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Ai lavoratori serve un partito? Note su un intervento di Maurizio Landini
I lavoratori italiani (e non solo) avrebbero un disperato bisogno di un partito politico che fosse realmente coerente nella difesa dei loro interessi. Non si può parlare seriamente dei “partiti” in generale, senza distinguere quale programma difendono, a quale interesse di classe rispondono.
Cina – Aumenta la repressione delle autorità nei confronti degli studenti e lavoratori
Negli ultimi mesi in Cina si è sviluppata una tenace lotta di studenti e lavoratori, che protestano contro il regime pro-capitalista. I fatti sono stati recentemente dimostrati dalla brutale ondata repressiva nei confronti di attivisti studenti coinvolti nella solidarietà ai lavoratori.
Roma, 24 novembre – Tutte in piazza!
Il 24 novembre a Roma si terrà la manifestazione nazionale per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da qualche anno questa giornata ha riacquistato connotati di un momento importante di mobilitazione e di lotta a livello internazionale. Anche quest’anno le motivazioni che ci vedranno in piazza sono tante.
Domeniche lavorative ? No, grazie !
Ci si dovrebbe chiedere che società vogliamo. Se l’unica idea che abbiamo è quella dei consumi compulsivi. Tornare a ragionare come classe sociale, quella proletaria e chiederci continuamente cosa si cela dietro ogni attività lavorativa. Domandarci come vorremmo la società del domani e provare a costruirla da oggi. Senza voli pindarici o fantasiosi, partendo da ciò che abbiamo, ma uscendo dagli stretti confini che il capitalismo ci delinea.
Ambiente, lavoro, pensioni, reddito, diritti – Il mercato delle promesse tradite
Nel consumarsi dell’illusione populista deve maturare la consapevolezza che gli interessi dei lavoratori e degli sfruttati si possono difendere solo costruendo un partito che ne sia diretta espressione: il partito di classe che oggi manca. A questo dobbiamo lavorare, nelle piazze e nella battaglia politica di ogni giorno.
Rivoluzione n° 51
Ambiente , lavoro, pensioni, reddito, diritti Il mercato delle promesse tradite – Costruire l’alternativa di classe!
Francia – I “gilet gialli”, Lenin e la direzione della CGT
La mobilitazione dei “gilet gialli” segna una fase importante nello sviluppo della lotta di classe in Francia. Senza partito, senza sindacato, senza alcuna forma di organizzazione preesistente, centinaia di migliaia di persone hanno partecipato a blocchi stradali e di distributori di benzina, spazzando via le minacce e le pseudo-concessioni del governo.
Gran Bretagna: la bomba della Brexit
Alla fine, dopo mesi di difficili negoziati, i negoziatori britannici e quelli della UE sono arrivati ad una proposta di accordo. Tuttavia, a margine ci sono scritte le istruzioni: accendi la miccia e allontanati in fretta. Sta per scatenarsi l’inferno.
La France Insoumise e il “populismo di sinistra” di J-L Mélenchon
Con un risultato del 20% al primo turno delle ultime elezioni presidenziali, (30% tra i giovani dai 18 ai 24 anni), con più di 2500 gruppi di sostegno nati in pochi mesi dal lancio del movimento, la France Insoumise (La Francia Indomita) di Jean-Luc Mélenchon è una delle nuove organizzazioni della sinistra che ha avuto la maggior crescita a livello europeo. Com’è potuto succedere ?
Pap fiction! Qualche lezione dalla scissione di “Potere al Popolo!”
La vicenda fornisce una utile lezione di dialettica. Tutto ciò che al principio faceva la forza di Pap (l’indeterminatezza politica e programmatica, l’organizzazione informe, gli ammiccamenti allo “spirito dei tempi” in tema di populismo, retorica antipartito, ecc.) si è trasformato nel giro di un anno nella causa della sua crisi.