli strateghi seri del capitale guardano al futuro, non con entusiasmo, ma con terrore.
India: 250 milioni partecipano allo sciopero generale – Esplode il movimento di massa contro la nuova legge sulla cittadinanza.
L’8 gennaio, l’India si è bruscamente fermata quando più di 250 milioni di persone in tutto il paese hanno partecipato allo sciopero generale, convocato dai dieci sindacati centrali e hanno manifestato contro le politiche brutali del regime di Modi.
Iran: l’uccisione di Qassem Soleimani – Opponiamoci all’aggressione dell’imperialismo USA!
Venerdì mattina all’alba (3 Gennaio 2020), in un atto di suprema arroganza l’amministrazione Trump ha portato avanti l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, e pure del capo paramilitare iracheno Abu Mahdi al-Mohandes all’aeroporto di Baghdad. Ancora una volta l’imperialismo statunitense sta aumentando l’instabilità del Medioriente.
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